
Eravate in astinenza di un bel viaggio da fare con un libro tra le mani? Oggi vi racconterò una di quelle opere, della quale la lettura andrebbe imposta per legge: Jane Eyre di Charlotte Brontë, l’unica della sua famiglia ad aver guadagnato qualcosina (ma giusto qualcosina) dal suo scrivere mentre era in vita. Una vita breve, come quella delle sue sorelle. Charlotte era una tosta. O forse dire tosta è ancora poco. La madre di tutte le sue sfortune? Essere nata in un’epoca che voleva le donne più remissive che mai. Jane Eyre è un altro di quei romanzi che tutti immaginano come un libro romantico e innamorato quando, invece, tratta di dolore e – udite udite – fantasmi. Si tratta di un libro gotico fuori di misura, pubblicato nel 1847 e utilizzato in miliardi di produzioni teatrali, televisive e cinematografiche. Quali luoghi visitare in Inghilterra per ritrovare l’atmosfera raccontata da Charlotte Brontë in Jane Eyre?
Jane Eyre e la sua autrice
Come scrivevo parlandovi di Emily Brontë e i luoghi di Cime Tempestose, anche per Charlotte vige una grande dose di sfiga assuluta, dovuta a condizioni di salute, economiche e di famiglia. Charlotte Brontë, tra i vari menbri della sua famiglia, era quella con una tempra più forte ma con, ugualmente, esigue possibilità. Seppe divenire una donna lavoratrice dato che, come la sua Jane Eyre, faceva l’istitutrice. Diciamocelo, non era il miglior lavoro del mondo perché, come raccontato dalla stessa Charlotte, un’istitutrice era una persona annullata. Vivevi per dare istruzione a delle rampolle di buona famiglia ma non potevi avere una vita tua. Tra Charlotte e Jane Eyre ci sono miliardi di parallelismi che si possono tracciare. Il romanzo, infatti, è una sorta di autobiografia romanzata, mescolata con un po’ di fantasia. C’è molto della vita di Charlotte dentro quella di Jane. Partiamo per il nostro viaggio letterario? Intanto vi consiglio di consultare quanto scritto su Booktrail, perchè ce n’è da imparare.
Le location di Jane Eyre: la vita, il libro, un film

Parlare delle location di Jane Eyre ci impone di fare subito un barlume di chiarezza: nessuno dei luoghi nominati nel libro di Charlotte Brontë esiste… con il nome che Charlotte ha dato a quel luogo. Tutta la storia di svolge indicativamente nel nord dell’Inghilterra. Per parlare dei luoghi da visitare in Gran Bretagna dopo aver letto Jane Eyre occorre fare riferimento a un film che abbia saputo raccontare al meglio l’atmosfera voluta dalla grande Charlotte.
- I luoghi del film Jane Eyre: In questo post farò riferimento a Jane Eyre del 2011, diretto da Cari Fukunaga e intepretato da Michael Fassbender e da Mia Wasikowska. Altrimenti è tutta fantasia. Chi ha organizzato le riprese del film ha scelto davvero delle location perfette per far uscire dalla nostra testa la vicenda del libro e tradurla in viaggio.
- I luoghi della vita di Charlotte Brontë: vi racconterò un luogo che realmente ha fatto parte della vita di Charlotte e che lei ha poi messo nel romanzo.
I luoghi di Jane Eyre: Haddon Hall nella parte di Thornfiel Hall

Haddon Hall è una bellissima dimora signorile di campagna che si trova nel Derbyshire (che in inglese britannico si pronuncia Daaabysciiir). Il Derbyshire è una delle contee comprese nel Peak District National Park, una zona montuosa che divide Manchester da Sheffield. Tra due delle città più industriali dell’Inghilterra sorge un paradiso naturale pazzesco e grand parte del film di Jane Eyre che vi ho indicato è girato lì. Il Peak Distrct non è così distante dallo Yorkshire delle Brontë e, a modo suo, è una distesa di brughiere da portar via lo sguardo. Tornando a Haddon Hall, questa casa è apparsa in molti film e telefilm e fu, per ben tre volte, la scenografia per Thornfield Hall, la casa di Mr. Rochester e dove Jane Eyre arriva per fare l’istitutrice. Haddon Hall è visitabile, in certi giorni e in certi orari. Oserete sentirvi come Jane Eyre nel varcare le sue porte?
