A inizio Luglio sono tornata in Veneto per una giornata, uno di quei giorni intensi, capaci di concludersi tra amici, chiacchiere e bontà che sanno di casa. Quelle bontà targate Pizzeria San Martin. Quella giornata nella scenografia di casa era iniziata al cospetto di una meraviglia assoluta: Villa Valmarana ai Nani, appena fuori il centro di Vicenza. Parliamo di una villa fatta costruire nella seconda metà del XVII Secolo. Non è una villa che porta la firma diretta di Andrea Palladio ma venne progettata da Francesco Muttoni, un luganese che a lungo studiò l’opera del Palladio. I riferimenti sono più che riscontrabili. Le vere e proprie perle della villa sono gli affreschi di Giandomenico e Gianbattista Tiepolo, divisi tra la villa principale e la foresteria. Diversamente con quanto accade con la famosa “Rotonda” (alias Villa Capra), Villa Valmarana ai Nani è sempre visitabile.
Come raggiungere Villa Valmarana ai Nani a Vicenza
Villa Valmarana ai Nani si trova – guarda caso – in via dei Nani 8 a Vicenza. Per raggiungerla, tenete come punto di riferimento l’uscita Vicenza Ovest, sulla A4. Da lì si arriva alla villa in circa una decina di minuti di auto, seguendo un pezzo di superstrada e poi la statale. Se, invece, avete voglia di fare una bella passeggiata, sappiate che la Villa dista circa un 1,6 km dalla stazione di Vicenza. In una mezz’oretta, camminando tranquillamente, potete arrivare. L’ultimo pezzo della strada (tipo 200 metri) è in salita. Perché vi dico come arrivare alla Villa a piedi? Perché davanti alla Villa c’è poco posto per parcheggiare. Un warning grande come il mondo: se il posto è finito, non ostinatevi a parcheggiare in divieto di sosta. La villa è visitabile tutti i giorni dal 3 Marzo al 4 Novembre 2018 (nota: mi informo sugli orari invernali, eventualmente), compresi i festivi, dalle 10 alle 18. Per entrare si paga un biglietto di 10€ e c’è la possibilità di richiedere una smart-guide, ovvero un tablet che vi farà da guida nei vari ambienti. Il costo per la smart guide è di 2,50€. Tenete d’occhio il sito ufficiale della villa per verificare eventuali altre informazioni.
Cosa vedere a Villa Valmarana ai Nani
Cosa si può vedere visitando Villa Valmarana ai Nani? Tante cose, per cui vi consiglio di tenervi almeno 3 ore se volete approfondire le storie degli affreschi e godervi anche il giardino. Quello che vi racconterò in questo post non è tutto, come spesso accade. Il mio intento è quello di farvi conoscere l’esistenza di questo luogo così bello e speciale e invogliarvi a visitarlo. Se vi raccontassi tutto, vi toglierei la sorpresa e la meraviglia della visita. Non credete. Quelli che seguono sono gli ambienti principali da vedere:
- La Villa, o il corpo centrale: si visita il piano terra che è affrescato da Giandomenico Tiepolo, ovvero il Tiepolo Figlio.
- La Foresteria: una meraviglia di stanze con corridoio passante (io le adoro) affrescate da Gianbattista Tiepolo, ovvero il Tiepolo Padre.
- La immersive experience: un pizzico di modernità per raccontare secoli di storia.
- Il giardino: il luogo che fa da cornice perfetta a questa villa, con uno dei panorami bucolici più belli di sempre.
Al termine della vostra visita – sappiatelo – la caffetteria della Villa sarà ben lieta di rifocillarvi. La caffeteria è aperta anche ai non visitatori. Un bel posto per un caffé o un aperitivo.
Villa Valmarana ai Nani: il corpo centrale
Immaginatevi una villa veneta degna di questa definizione. Una volta fatto il biglietto (in foresteria), potete attraversa il piccolo giardino antistante la villa e entrare dalla scala principale. Lì vi trovete nella vera e propria anima di Villa Valmarana ai Nani, ovvero le cosìdette stanze nobili, dove la famiglia ha sempre vissuto. Non capita spesso, in Italia, di visitare un luogo simile, abitato fino a pochi anni fa. Villa Valmarana, in estate, è sempre stata la residenza privata della famiglia e solo recentemente è diventata un luogo da visitare. Il corpo centrale della Villa presenta gli affreschi di Tiepolo Padre, tutti a tema letterario-mitologico. Belli, tanto, soprattutto i particolari. Osservateli centimetro per centimetro. Una cosa che ho particolarmente apprezzato è stata la presenza dei mobili di famiglia, quasi tutti risalenti – se non erro – al XX Secolo. Ci sono delle credenze o degli scrittoi da paura. Una bellezza senza pari. La villa è un luogo visitabile ma è rimasta anche quell’impronta famigliare e personale che rende tutto un qualcosa di unico.
La Foresteria
La Foresteria è stata aggiunta alla proprietà della Villa successivamente, nel momento di nascita dell’Illuminismo. Io l’ho trovata un luogo incantevole e probabilmente ha preso il mio cuore molto più che il corpo centrale della villa. I motivi sono essenzialmente tre. Inizio da quello forse meno comprensibile da capire per chi non è la sottoscritto: il corrodio passante. Solitamente si definisce un corridoio passante quell’ambiente che attraversa tutte le stanze di un palazzo o una villa. Nel XVIII Secolo accadeva spesso che gli edifici nobiliari venissero progettati così. Io vado giù di testa per le costruzioni così. Non so spiegarvi perché. Il secondo motivo sono gli affreschi del Tiepolo Figlio. Gli argomenti sono molto diversi rispetto alla palazzina centrale. Qui il Tiepolo mostra il mondo così come percepito ai tempi: ci sono i dipinti sulla Cina (altro elemento tipico dei palazzi di quel periodo), quelli sulla vita quotidiana e poi c’è una stanza con un tromp-l’oeil spettacolare. Assaporate questo luogo lentamente. Il terzo motivo è ciò che si vede dalle finestre della Foresteria: il paesaggio sui colli Berici.
