
Dopo la mia personale versione de L’Avvelenata pubblicata la settimana scorsa parlando del peggio del web, eccomi qui a raccontare il bello che la rete ha messo nella mia vita e – oso a pensarlo – nella vita altrui. Dicono che l’avvento di Internet (nella vita di tutti) possa essere considerato come l’arrivo della Rivoluzione Industriale nella vita dell’uomo moderno. Sicuramente è una rivoluzione importante, una di quelle che deve ancora comprendere in pieno il suo corso e le sue potenzialità. Una di quelle rivoluzioni che ci ha permesso di cambiare, si spera in meglio, le nostre vite. Che cosa ha portato di bello Internet nella mia vita?
Quelle cose belle che Internet mi ha dato

Una delle parole che più amo al mondo è “possibilità“. La possibilità è tutto, è un qualcosa che ti puoi giocare, per cui ti puoi impegnare. La possibilità sta nel fatto di poter decidere se prendere la strada A o la B, in qualsiasi ambito tocchi la nostra vita. Internet ha estremamente ingrandito l’ambito d’azione di questa parola, a volte anche regalando perle ai porci ma – parlando di me e solo di me – è stato capace di mettermi davanti tante porte che mai avrei pensato di poter aprire. Quali sono?
I vecchi incontri
Su uno dei miei diari cartacei c’è una dedica, datata 1998, che dice “grazie per avermi incontrata per strada“. Risale al mio viaggio in Brasile e venne scritta da una persona che condivise con me e con altri una grande esperienza umana in quel di Recife. Dal giorno in cui venne scritta su quel diario, io non riesco a togliermi dalla testa che la vita non sia altro che un insieme di eventi fatti apposta affinché gli amici si incontrino per strada, si guardino e si riconoscano tra la folla come quella famiglia che, in fondo, ti scegli. Sono anni, per non dire decenni, che vivo le mie amicizie forti in due modalità: o in totale prossimità o in totale lontananza. Attualmente, forse proprio per la casualità della vita, è tutto più in lontananza che in prossimità e il web mi concede più possibilità di essere parte della vita di chi amo e rispetto profondamente. Perché non c’è bisogno di sentirsi sempre. Basta sapere come trovarsi. E per questo ringrazio internet. Facebook, per esempio, mi ha permesso di ritrovare amicizie che credevo andate per sempre. È stato bello scoprire quanto fossero vive non solo dentro di me. E questo mi fa immensamente bene.
I nuovi incontri

Gli inizi, i nuovi inizi sono quelli che mi caricano come una molla e, in virtù di quanto scrivevo nel paragrafo precedente, la vita è fatta di amici che non attendono altro che incontrarsi. Di nuovo o per la prima volta poco importa. Quello sarà il via di un qualcosa si nuovo, tutto da vivere. Sarà un’amicizia da costruire. Tempo fa scrivevo quanto il concetto di amicizia sia cambiato in me, col progredire della mia età. No, non scriverò invecchiare. Non è un verbo che mi appartiene. Internet, sia esso fatto di blog, forum o social, mi ha regalato dei grandi inizi, come fosse diventato una piazza dove incontrare nuova gente, gente affine. Il che non è poco. Non sono mai stata un’affamata di incontri – di qualsiasi genere, vedete voi – ma ciò che è arrivato è stato forte. Ne sono stata felice e sono felice di tutto ciò che alberga ancora nella mia vita. Grazie a chiunque mi abbia incontrata per strada e grazie a chiunque cammini ancora al mio fianco o a chi ha appena iniziato a farlo.
Il mio lavoro, mio

“Libertà è partecipazione“, diceva Gaber. Per me il verso di questa canzone è fondamentale per descrivere come dovrei sentirmi, sempre, nelle mie giornate lavorative. Nel momento in cui – quando ero ancora una lavoratrice dipendente – ho sentito venire meno (in primis in me, non sto dando la colpa a nessuno) il senso di partecipazione, ho capito quanto fosse giunto il momento di lavorare per i miei sogni anziché quelli altrui. Con me sono ferma, stacanovista all’ennesima potenza, puntuale e testarda. Sono il miglior capo che potessi avere e, ogni tanto, mi mando a quel paese da sola. Ho fatto di ciò che sapevo fare al meglio il mio lavoro e, anche se tutto non è ancora come lo volevo, sento di essere sulla strada giusta. Quella che mi vede impegnata e indipendente come non mai. Tutto in discesa? Certo che no. Si fatica ma col sorriso. Il mio lavoro è nato grazie a Internet. Per questo il web avrà sempre la mia più grande riconoscenza.
Riconoscenza. Forse questa parola dovrebbe presenziare su un bel bigliettino colorato nella vita di tutti noi. Se imparassimo a dire grazie anche ai mezzi che usiamo per comunicare, probabilmente, li tratteremmo meglio. O no?
(as usual, domani si torna a parlare di viaggi e di mondo)
non potrei essere piu d’ accordo sull’ aspetto dell’ avvicinare. Amici lontani fisicamente ma che grazie a una foto o clip audio riesco a sentire vicini. Per non parlare delle nuove conoscenze! ho appena preso un caffe con una amicizia del web!
Il web dovrebbe essere sempre e solo questo.
sono pienamente d’accordo con quello scrivi. Tu sai che ho fatto un mesetto di disintossicazione da FB ebbene, l’incontrarsi e’ quello che mi e’ mancato di piu’. Tutti i social sono belli per questo. Anche nella lontananza si e’ vicini.
Un po’ di detox fa molto bene e io cerco di mantenermi sempre dentro certi limiti perchè, col mio lavoro, si fa presto a diventare matti.
Condivido ogni parola e non manca giorno in cui pensi quante opportunità, persone, lavori mi abbia portato questo strumento così potente e potenzialmente infinito. Quello che mi ripropongo ogni giorno è far sì che il Web sia più bello che brutto, quindi grazie per questo secondo capitolo positivo che hai scritto sul Web!
Grazie Sere, sai cosa mi è venuto in mente? Ti ricordi la sera che ci siamo conosciute dal vivo?