I luoghi di Jane Eyre: White Edge Lodge nella parte di Moor House

Ad un certo punto della storia, la nostra Jane se ne va da casa del Signor Rochester ma non vi spiego perché, per cosa e per come altrimenti sarei accusata di spoiler. Leggete il libro, poi ne riparliamo. Jane si reca a casa della famiglia Rivers, casa detta Moor House. Nel libro è molto simile alle proprietà di campagna raccontate dalla sorella in Cime Tempestose e, in tutta probabilità, anche Charlotte si è ispirata ai luoghi visti nello Yorkshire. Nel film Moor House è “interpretata” da White Edge Lodge, sempre nel Derbyshire in pieno Peak District. La struttura ora appartiene al National Trust e – udite udite – può essere affitata come cottage per le vacanze.
I luoghi di Jane Eyre: Broughton Castle nella parte della Lowood School

Facciamo un salto indietro nella storia e torniamo a quando Jane Eyre era, per così dire, in collegio. Nel film la spettrale e crudele Lowood School è interpretata dallo splendido e meno oscuro Broughton Castle. Per trovarlo, occorre uscire dal Peak District e arrivare fino all’Oxforshire, in una zona molto vicina alle mitiche Cotswolds, giusto per darvi un riferimento. Il castello ha visto la luce nel XIV Secolo, con vari rimaneggiamenti durante le epoche successive. È la casa dei Baroni Saye and Sele, detenuto attualmente dalla famiglia Fiennes. L’attore Ralph Fiennes (colui che non si può nominare, tra le altre cose) è perfettamente imparentato con i baroni. Così, per dire. Il castello si può visitare e il calendario è indicato sul sito ufficiale.
I luoghi di Jane Eyre: Stanage Edge nella parte della Brughiera

Se la brughiera raccontata da Emily è quella puramente dello Yorkshire e delle Yorkshire Dales, quella di cui parla Charlotte è ben rappresentata da Stanage Edge, un luogo dove la natura dà il suo meglio e dove il vento regna sovrano. Stanage Edge è raggiungibile camminando dalle parti dei confini orientali del Peak District e potrebbe essere il posto perfetto per una gita fuori porta da Sheffield. In posti così, io mi sento sempre interamente piccola.
I luoghi di Charlotte Brontë: la Clergy Daughter’s School di Cowan Bridge

Charlotte, Emily e Anne Brontë, da brave figlie di un uomo di chiesa, sono state mandate a studiare in un’apposita scuola, aperta apposta per formare le figlie dei curati in modo che potessero diventare delle brave mogli religiose o delle istitutrici. L’attuale nome del villaggio in cui si trova la scuola è Casterton ma un tempo era Cowan Bridge. Siamo nella Cumbria, non molto distanti dallo Yorkshire Dales National Park. Qui le Brontë passarono i peggiori anni della loro vita, soprattutto a livello di salute. Le condizioni in cui vivevano erano delle peggiori (pensate a un romanzo di Dickens, tanto per dire) e fu proprio qui che la loro salute subì il colpo di grazia che non le fece più riprendere. Gli anni passati qui segnarono molto Charlotte, tanto che si ispirò proprio a essi per raccontare gli anni di formazione di Jane Eyre.
