Come vi ho già detto un po’ di tempo fa, ho fatto la viaggiatrice a casa mia, cercando di cogliere il più possibile la bellezza della zona compresa nell’Anello Ecoturistico Piccole Dolomiti e provando a gustare in modo diveroso quello che, per me, ha sempre fatto parte della mia vita e che non avevo mai raccontato. Oggi parliamo di cose buone, di quelle che si ricordano per la sensazione che regalano appena le mordi. Nel territorio dell’Alto Vicentino e dell’Anello Piccole Dolomiti ci sono molti luoghi dove mangiare cose buone e, per quel che mi riguarda, uniche. Uno dei posti dove mangiare assolutamente se vi trovate in zona è la Pizzeria San Martin, a Brogliano di Cornedo Vicentino. Perché? Perché la loro pizza è un’esperienza, non solo una bontà di cui cibarsi.
Quando la Pizza diventa gourmet
Avete presente quelle sere in cui non avete voglia di cucinare e vi infilate dentro la prima pizzeria che trovate lungo la strada? Ecco, dimenticate questa cosa. Mangiare alla Pizzeria San Martin è un’esperienza gastronomica e, se esistessero le stelle Michelin per le pizzerie, questo posto se ne meriterebbe almeno una. Giusto per iniziare. La Pizzeria San Martin è sempre esistita, da che io possa averne memoria. Per chi viveva (o vive) come me lungo la Valle dell’Agno, questo luogo è sempre stato quello dove andare a mangiare qualcosa di speciale. Quando avevi voglia di una pizza diversa e più ricercata… andavi qui. Con gli anni la pizzeria è cresciuta in termini qualitativi, intraprendendo anche delle scelte a dir poco pionieristiche e importanti. Alla Pizzeria San Martin la tradizione ritorna a essere tradizione passando per l’innovazione. Una frase un po’ complicata per dirvi che per innovare occorre conoscere le basi e, spesso, tornare alle origini. Vi spiego tutto strada facendo, lungo il post.
Cosa mangiare alla Pizzeria San Martin
Cosa si mangia alla Pizzeria San Martin? Partire dal presupposto che il cibo è esperienza: olfattiva, visiva, di gusto e di ricordo. Una volta metabolizzato questo pensiero, vi sarà facile affrontare un menù dove la Margherita torna a essere Regina Margherita e dove troverete pizze non comuni, con ingredienti che potrebbero sembrarvi bizzarri, come la Gallina Imbriaga, giusto per citarne uno. È quello che vi accennavo prima: per creare l’attuale menù della Pizzeria San Martin, Federico e Paolo (i due soci) e lo staff hanno lavorato cercando di ricordare, intanto, quali fossero i sapori della nostra zona, del Veneto, quelli che sentivi quando ti sedevi a tavola da tua nonna la domenica. La Pizzeria San Martin è il luogo dove la cucina e la pizza di incontrano, diventando indispensabili l’una per l’altra. Per scelta della proprietà, dalla cucina della Pizzeria San Martin è stato abolito l’uso dello scatolame vario: tutto ciò che viene messo sulla pizza è produzione della pizzeria: salsa al pomodoro, funghi trifolati, verdure varie e così via. Il resto dei materiali arriva o da presidi Slow Food o da produttori di zona. Parto col raccontarvi cosa ho mangiato io? Un’ultima indicazione: l’esperienza gastronomica di questa pizzeria si coglie maggiormente se si ordinano più pizze e le si condivide. La sera in cui ho mangiato lì eravamo in 4 e abbiamo ordinato 5 pizze.
La Pizza Estiva
Si tratta di una proposta stagionale e perfetta per iniziare la vostra cena. Fresca, soffice e croccante al punto giusto, questa pizza è un trionfo d’estate con i pomodori tagliati a cubetti e la menta, capace di dare quella freschezza inaspettata e tanto apprezzata. La pasta della Pizzeria San Martin arriva al quel perfetto mix tra croccantezza e morbidezza e, ve lo dico con il cuore in mano, arriva anche a giorni di lievitazione prima di essere stesa e messa in forno. Farine e pasta “vivono” (perché è questo il verbo giusto) in un ambiente a temperatura e umidità controllata per dare il meglio di loro e lo si sente al primo morso. Una pizza così non vi sarà mai indigesta. Fidatevi.
La pizza con Trota affumicata del Chiampo De.Co.
