
Ma davvero non ho ancora scritto un itinerario di viaggio per trascorrere due giorni a Vienna? In questi giorni mi sfuggono le cose: giugno è finito ed io non me ne sono accorta, ho un sacco di cose da scrivere e, se chiudo gli occhi, vedo passare una lista di “to do” che non finisce più. Scoprire Vienna in 48 ore è possibile, anche se – ve lo dico in tutta sincerità – si è sicuramente un po’ tirati. Quando ripenso a Vienna mi vengono in mente non so quanti viaggi in treno verso la capitale austriaca, mi vengo in mente io che viaggio in direzione ostinata e contraria rispetto al marasma della gente che approda a Vienna per la prima volta e va, inesorabilmente, in cerca di Sissi e Franz. Oltre a loro, ve lo dico, c’è molto, moltissimo di più. Partiamo?
Dove si trova Vienna e come raggiungerla

Dico un’ovvietà se vi racconto dove si trova Vienna? La cosa che più mi piace raccontare, quando parlo della capitale dell’Austria, è la sua posizione. Se guardate la carta geografica, Vienna è davvero posta ai confini della nazione. Le capitali, solitamente, sono quasi sempre (e sottolineo quasi sempre) al centro della loro nazione. In questo modo sono raggiungibili senza problemi da tutte le regioni circostanti. Vienna è “là in fondo” solo dal 1918, quando la fine della prima Guerra Mondiale determinò un cambiamento deciso dei confini dell’Austria. Un tempo, infatti, era perfettamente al centro dell’Impero Austro-Ungarico. La sua posizione non la rende la capitale d’Europa più frequentata. Almeno dagli italiani. Dall’Italia è possibile raggiungere Vienna in aereo (no voli low-cost, sorry) oppure – ancora meglio per me – in treno. Io ho spesso preso il treno notturno da Venezia. Un’idea che fa molto Belle Epoque. Spesso ci sono delle offerte molto interessanti a livello di prezzo.
Itinerario per scoprire Vienna: tra la Secessione e il Prater
L’itinerario di viaggio che sto per raccontarvi e che vi porterà in giro per Vienna parte da Mariahilfer Strasse e vi condurrà attraverso la zona di Karlsplatz per poi raggiungere l’Hofburg, il centro e approdare infine dalle parti del Prater. Si può fare a piedi in un giorno, se avete buone gambe. Lungo il percorso ci sono molte cose da vedere quindi vi consiglio fin da subito, se i vostri giorni viennesi ve lo concedono, di spezzare già questo itinerario in due momenti differenti. Vi godrete tutto meglio. Per mio volere personale, a Vienna mi occupo sempre poco di Sissi e della sua figura permeata di leggenda. Per questo motivo, in questo itinerario (e in quello che seguirà relativo al secondo giorno in città) non è contemplato nulla che la riguardi. Se non una piccolissima cosa. [Ora vi dico una cosa che è un po’ una rivelazione amara per molti: Sissi non era poi così dolce e buona. Era un bel po’ stronza. E tradiva suo marito. Sapevatelo].
Mariahilfer Strasse
C’è sempre un buon motivo per iniziare a esplorare Vienna dalla Mariahilferstrasse, una delle vie commercialmente più conosciute e frequentate. Questa strada, utilissima per essere raggiunta coi mezzi per poi iniziare a camminare, è il centro dello street-food made in Vienna. È costellata di ogni genere di “Imbiss”, ovvero chiosco, dove assaggiare ogni bontà assoluta. Spendendo davvero il giusto. Questa via va frequentata a qualsiasi ora. Basta avere fame. Anche per colazione. Consiglio personale: scendete dalla U-Bahn a Zieglergasse e percorrete a piedi la Mariahilferstrasse in direzione del Museumsquarter fino a incrociare, sulla vostra dentra, la Amerlingstrasse. Alzate gli occhi alla vostra destra ed esclamate pure “che cavolo è quella roba lì“, osservando l’edificio in cemento armato che vedrete chiaramente.
La Haus des Meeres, aka la Flakturm
Quello che vedrete è esattamente quanto immortalato qui sopra. Si tratta di una torre (Flakturm, per l’appunto) di difesa costruita durante l’occupazione nazista di Vienna. Questa torre non è l’unica in città e nemmeno in Europa. Alcune Flakturm vennero costruite così bene da resistere a bombe e attacchi. Questa che vedete ora ospita la Haus des Meeres, una sorta di bioparco indoor dove potrete vedere davvero molte cose belle. Entrare costa 18,50€ e la visita vi prenderà almeno due ore buone. Fate voi i vostri conti in termini di tempo. Sulla cima della Flakturm, proprio dove un tempo c’era la batteria per la contraerea, ora si trova un locale dove poter ammirare un gran panorama sulla città. All’interno della torre troverete anche dei pannelli informativi sulla storia della Flakturm, prima che diventasse un acquario e un bioparco.