Charlotte Brontë, per me
Cosa dire di Charlotte Brontë? Io l’ho sempre immaginata come la più incavolata con la propria vita tra tutti i Brontë presenti sulla terra. Anche lei, proprio come Emily, dovette pubblicare Jane Eyre sotto uno pseudonimo maschile ma ebbe almeno la fortuna di vedere la sua opera vendere e suscitare anche indignazione. Perché? Perché quella che racconta è tutto tranne una donna dell’epoca vittoriana. Qualcuno (se non erro Agatha Christie, ma verificherò) disse che l’epoca vittoriana altro non fu che un salto nel Medioevo per la condizione femminile, benché ci fosse una donna alla guida del più grande impero al mondo. Quelli furono gli anni in cui le donne dovevano essere piccole e remissive verso tutto ciò che le circondava. In un momento così, Charlotte Brontë ebbe il coraggio di scrivere quanto segue, messo in bocca proprio alla sua Jane:
Uguali… come siamo. Una donna, per di più parte della servitù, diceva a un uomo che era uguale a lui, sullo stesso piano, nella vita mortale proprio come in quella immortale. Come se una coltre di uguaglianza scendesse sulla terra. Un’uguaglianza che non abbiamo nemmeno ora. Ed era il 1847. Questa è Charlotte Brontë, capace di scrivere in prima persona come nessuno mai prima di lei. Piango, giuro piango. E poi parto per il Peak District. Venite?
Purtroppo non ho mai letto Jane Eyre ma i luoghi che descrivi e che vedo immortalati nelle fotografie sono splendidi. La vita delle sorelle Bronte non fu facile ma sono state grandi donne in un’epoca che privilegiava gli uomini.
Motivo in più per leggerlo, no?
Bellissimo post, l’ho letto tutto d’un fiato. Mi piace questo genere di articoli e soprattutto come li scrivi tu. Mi ha colpito in particolar modo questo perchè Jane Eyre è uno dei film che ho sempre visto, anche se io preferisco quello di Franco Zeffirelli del 1996. Sai che ho anche il libro, comprato anni fa e mai letto. Oggi mi hai fatto venir voglia di leggerlo.
Anche quello di Zeffirelli mi piace molto ma, secondo me, non ha colto molto l’aspetto gotico voluto da Charlotte Brontë. Spero tu possa leggere presto il libro.
Premetto che avevo un po’ di timore nel leggere questo articolo. Dopo avermi illuminata su Wallace, ho tenuto il fiato sospeso fino alla fine. Fortunatamente mi è andata bene e tiro un sospiro di sollievo! Scherzi a parte, la mia colpa più grande è quella di aver visto il film ma di non aver letto il libro. Sappi che dopo averti letta ho già ordinato online il libro per poter provvedere al più presto! Il passo scritto da Charlotte che hai riportato, è purtroppo più attuale che mai. Sono passati anni dalla pubblicazione del libro, ma possiamo veramente dire che le cose siano cambiate? Grazie Giovy per l’ennesimo meraviglioso articolo!
Ehhehe— chissà quante rivelazioni ho ancora da fare! Fammi sapere che ne pensi di Jane Eyre!
Ho letto il libro e ho sempre sognato quei luoghi. Ho anche visto il film e lì ho potuto ricreare delle vere immagini. Sarebbe bellissimo organizzare un viaggio lì!
Lo è davvero. L’Inghilterra sa essere spettacolare.
Ciao Giovy, giusto qualche giorno fa, sotto un’altro post, se ricordi, avevo scritto che avrei proprio avuto voglia di fare un viaggio negli Uk con un libro di una delle mie scrittrici preferite sotto braccio…ed oggi ecco qui un tuo nuovo post che rispecchia perfettamente questo mio desiderio. Ho letto Jane Eyre un sacco di volte e visto il film (di Zeffirelli) altrettante volte. Preferisco Charlotte Gainsbourg e William Hurt nei panni di Jane e del signor Rochester, Mia Wasikowska e Michael Fassbender sono un pò troppo “bellini” per rispecchiare la descrizione del libro, a mio avviso….ma va a gusti personali .