Una delle mie preferite in assoluto. Il Chiampo è un torrente che ha dato il nome all’omonima Valle, parte anch’essa del territorio dell’Anello Piccole Dolomiti. Chiampo è anche un paese in provincia di Vicenza, dove scorre l’omonimo torrente. Dentro questo corso d’acqua c’è la Trota Salmonata De.Co. utilizzata su questa pizza. L’abbinamento è particolarmente piacevole perché la trota è adagiata su una pizza rossa con mozzarella fior di latte alla quale viene aggiunta della robiola. Il tutto viene completato con del finocchietto e della scorza di limone che rende perfetto il tutto. Io la adoro.
Pizza con il bacalà
No, non ho sbagliato: il Bacalà alla Vicentina vuole una C sola. Parola della Confraternità. Nulla è più vicentino di un piatto di bacalà fatto come si deve. A me manca tanto da che vivo in Emilia. Si tratta, per me, di uno di quei gusti che potrei comparare alla Madeleine di Proust: sa di casa, sa di nonna. Non saprei come altro dirvi. La Pizzeria San Martin ha voluto introdurre in menù una sua personale versione del Bacalà alla Vicentina, piatto che è composto da stocafisso e polenta. La pizza viene ripassata nella farina gialla nel momento in cui viene tirata per andare in forno. Alla fine viene aggiunto il bacalà e il gioco è fatto. Deliziosa, bacalà perfetto e tanti ricordi al primo morso. Un viaggio più che pezzo di pizza per chi, come me, conosce i sapori vicentini.
La pizza con la Corniola di Cornedo De.Co.
Le De.Co sono dei prodotti con una denominazione comunale. In poche parole denotano gastronomicamente il territorio in cui vengono utilizzati. La mia De.Co. preferita è la Maresina, che già vi ho racconato. La Corniola si mette al secondo posto. Che cos’è la Corniola? Si tratta di un frutto, una sorta di oliva che gioca a fare la ciliegia sviluppando un qualcosa di dolce con una nota acida finale. Cosa ci fa su una pizza? Semplice: conclude una sorta di cerchio del gusto che inizia con la pasta della pizza con pomodopo fatto in casa e mozzarella fior di latte. Poi si passa alle note pungenti del Blu di Montegalda, un formaggio erborinato di produzione locale per concludere il tutto con la dolcezza della marmella di Corniola. Come se questo non bastasse, sulla pizza si trova anche della salvia: la perfezione totale. Non ne avrei mai avuto abbastanza.
La pizza con la Gallina Padovana Imbriaga
La carne di gallina su una pizza? Certo che sì! Questa pizza è in menù dal 2013 e rappresenta un must della Pizzeria San Martin. Se visitate il sito ufficiale della pizzeria, vedrete che sul menù sono segnate anche le date di entrata di una pizza nella lista di quelle da scegliere. È un bellissimo modo per raccontare la crescita di un posto come la Pizzeria San Martin, dove non ci si ferma mai e si guarda al mondo a una enciclopedia di gusti dalla quale attingere. La Gallina Padovana è un presidio Slow Food: si tratta di una razza quasi estinta, fortunatamente recuperata e allevata nuovamente. La Gallina Imbriaga è un piatto della tradizione veneta, in cui la gallina viene cotta a lungo immersa nel vino. Per questo è detta imbriaga. La Pizzeria San Martin l’ha messa sopra una pizza, creando qualcosa di più unico che raro. Provate!
Cosa bere con queste pizze speciali?
Ah… dura scelta! Mica vorrete berci dietro la prima aranciata che vi capita… no?! Meglio l’acqua, se volete restare sull’analcolico, magari anch’essa locale. Così andate sul sicuro. Pizze così elaborate e speciali necessitano di un adeguato accompagnamento. Se non avete idea di cosa ordinare, chiedete. Vi verrà consigliato qualcosa di perfetto per la pizza che avete scelto. Paolo, il socio che si occupa della sala, è la persona giusta per guidarvi dentro una degustazione completa, che abbia nel matrimonio tra cibo e vino il giusto risultato. Assieme a Federico (il pizzaiolo… anche se è riduttivo definirlo così) ha studiato tutto nei singoli dettagli. Lasciatevi guidare… e iniziate dall’aperitivo.
Il Corn App (o Agno Sunrise, © Gian)
Corn App significa Aperitivo alla Corniola, quel frutto di cui vi parlavo prima. Da esso, infatti, si ricava uno sciroppo che può essere impiegato per creare una bibita analcolica molto dissetante (semplicemente aggiungendo acqua fredda a piacere) oppure, con l’aggiunta del Durello, può diventare un aperitivo davvero eccezionale. Da provare. Il Durello è sempre uno di quei prodotti da gustare nel territorio dell’Anello Piccole Dolomiti (soon on this blog).