La Secessione Viennese
Il Museo della Secessione Viennese è per me uno dei più bei racconti sull’identità della città. Io lo amo da matti e la sola sua vista mi fa venire la pelle d’oca perché penso sempre che quello fu il palazzo in cui Klimt e Schiele esposero per la prima volta a livelli alti. Il museo è in fase di ristrutturazione (direi fino a fine Agosto del 2018) ma è già possibile vedere alcune cose… tra le quali una delle più belle opere di Klimt, per me: il fregio di Beethoven. L’entrata al Museo della Secessione è compresa nella Vienna Card. Il quartiere in cui vi troverete, raggiungendo il Museo della Secessione, è una delle location principali di un film da vedere se volete visitare Vienna: Il Terzo Uomo. Si tratta di un film del 1949 con Orson Welles in una delle parti principali. La città stessa è protagonista del film e vale la pena di vederlo. Dal Museo della Secessione, vi basterà attraversare la strada per raggiungere la prossima tappa.
Il Naschmarkt
Eccoci arrivati in un altro dei punti gastronomici imperdibili durante un viaggio a Vienna. Il Naschmarkt è uno dei mercati storici della città, aperto tutti i giorni dal mattino presto alle 18.30. I ristoranti sono aperti fino alle 23. Il mio consiglio è quello di arrivare lì e perdervi tra le oltre 120 bancherelle. Magari non andate via prima di aver mangiato un panino con il wurst locale, preso allo stand che vedete qui sopra. È pura storia (e gusto) di Vienna. Piccolo warning: l’atmosfera del Naschmarkt crea dipendenza.
Karlsplatz
Karlsplatz è la “mia” Vienna: quella di cui non farei mai a meno. Mi è capitato di raggiungerla solo per starmene lì a osservare la vita che mi viaggiava attorno. E ne ero felice. In questa parte della città potrete ammirare il primo padiglione Liberty costruito in città da Otto Wagner. Un tempo era proprio l’ingresso della stazione corrispondente, luogo che ora è spostato leggermente più verso la Secessione. Affacciato su Karlsplatz ci sono il Politecnico di Vienna e anche il Conservatorio. A volte si sente qualcuno suonare restando seduti davanti alla Karlskirche. Andiamo avanti? Io starei sempre lì ma Vienna merita un po’ di attenzione diffusa.
Il Ring e l’Operahaus
Cosa c’è di più viennese che la Marcia di Radezky suonata a Capodanno e trasmessa in Eurovisione direttamente dalla Staatsoper di Vienna? Nulla direi. Dato che vi trovate in città, andate a salutare questo palazzo. Si trova a poca distanza da Karlsplatz su quella che fu la prima tangenziale interna dell’urbanistica moderna: il Ring, ovvero la strada circolare che percorre il centro di Vienna. Il Ring è un’altra splendida tesserina del mosaico che compone l’identità di Vienna. Suggerimento divertente: scendete nella stazione della Metro è proprio lì vicino. Cercate la prima U visibile dall’Operahaus. Tenetevi un euro pronto per usare i bagni della metro… e buon divertimento!
La Sachertorte

La Sacher è la mia torta preferita in assoluto quando sono in Austria. Se la gareggia ala grande con la Schwarzwald e con le crostate di frutta. Quando sono in viaggio in Austria, non c’è santo che tenga: devo andare a mangiare almeno una volta una fetta di Sacher. Anche gli Austriaci, come i tedeschi, mangiano le torte come merenda, nel pomeriggio. Accompagnate dal caffé o dal caffé-latte che, per la cronaca, è nato a proprio a Vienna. A mio avviso non c’è un posto perfetto per mangiare la Sacher a Vienna: sono tutti perfetti. Ovviamente, se non siete mai stati in città, il primo posto dove assaggiare questa meraviglia è l’originale: fate un salto alla Sacher Confiserie, in Philarmonikerstrasse. Una news nel caso voleste portarvi a casa la Sacher: viene venduta in una scatola di legno e – udite udite – resiste al caldo. Parola mia: l’ho tenuta nello zaino un giorno ed è arrivata casa perfetta. Ma solo se la tenete nella scatola.
Hofburg: Sissi o Longino?