Come dici tu, scrivere che Jane Eyre è un romanzo d’amore sarebbe riduttivo, io ci vedo anche l’affermazione di un carattere forte volitivo ed indipendente e la scelta, non a caso, di diventare istitutrice, è simbolo di una volontà di lavorare in modo indipendente.
Nonostante i modi dimessi ed il forte autoncontrollo ( “Lowood insegna”…. in un’epoca peraltro in cui la manifestazione dei sentimenti andava repressa) trovo il personaggio di Jane un esempio di forza e volontà.
E nonostante, secondo me, si capisca sin dalle prime pagine la sua forza di carattere, la scoperta di essere a sua volta amata dal signor Rochester, fanno crescere in Jane la consapevolezza di poter essere padrona della propria vita e di poter rincorrere i propri sogni e desideri ed affermare la propria volontà.
( cit….I am no bird; and no net ensnares me: I am a free human being with an indipendent will..come hai ricordato anche tu).
Altri post così ti prego.
Ero sicura che avresti apprezzato. Ora voglio leggere il romanzo scritto da Anne Brontë.
Ha scritto solo 2 romanzi Anne, il primo “Agnes Grey” l’ho letto, ma a mio modestissimo parere niente a che vedere con Jane Eyre e Wuthering Heights delle due sorelle.
Ho trovato una versione per il Kindle con tutto ciò che le Bronte hanno scritto. Se ce la faccio a tenermi un po’ di tempo libero, inizio proprio Agnes Grey.
Ho letto il libro (tanti anni fa, quando ancora andavo al liceo e leggevo soprattutto autrici donne) e visto il film, ma rivedere quelle atmosfere nel tuo post e nelle tue foto è stato emozionante.
Mi piacerebbe andare insieme a te in quei luoghi con il libro in mano. Sono certa che apprezzeremmo le stesse cose. 😉
Cara Raffi, non si sa mai che organizzi davvero un viaggio per un piccolo gruppo da quelle parti. Stay tuned!
Ciao. Bellissimo articolo. Letto il libro e viste le due ultime versioni cinematografiche. Devo però confessare una cosa: ho tanta voglia anche io di andare in UK ma dopo aver letto 5 o 6 volte Pride and Prejudice di Jane Austen. Jane mi ha talmente presa e trascinata nel suo mondo che ho preso tutti i suoi libri, persino le lettere, e ho acquistato tutti i film che riguardavano le sue opere. Vorrei davvero vedere i luoghi che lei conosceva e che probabilmente l’avranno ispirata durante i suoi scritti. Ecco, uno dei miei sogni più grandi sarebbe questo e spero, un giorno, di riuscire a esaudirlo.
Un viaggio in Inghilterra nel nome di Jane Austen è una grande cosa da fare prima o poi nella vita. Ed è un sogno non così difficile da reallizare.
Adoro Jane Eyre e adoro della sorella Cime Tempestose. Entrambi riletti più e più volte.
Ti do assolutamente ragione, il film del 2011 riesce a renderne perfettamente le atmosfere e mi piacerebbe tantissimo visitarne i luoghi.
Ti auguro di riuscire a vedere quei luoghi. I libri avranno ancora più senso.
Che meraviglia! Intanto nel Peak District ci torno immediatamente, è stata una delle gite più belle del mio ultimo viaggio in UK, Una delle cose che più mi è rimasta impressa è proprio la vicinanza di natura così incontaminata e bellissima alle grandi città industriali. Angoli di bellissimo paradiso. Poi la brughiera è qualcosa di davvero indescrivibile, ci si sente infinitamente piccoli, hai ragione.
devo assolutamente riprendere Jane Eyre!
è stato un piacere seguire il tuo viaggio. 🙂
Un’altra bella lezione.
Grazie Giovy.
Grazie a te per essere sempre così gentile.