
Lo so: c’è un alto tasso di britannite acuta su questo blog in questi giorni. My fault, I’m guilty… lo ammetto, vostro onore! Scherzi a parte, come annunciavo lunedì scorso nel mio primo video su IGTV (il mio profilo è giovyfh, nel caso ve lo foste perso), oggi vi porterò alla scoperta delle location di Cime Tempestose, per gli amici Wuthering Heights, gran romanzo di Emily Brontë, della quale ricorre quest’anno il bicentenario della nascita. La cara e sfortunata Emily vide la luce a fine luglio del 1818 e scrisse Cime Tempestose nel 1847, vedendone pubblicata la prima edizione solamente. E nemmeno col suo nome. Infatti Emily morì di tubercolosi nel 1848, giusto un anno dopo la pubblicazione. Andiamo per gradi, però, quali sono i luoghi da visitare per ritrovare le atmosfere dei romanzo e della vita di Emily Brontë? Colonna sonora del post, ovviamente, Wuthering Heights di Kate Bush. Altro grande capolavoro ispirato al romanzo.
Cime Tempestose e la sua autrice
C’è un solo modo per definire, in modo terra-terra, Emily Brontë e le sue sorelle (Anne, poetessa, e Charlotte, autrice di Jane Eyre, di cui parleremo presto): sfigate. Non nel senso di loosers ma nel senso di donne dal destino sfortunato. Almeno in parte. La nostra cara Emily nacque due anni dopo Charlotte in quel dello Yorkshire, a Thornton ma visse sempre a Haworth, visto che la famiglia vi si trasferì due anni dopo la nascita. Era figlia di un reverendo e questo fu sia la sua fortuna che sfortuna. Perché fortuna? Perché studiò, venne istruita a dovere e passò anche un periodo in Belgio. La sfortuna? La sua educazione non venne impartita per farle spiccare il volo ma per farla diventare, a sua volta, una brava moglie… magari di un curato di campagna. Emily, però, aveva delle ambizioni, tradotte a parole nel suo libro che venne pubblicato con uno pseudomino maschile (Ellis Bell). Pensate che lei non vide nemmeno l’edizione, pubblicata postuma, con il suo vero nome. Così come non percepì mai nessun guadagno da quello che è, ora, uno dei testi più rappresentati in tv e teatro. Ha creato un capolavoro del quale non ha mai tratto nulla. In vita. Il romanzo viene spesso considerato una storia d’amore ma, in realtà, è più una storia di fantasmi.
Le location di Cime Tempestose: romanzo e vita di Emily Brontë

Come ho fatto parlando delle location di Frankenstein e dei luoghi di Dracula, anche oggi vi racconterò i posti da vedere se avete voglia di viaggiare con Cime Tempestose nello zaino e nel cuore. Una piccola nota per i viaggiatori uomini che leggono questo blog: Cime Tempestose non è un romanzo per donne. Leggetelo! Per quanto riguarda i luoghi del romanzo, siamo proprio nel territorio della famiglia Brontë: le brughiere dello Yorkshire, con qualche digressione cittadina, usata più come riferimento che come location. Quindi, a differenza di quando successo con Dracula per esempio, qui troviamo un’unione quasi totale tra i luoghi che la scrittrice viveva nel quotidiano e quelli descritti nel romanzo. Se volete, dunque, fare un viaggio ispirato a Cime Tempestose, cominciate con l’arrivare a Liverpool. Perché? Ve lo spiego subito, nel raccontarvi quanto segue:
- I luoghi del romanzo: le tenute descritte nel libro sono fictional, in quanto a nomi, ma probabilmente vere. Non è dato di sapere, ad oggi, esattamente a quali case di campagna si fosse ispirata Emily. Ma un’idea su dove andare c’è di sicuro.
- I luoghi della vita di Emily Brontë: tanto Yorkshire e un pizzico di “continente”. Come direbbero gli inglesi
- I riferimenti cittadini: ce ne sono due, principalmente. Vi racconterò solo quello all’inizio del romanzo.
I Luoghi di Cime Tempestose: Liverpool

Non mi si può fare un regalo più grande che permettermi di parlare di Liverpool. Anzi sì: il regalo più grande sarebbe la possibilità di tornarci. E non si sa mai che ci riesca. Anyway, Liverpool è la mia città inglese preferita. Cosa ha a che fare con Cime Tempestose? Semplice, già al tempo in cui Emily scrisse il romanzo, Liverpool era già un porto importantissimo per l’Inghilterra. Heathcliff, il protagonista maschile del romanzo, ha dubbie e sconosciute origini. Arriva nello Yorkshire proprio dopo essere stato trovato nel porto di Liverpool.
I Luoghi di Cime Tempestose: Top Withens

Ecco il rudere più fotografato di tutto lo Yorkshire. O sicuramente si contende lo scettro con altri pochi. Top Withens è ciò che resta di una fattoria non distante da Haworth, il paese delle Brontë. Sembra che Emily si sia ispirata proprio a questa fattoria per descrivere proprio Wuthering Heights. Se non avete letto il romanzo, spoilero un po’: questo nome si rifà ovviamente a una caratteristica tipica delle Yorkshire Dales, ovvero il fatto di essere sferzate dal vento ma, nel libro, delinea sia uno stato d’animo – diciamo – che la fattoria stessa dove vive Catherine, la protagonista femminile.
I Luoghi di Cime Tempestose: Thrushcross Grange

