
Sono giorni che ragiono molto sul concetto di Empatia. Avete presente? Si tratta di quella sensazione – dizionario alla mano – che definisce “la capacità di porsi in maniera immediata nello stato d’animo o nella situazione di un’altra persona, con nessuna o scarsa partecipazione emotiva”. La nostra vita passa attraverso il setaccio di molti sentimenti e sensazioni degne di nota e non credo esista una classifica autorevole per dire cosa sia meglio di altro. Ragionando un po’ su me stessa ho capito che, in questo mio 2018, empatia e stima sono ai primi posti di questa lista. Perché, per me, sono – a modo loro – un’attestazione d’amore. Di molti tipi di amore.
Sympathize with me

In un mondo dove esistono tutorial anche per andare in bagno in maniera perfetta e diventare gli influencer della tavoletta del water, perché non esiste nulla per comprendere meglio le persone? Ieri ho pensato che dovremmo nascere con un dizionario allegato, anziché col libretto delle istruzioni. Le istruzioni insegnano come trattarci, la comprensione data dalla lettura di una voce sul dizionario spinge al ragionamento. Azione che porta alla comprensione. Avete presente quando a scuola vi dicevano che imparare le cose a memoria è utile in parte ma, dall’altra non serve? Non genera quel tipo di conoscenza che ti fa germogliare il cervello. Il ragionamento è ciò che ci salva da ogni cosa e dovrebbe essere così anche con le persone. Perché ragionare porta a comprendere. Ed è di questo che il mondo ha bisogno. Quando ero al liceo, tanto tempo fa, imparai un verbo inglese con la sua preposizione abbinata: to sympathize with. Mi piacque subito perché richiama il concetto greco antico della parola “simpatia” – συμπάθεια – che altro non significa che provare emozioni assieme. Empatia – εμπαθεία – invece, è proprio la capacità di sentire dentro. La vita dovrebbe essere proprio questo, con l’aggiunta di una buona dose di stima da comunicare a chi se la merita.
Le affinità elettive

Un mio professore dell’univeristà diceva che la lettura de “Le Affinità Elettive” di Goethe dovrebbe essere imposta per legge perchè nulla, più di quel romanzo, insegna la complessità dei rapporti umani. Oltre a ciò, un libro così insegna a considerare come, nella vita, ci siano tante forme d’amore da accogliere a cuore aperto e mente pronta. Già, la mente, perché prima di tutto – almeno per me – si ama con la testa. Nella mia mente, l’amore è il prodotto di simpatia (nel senso greco antico), empatia e stima. Da lì, come in una sorta di reazione chimica si genera quello che poi si distribuisce, come sui rami di un grande albero, nell’esatta posizione che deve occupare. Amo quell’albero e ogni persona che ne fa parte, a qualsiasi livello. Se, in questo mondo così veloce, fossimo tutti un po’ più empatici, si vivrebbe meglio. Perché l’empatia porta a voler considerare la vita dell’altro dentro la nostra. E siamo i primi a non volerci fare del male.
L’Empatia, ogni giorno

Come sempre, questi post altro non sono che il prodotto del mio ragionare a voce alta, finché le parole che pronuncio raggiungono le dita e si strasformano in un qualcosa di leggibile su questo blog. Giorni fa, come vi dicevo, ho ragionato molto sul valore dell’empatia e mi sono resa conto di essere una persona fortunata perché ce n’è molta nella mia vita. Grazie anche a quello che scrivo proprio qui. Ci sono persone che si incontrano davanti a una pizzeria e ci si saluta come se ci si conoscesse da sempre. Ce ne sono altre che ti cercano in mezzo a una piazza piena di gente, proprio per passare un quarto d’ora con te, a parlare di cose affini. Ce ne sono altre che vivono eternamente nella tua mente e ce ne sono ancora altre che sono in viaggio a Cuba, con la guida che ho scritto, e registrano un bel vocale su WhatsApp il cui solo ascolto ti fa piangere come se fossi appena atterrata a La Habana. È questa l’essenza della vita: almeno della mia. Grazie perché alimentate l’empatia che mi tiene viva.
Mi piace la tua ‘formula’ dell’amore: simpatia, empatia, stima. Grazie per averla rivelata 😉
Mi fa piacere che tu abbia apprezzato. Poi fammi sapere se funziona anche per te.
L’empatia è il dono più grande l’ho sempre detto. E io sono orgogliosa di provarla!
Lo stesso vale per me!