L’Hofburg di Vienna è sempre stato, per secoli, il palazzo del potere in città. Gli Asburgo vivevano qui e usavano Schönbrun come dimora estiva e di campagna. Il palazzo che vediamo ora è quello costruito nel XVII Secolo ma qui si trovava una dimora reale fin dal primo Medioevo. È formato da molte costruizioni messe assieme in diverse epoche e al suo interno si trova anche una biblioteca (imperiale di nome e di fatto) davvero interessante. Qui si scrisse una delle più tremende pagine della storia del ‘900 dato che Hitler proclamò l’Anschluss proprio dal balcone di questo palazzo. Visitare l’Hofburg è molto interessante e prende parecchio tempo. A voi la scelta sulle cose da vedere: molti turisti scelgono di seguire l’itinerario che porterà nelle stanze di Sissi. Altri scelgono la Wunderkammer, dove è custodita – si dice – la lancia di Longino, ovvero la lancia che trafisse il costato di Gesù. Se non siete ancora stanchi… proseguiamo.
Il Municipio di Vienna
Questo edificio è uno dei capolavori neogotici della città. Si tratta di uno dei luoghi più frequentati durante il periodo dei mercatini di Natale a Vienna. Il parco che si trova nelle sue prossimità è un ottimo luogo dove sedersi e tirare il fiato un po’. Proprio come in Karlsplatz… Osservando Vienna che vive attorno a noi.
Lo Stephansdom
Camminando tra il Municipio e il Duomo di Santo Stefano (Stephansdom, per l’appunto), attraverserete il pieno centro della città, quello fatto di mille turisti che camminano, di negozi storici e di palazzi Liberty che – forse – sognerete di possedere se siete come me. Il Duomo è molto bello e, se avete tempo, visitatelo. Cosa non perdere da quelle parti? La prima cosa sono i reperti archeologici visibili dalla fermata della metro di Stephansplatz. La seconda cosa sono le cotolette, altesì dette Wienerschnitzel. Dietro al Duomo trovetete mille ristoranti pronti a servivene di ogni misura. Sarà pur sempre una scelta turistica ma una cotoletta di Figlmüller va assaggiata prima o poi nella vita.
Il Prater
Molti pensano erroneamente che il Prater sia la ruota panoramica di Vienna. In realtà, Prater è il nome del parco che la contiene. Si tratta di uno spazio verde creato nella seconda metà del XVI Secolo come riserva di caccia per l’Imperatore. Venne aperto al pubblico, come parco per passeggiare, nel 1766 e, da quel momento, appartiene alla città di Vienna e non è più stato possedimento imperiale. La famosa ruota fu voluta da Franz Joseph nel 1897 e il suo nome tedesco sarebbe Riesenrad (ruota gigante). La ruota del Prater è così iconica da essere simbolo indiscusso di Vienna e da aver presenziato fieramente in molti film. Ve ne cito due: Il terzo uomo, di cui parlavo prima, e Prima dell’alba… altro film che non smetterei mai di guardare. Io, oggi, vi lascio qui. Al Prater trovete tante cose: un parco di divertimenti, tante caffetterie, installazioni d’arte. Se avete ancora voglia di fare qualche passo, di lì a poco troverete il Danubio.
A dire il vero, ora che ci penso, non smettere mai di osservare Vienna.
Tutte le foto, salvo diversamente indicato, sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Anche a me Vienna è piaciuta molto… io l’ho visitata in 4 giorni durante il periodo dei mercatini di Natale, uno spasso!
Io evito i mercatini come la peste ma ammetto che possa essere affascinante anche in quel periodo. Consiglio: provala in un momento di pura normalità.
Precisa come solo tu sai fare! anche io mi fermo ogni volta al Naschmarkt, soprattutto per lo street food!
Fra, il tuo commento mi fa un sacco bene! Ti abbraccio forte.
Non sono mai stata a Vienna, ma mi piacerebbe molto visitarla. Bella l’idea di raggiungerla col treno notturno!!👍🏻😉
Io amo i treni e, se potessi, prenderei sempre quelli.
Sono stata a Vienna già due volte, ma sempre e solo in giornata senza la possibilità di visitarla davvero come si deve purtroppo.
Peccato… spero tu possa rimediare presto.
Sono stata a Vienna proprio qualche anno fa, ma all’epoca avevo tre giorni a disposizione. Mi sono innamorata dei suoi palazzi puliti ed eleganti e della cura ai dettagli. Quello che ho amato di più è stato Shonbrunn, un vero incanto! Vienna merita davvero 🙂
Come dico nell’articolo, io evito volutamente tutto ciò che riguarda Sissi, Schoenbrunn compreso. Non perché non meriti (anzi). Ma i miei gusti mi portano altrove. La città ha così tanto da offrire.