La immersive experience di Villa Valmarana ai Nani
Nel piano interrato della Villa troverete il bookshop (molto ben tenuto) e una stanza speciale dedicata alla Immervice Experience. Si tratta di un luogo dove ammirare, a 360°, un filmato che vi racconterà la storia della villa attraverso i secoli. Un gran bel vedere, non compreso nel biglietto ma vale la pena di pagare quel qualcosa in più per godersi un qualcosa di particolare.
Il giardino di Villa Valmarana ai Nani
Il Giardino della Villa è grande il giusto per godersi una passeggiata nel verde dopo aver ammirato tanta bellezza made by Tiepolos (al plurale, perché sono due). Si tratta di un giardino dalla pianta molto classica, che si estende nel retro della palazzina principale per terminare davanti a una scultura di un tritone. Molto bella è la galleria di Carpini che vi rincondurrà alla villa.
Special guest: Il Paesaggio da Villa Valmarana ai Nani
Camminando alla scoperta della Foresteria, ogni tanto buttate l’occhio fuori dalla finestra. Quello che vedrete è il santuario di Monte Berico, tranquillamente adagiato sui Colli Berici, intento a guardare le ville (Villa Valmarana e La Rotonda) da un lato e a osservare la città dall’altro. Era spettacolare nella sua versione estiva. Non oso immaginarlo in autunno.
Gli ospiti illustri di Villa Valmarana ai Nani
Villa Valmarana ai Nani è sempre stata frequentata da personaggi illustri, fondendo quel pizzico di normali con l’eccezionalità di avere qualcuno di importante nel proprio salotto. Visitando la Villa ve ne renderete conto dalle molte foto, anche recenti, e vi invito a giocare a “indovina chi“. Uno degli inquilini, perché proprio qui visse per anni, della Villa fu Antonio Fogazzaro, lo scrittore vicentino che sposò una donna della famiglia Valmarana. Molto prima dei tempi di Fogazzaro, le mura della Villa furono rifugio per niente di meno che Wolfgang Goethe che, durante il suo viaggio in Italia, passò anche di qui, lasciando traccia della villa anche sul suo diario.
Villa Valmarana ai Nani, per me
Che dire? Sono convita, se la mia memoria non mi tradisce, di aver visitato questa villa quando ero piccola. Mi ricordo di un pomeriggio (secondo me in inverno) in cui passai di qui con i miei zii e i miei genitori. Ma, ve lo dico, potrei sbagliarmi. Ritornare a casa per me è sempre emozionante, anche se si tratta di poche ore o di un giorno solo. Il paesaggio vicentino – inteso come quello attorno a Vicenza – mi appartiene a tratti perché io sono quella che arriva dall’alto della provincia, sono quella che vuole vedere le montagne. Attorno alla città il paesaggio si fa più veneto che mai ed è una meraviglia totale. Visitare Villa Valmarana ai Nani è stato bello, è stato come un viaggio dentro un territorio che merita tanto. Un territorio che mi è in parte famigliare e in parte estraneo. Forse lo adoro per questo. Ultima cosa: conoscete la leggenda dei Nani, vero? È un concetto culturale totalmente veneto, perché appartiene a molti luoghi della mia regione di origine. La leggenda è un po’ controversa e triste: si narra di una bimba, nata nana, rinchiusa in una sorta di prigione dorata dai suoi genitori e contornata solo da nani, come per farle capire che il mondo fosse tutto così. Per un motivo non definito, un giorno scopre la sua condizione e si uccide. Alcuni dicono che i nani si sarebbero pietrificati in quel momento. La realtà è, invece, che era di moda adornare le ville e i palazzi con statue di nani, rappresentanti i personaggi della commedia dell’arte. Forse la spiegazione reale è meglio della leggenda. Non trovate?
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
Gran bel pezzo Giovy, complimenti! A me spiegò una guida che la bimba, divenuta ragazza, vide passare nella strada oltre il muro un giovane a cavallo e ne rimase invaghita. Purtroppo dovette realizzare che non avrebbe potuto coronare il suo sogno a causa della sua condizione e così si tolse la vita.
Ma ovviamente sarà solo una delle versioni… 🙂
Grazie Gian! La leggenda ha tantissime versioni. Io conosco quella che hai indicato tu e anche quella che dice che un giorno vide passare delle persone davanti alla villa e si accorse di essere diversa. Per dirla tutta, sembra che la storia abbia un fondamento vero proprio per la nascita di una villa progettata dal Palladio sulla Riviera del Brenta.
Adoro da sempre visitare le dimore storiche, soprattutto se sono ancora abitate. Questa è davvero molto bella e il tuo racconto le rende giustizia.
Non conoscevo la leggenda dei Nani. Ti ringrazio di questo post.
Grazie a te per essere passata di qui!
Ogni anno vado a Vicenza per lavoro, ma non sono mai riuscita a visitare la città e i dintorni. Prima o poi dovrò rimediare!
Che peccato. Vicenza merita tantissimo!
Ho sempre avuto un debole per i giardini, ma soprattutto queste ville imperiali e sono sempre alla ricerca di nuove scoperte. Questa non la conoscevo e l’ho aggiunta alla lista 🙂