La Pils
La birra che ha accompagnato le prime due pizze (Estiva e Trota) è stata un pils molto buona, spinata a dovere e alla giusta temperatura. Non chiedete birre ghiacchiate, please! Le note amare di questa birra erano perfette con la freschezza della Pizza Estiva e hanno aiutato il giusto regalando quella sensazione di pulizia a fine boccone. Il suo nome è Meinel Pils e arriva da Hof, un paese bavarese molto vicino alla Repubblica Ceca.
La birra con le bucce
Forse una delle birre più particolari che io abbia assaggiato: si tratta di una Ale nella quale vengono messe in infusione le bucce del Tai Rosso, vino di produzione vicentina (molto buono, direi). La presenza delle bucce dà alla birra una nota acida davvero particolare. Questa birra è perfetta se accostata alla pizza con il bacalà e a quella con la Corniola. L’acido contrasta la parte grassa dello stocafisso e quella del formaggio erborinato. Il suo nome è Le Bucce, per l’appunto, prodotta dal birrificio Siemàn.
La Pizzeria San Martin, per me
Sono partita dai sapori per raccontarvi la Pizzeria San Martin di Cornedo, lungo il percorso dell’Anello Piccole Dolomiti, e non avrei potuto fare altrimenti. Ciò che vi verrà servito in tavola è il risultato dell’esperienza e della volontà di due persone – Paolo e Federico – che hanno fatto della ristorazione molto più che una professione da vivere con passione e costanza. Una cosa che mi viene da scrivere pensando a loro è che hanno trovato il giusto modo per fare la differenza in un mondo – quello della gastronomia – dove spesso ci sono più fenomeni che gente capace. Lo so, è un pensiero un po’ pensante ma è così: viviamo in un’epoca in cui la celebrità è ha più peso specifico della capacità e non dovrebbe essere così. Sono felice quando trovo qualcuno capace di innovare, trainando dietro di sé tutto il bello (e il buono) che la tradizione gastronomica locale sa regalare. Potevano aprire un shushi-bar e seguire le mode mettendosi a fare piatti con l’avocado e usando il panko per la cotoletta anziché il pan grattato ma non l’hanno fatto. Mi viene da dire che è guardandosi dentro che si trova la giusta via. Anche in fatto di pizza. A loro va tutta la mia stima personale e professionale. Tiferò sempre per gente così, per progetti così e sono fiera del fatto che la Pizzeria San Martin sia una realtà della mia terra natale.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Adoro questi posti, in cui prima di mangiare ci si perde nelle parole dell’ oste per farsi guidare nella scelta giusta. Non sapevo cosa fosse la corniola, ed è davvero originale la scelta della gallina. Del resto il maiale sulla pizza è accettato in diverse forme!
La Corniola, al di fuori dell’Alto Vicentino, è sconosciuta. Ma va provata.
Partendo già dal fatto che una pizza (ovviamente buona) io la mamgerei anche tutti i giorni, queste che leggo proposte da te la mangerei anche a colazione. Sono anche io dell’idea che, parlando di cibo, si parla di esperienza gustative e in questo luogo, gustare una pizza che ti porta a conoscere prodotti del territorio (la corniola per me è un frutto sconosciuto) e sapori tipici ocme la gallina (che mi incuuriosisce non poco sulla pizza), potrei anche farci le radici. Bell’articolo, brava!
Grazie mille Angela. Ti assicuro che la gallina aveva stranito anche me ma, al primo morso, mi sono ricreduta.
Sapevo che non dovevo leggere questo post, già dalle foto avevo troppa gola di assaggiare quelle pizze! E poi quella con il baccalà…sembra davvero super!
L’intento delle foto era proprio quello di far venir fame!
Sembrano davvero speciali queste pizze! In zona è un indirizzo da segnare!
Non sono una fan delle pizze gourmet perché spesso c’è un abuso di questo termine che si riflette poi su di una pizza con sopra un’accozzaglia di ingredienti. Devo dire che queste pizze della pizzeria San Martin sembrano davvero deliziose, semplici e con sopra pochi ingredienti, ma molto gustosi e soprattutto tradizionali!
Anche secondo me c’è un grande abuso di questo termine ma ti assicuro che non accade in quella pizzeria.
Giovy, verrò a trovarti prima o poi perchè queste foto culinarie mi hanno completamente steso!! poi io che sono in un periodo di super astinenza da pizza! quella manca sempre!!
Volentieri! 🙂