Io sono una di quelle che, quando è molto caldo, pensa ai luoghi in cui ha provato un bel fresco. Ecco perché mi è tornata in mente Portland, in Oregon, e quel clima così oceanico, a tratti quasi britannico. Ho raggiunto Portland in treno, partendo dalla California, dove giravo in sandali e bermuda. Arrivata in Oregon, dal treno, vidi la neve prima e una gran pioggia dopo. Per fortuna la pioggia andava e veniva ed io mi trovavo nel quartiere giusto, a ridosso del centro: a pochi passi da me avevo un gran bel diner, la migliore delle librerie, un pod di food truck e – udite udite – il Beer District, ovvero il quartiere con la più alta produzione di birra artigianale di Portland. Potevo chiedere di meglio? Oggi vi racconto le bontà create dalla Fat Head’s Brewery, cose buone che si possono gustare nei locali di questo brand americano
C’era una volta la Fat Head’s di Portland, Oregon
Questo post doveva raccontarvi di dove mangiare e di dove bere una buona birra in quel di Portland, Oregon. Facendo un paio di ricerche su un posto che avevo provato personalmente, ho scoperto che la sua sede di Portland è stata chiusa. Ma, fortunamente, la Fat Head’s Brewery continua la sua produzione, mantenendo solo i suoi locali in quel dell’Ohio, nazione di nascita di questa birra, ma distribuendo in tutti gli Stati Uniti. Oregon compreso. Trovai la Fat Head’s Brewery in quel del Pearl District, a ridosso del centro di Portland. Nel giro di poche vie, proprio in quel distretto, trovete il meglio della birra made in Portland o servita a Portland. Oggi vi racconto la mia esperienza in quel locale, sperando che possiate incontrare la IPA della Fat Head’s durante il vostro viaggio negli Stati Uniti.
Dove la IPA è un qualcosa di spettacolare. E la APA pure
Lo so che lo sapete, ma io lo scrivo lo stesso: IPA significa India Pale Ale. Si tratta di una birra nata ai tempi dell’Impero Britannico, quando venne messa in evidenza. Si trattava (e si tratta anche ora) di una birra ad alta fermentazione, preparata in modo più leggero per poterla esportare in India, al seguito delle truppe britanniche di stanza da quelle parti. Solitamente il sentore di luppolo è molto forte e questo le regala una sensazione fresca. La APA, invece, è una American Pale Ale, è leggermente più alcolica e viene prodotta – ovviamente – usando solo luppoli americani. Una cosa che ho scoperto negli ultimi viaggi fatti negli Stati Uniti è che, da quelle parti, sanno davvero fare bene sia le IPA che le APA. Da provare, tutte. Soprattutto se non guidate e accompagnate il tutto con un buon pranzo o una cena.
La birra della Fat Head’s Brewery
Lo staff della Fat Head’s è un insieme di pionieri del movimento della birra artigianale negli Stati Uniti. La produzione iniziò come micro-produzione nel 1992, per rifornire un pub della zona storica di Pittsburgh, Pennsylvania. Tutto nacque lì e poi si spostò, per motivi produttivi, in Ohio. Di lì a poco iniziarono ad aprire i vari locali sparsi per gli Stati Uniti, compreso quello di Portland. Di come e del perché sia stato recentemente chiuso, non so dirvi. Quello che vi posso dire è che la birra della Fat Head’s merita un assaggio. Io ho assaggio la Head Hunter, una IPA dal forte sentore amaro, buona come l’acqua nel deserto. Il costo di una pinta si aggirava attorno ai 4$.
Il cibo per accompagnare una IPA
La IPA è luppolosa, pulisce bene la bocca e, per questo (ma non solo) è perfetta con il fritto o con i cibi grassi che, viaggiando negli Stati Uniti, non è difficile trovare in nessun menù. A Portland, Oregon, ho notato una fitta presenza del merluzzo del Pacifico, spesso utilizzato per preparare un fish & chips made in the USA. Potevo resistere? Certo che no. Il piatto che mi è stato servito avrebbe sfamato quasi due persone. Il tutto per poco meno di 10$.
La scoperta della Birra Americana, per me
Non è una novità che io sia appassionata di birra, soprattutto se di stampo britannico… e tutte le sue derivazioni del caso. Non posso recarmi negli Stati Uniti così spesso quanto vorrei ma, quando riesco a prendere l’aereo per andare across the pond, mi piace andare alla scoperta delle birre artigianali locali che, per fortuna, stanno crescendo, diventando tante e qualitativamente perfette. La Fat Head’s ha firmato la mia prima serata in Oregon, una sera in cui il vento e la pioggia si alternavano fuori dalla finesta e la felicità (per essere lì) cresceva nel mio cuore. Ho ancora in mente quel gusto un po’ amaro e fresco, il rock che si sentiva nel locale, le risate della gente. Se incrociate la Fat Head’s durante il vostro viaggio negli Stati Uniti, assaggiatela.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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