Per parlare di Thrushcross Grange – la casa della famiglia Linton, occorre lavorare un po’ di fantasia e farsi una bella passeggiata nella brughiera. Secondo il romanzo, questa casa si trovava a circa 6 chilometri da Wuthering Heights. Qui Emily Brontë ha giocato un po’ di fantasia, mettendo in campo la sua capacità di scrittrice. Nel romanzo, infati, le due case sono visibili l’una dall’altra. Nella realtà della zona in cui le colloca no. Ciò non toglie nulla alla bellezza di questa parte di Yorkshire, tanto che molti sono i camminatori e gli appassionati che passeggiano da queste parti. Ma non solo. Questa parte di Yorshire e una parte di Lancashire sono unite dalla Brontë Way, un sentiero a lunga distanza (sono quasi 70 km) che permette di conoscere camminando questo splendido pezzo di Inghilterra.
I luoghi di Emily Brontë: Haworth

Haworth è uno di quei luoghi dello Yorkshire da prendere nel giorno giusto: ed è davvero difficile beccare il giorno giusto, magari in una di quelle giornate infrasettimanali autunnali che fanno tanto bene al cuore. Perché questo? Perché, ovviamente, è preso d’assalto da ogni genere di viaggiatore e turistica, anche da chi non ha letto il libro. Famosa è l’accoppiata pseudo-romantica Haworth-Chatsworth House, nel nome delle sorelle Brontë e delle location tanto care a chi ha messo su pellicola i romanzi di Jane Austen. Haworth è un luogo incantevole se vissuto con un po’ di calma. Il mio consiglio è quello di non fare una toccata-e-fuga in giornata ma di restare lì almeno una notte.
I luoghi di Emily Brontë: Bruxelles

Cosa ha a che fare Bruxelles con Emily Brontë? Moltissimo. Nel 1842 Emily e Charlotte vennero mandate in Belgio per studiare il francese, cosa molto utile per la loro futura carriera come istitutrici (ne parleremo quando sarà il turno di raccontare le location di Jane Eyre) o come moglie di un qualche prete di campagna. Essere istruite era quasi un dovere in quel tempo perché dava “spolvero” al consorte. Nel caso, invece, della carriera di istitutrice, faceva curriculum: le istitutrici non si sposavano quasi mai. In Inghilterra vigeva una legge che impediva alle donne sposate di insegnare e fare le maestre. Chissà poi perché. Emily rimase in Belgio un anno circa e dovette tornare in Inghilterra per il funerale di una vecchia e ricca zia che le lasciò una bella eredita che, però, non fece a tempo a usare. Povera Emily.
Emily Brontë, per me

Ho “incontrato” Wuthering Heights per la prima volta quando ero alle elementari. No, non per leggerlo. A quel tempo guardavo un cartone chiama “Il grande sogno di Maya” che parlava di un’aspirante attrice. In una delle puntate, Maya doveva interpretare Catherine di Cime Tempestose. Lessi per la prima volta il libro intorno ai miei 17 anni e, da quel giorno, non ho ancora smesso. Ogni volta che lo riprendo tra le mani, sembra che mi voglia raccontare una storia sempre diversa. All’inizio trovai la vicenda molto complicata: l’intreccio dei personaggi è peggio di 10’000 puntate di Beautiful, ma con tanto stile in più. Ciò che la critica, ai tempi della prima pubblicazione, notò fu una totale mancanza di morale nelle parole scritte da Emily. Fu quasi scandalizzata da questo, dato che una da donna di 29 anni, in piena età vittoriana, ci si aspettava tanto timore, timidezza e riservatezza. L’amore di Catherine e Heathcliff ha del selvaggio ed è totalmente inopportuno. Mille punti alla nostra cara Emily che ha alzato la testa per raccontare, forse, quello che aveva nel cuore. All’inizio del post vi dicevo che Cime Tempestose è una storia di fantasmi. Perché? Dovete arrivare in fondo al libro per saperlo. Altrimenti scrivetemi, che ve lo racconto in privato. Citofonare Giovy, as usual.
Ciao Giovy, non ho mai letto Cime Tempestose, ma ho visto diversi film ambientati in età vittoriana e ora ho davvero voglia di leggerlo anche se temo che non riuscirò ad andare a breve in quelle zone. Devo dire che la tua capacità di non spoilerare il libro ma di invogliare a leggerlo è stata totale. E sai una cosa? Guardavo anche io Maya e questa cosa mi ha davvero colpita. Non siamo in molte. 😉 Ti aspetto a Bergamo!
Grazie Raffi: mi hai fatto un gran complimento dicendomi che invoglio a leggere i libri che racconto. Ci vediamo a Bergamo, prima o poi!
Amore odio per questo classico che ricordo, come dici tu, con un plot più articolato di una soap come Beautiful. Certo che i luoghi che descrivi li visiterei molto volentieri, magari con una copia del libro…
Portarsi una copia del libro in piena brughiera dello Yorkshire è quanto di più consigliabile, almeno da parte mia.
Quando leggo Bronte e brughiera nella stessa frase significa che mi hai appena conquistata! Ho un predilezione per la brughiera, lo trovo il paesaggio romantico e allo stesso tempo drammatico per eccellenza!
Io adoro il paesaggio della brughiera. Trovo sia quanto di più britannico ci possa essere.
Ho letto Cime Tempestose intonro ai 20 anni e anche io, come te, ne avevo sentito parlare per la prima volta guardando “Maya” XD questo dice di noi che 1) siamo molto anziane 2) abbiamo una memoria di ferro 3) la fantasia non ci manca.
Ti dirò che forse a Novembre avrò qualche giorno di ferie e stavo pianificando di andare proprio a Haworth, ma credevo che non la conoscesse nessuno!
Che bellezza. Poi fammi sapere se ci vai.