Giorni fa ho rimesso a posto un vecchio post che parlava di un itinerario di viaggio in Bretagna e, più precisamente, del giro che ho fatto io nella regione del Morbihan, uno splendido pezzo di Francia dove ho capito la bellezza della Bretagna di terra. Di per sé, in quell’ itinerario non vi spiegavo moltissimo di quel viaggio e di ciò che mi aveva regalato. Ecco perché oggi vi racconto i miei personali motivi per visitare la Bretagna, magari proprio in estate, come ho fatto io. E magari anche in solitaria. Perché quella terra si presta al contatto con viaggiatori che hanno voglia di pensare e fondersi col paesaggio.
Il mio itinerario di viaggio in Bretagna
Il mio viaggio in Bretagna è iniziato con un aereo fino a Parigi. Poi ho preso il treno direttamente dall’aeroporto Charles de Gaulle e sono arrivata a Rennes, capitale della Bretagna. Lì ho noleggiato un’auto con la quale ho iniziato a spostarmi all’interno della regione del Morbihan, formando una sorta di anello che ha avuto in Rennes il suo principio e la sua fine. Il mio viaggio mi ha portata a La Gacilly, Carnac, lungo la Penisola di Quiberon, a Lorient e nei suoi dintorni per poi arrivare alla Foresta della Brocéliade e riapprodare a Rennes. Lì ho lasciato la mia auto e sono tornata a Parigi per riprendere l’aereo. La mia idea iniziale era di fare tutto con i mezzi pubblici ma non mi è stato possibile organizzare il tutto. Il viaggio è durato 6 giorni.
I miei motivi per visitare la Bretagna
Lo dico sempre: ognuno ha i propri motivi per viaggiare così come ognuno ha i propri motivi per amare un luogo. Il mio amore per la Bretagna è iniziato leggendo Fede e Bellezza di Niccolò Tommaseo, uno di quei romanzi di metà Ottocento che a scuola non ti fanno leggere e che scopri quasi per caso. Per quel che mi riguarda, galeotto fu l’esame di Italiano 2 all’Università di Padova. Io ho amato la Bretagna per la sua luce, i suoi colori, quel vento che a tratti è dolce mentre in altri momenti sembra portarti via. Ogni località che citerò ha dato il suo contributo nell’amore verso la Bretagna. Le citerò in ordine di itinerario: i numeri che vedete formano un semplice elenco ordinato. Non sono una classifica
1) La Luce
Non dico di certo nulla di speciale nel raccontarvi di quanto, in estate, la luce sia un qualcosa di meraviglioso in Bretagna. Ho trascorso la mia prima notte bretone dormendo in un posto spettacolare ed ecosostenibile, dove non c’era nessun rumore se non quelli della natura. La prima sera ero stanca per il viaggio fatto per arrivare fino a lì (sveglia presto + auto + aereo + treno + auto) e mi sono seduta nella veranda della mia stanza ascoltando il silenzio e guardando quella luce che, malgrado fossero le 22.30, non se ne andava dal cielo. Gli occhi mi si chiudevano ed ho dovuto ripiegare sul letto ma non avrei mai lasciato quel cielo.
2) La Gacilly e il suo festival di fotografia
La Gacilly è un piccolo paesino della Bretagna dove le case in scisto grigio la fanno da padrona. Questo luogo placido e tranquillo in estate si trasforma grazie al suo festival di fotografia che, ogni anno, vede un paese diverso come ospite. L’anno in cui sono andata io, l’ospite era l’Italia. La Gacilly è anche il paese di Yves Rocher. La fito-cosmesi, da quelle parti, ha tracciato le sorti di più di una persona, permettendo al paese di restare vivo e abitato. Fermatevi qui un paio di giorni e usate La Gacilly per esplorare i dintorni. Io l’ho amata per la sua dimensione raccolta e per lo spazio dato alla cultura.
3) Rochefort-en-terre, piccolo grande gioiello
Rochefort-en-terre è stato il mio primo contatto con la Bretagna di terra e la sua storia. Visitare Rochefort-en-terre è uno dei miei motivi per fare un viaggio in Bretagna d’estate. Vi consiglio di trascorrere qui un giorno interno, anche se si tratta di un piccolo paese da girare a piedi in poco tempo. Credo che ogni muro, ogni finestra, ogni ciottolo o sasso trovato per strada abbiano una storia da raccontare. Consiglio: arrivate presto al mattino.
4) La preistoira: Carnac, Gavrinis, Locmariaquer e tanto altro
La preistroria in Bretagna è una cosa seria e, soprattutto, si palesa quando meno te l’aspetti. Del mio viaggio on the road in Bretagna ho adorato il trovare dolmen e menhir in ogni dove. Anzi, ora che ci penso forse erano loro a trovare me. Fermavo l’auto ogni volta che vedevo un cartello pronto a segnalare la presenza di qualcosa del neolitico. La Bretagna è famosa per gli allineamenti di Carnac, un complesso monumentale incredibile e che vi consiglio di visitare (programmate bene la vostra visita) ma la preistoria è ovunque, soprattutto nella regione del Morbihan. Io adoravo trovarmi al cospetto di monumenti così antichi e spesso così misteriosi.
5) L’Oceano e il vento
Ci sono molti itinerari di viaggio diversi per scoprire le coste della Bretagna. Il mio personale percorso mi ha protato lungo la Penisola di Quiberon, alla scoperta della Côte Sauvage. Ho adorato il contrasto tra il verde dei prati e il blu dell’Oceano. Ho amato il fatto di non riuscire quasi a scendere dall’auto, perché parcheggiata controvento e ho adorato prendermi dei miei piccoli momenti di solitudine per starmene lì, a respirare l’oceano e sognare nuovi viaggi. La Penisola di Quiberon è, inoltre, un luogo dall’attinenza storica pazzesca: in primis è la zona di nascita della Talassoterapia. In secondo luogo, ma solo per ordine di scrittura, è uno di quei pezzi di Bretagna parte del Vallo Atlantico. I resti delle fortificazioni di divesa della Seconda Guerra Mondiale sono ancora visibili. Se siete interessati alla Seconda Guerra Mondiale, non mancate di visitare Lorient.
6) Le leggende e l’anima celtica
C’è un luogo che, più di altri, spiega per bene l’anima celtica della Bretagna. Come sicuramente saprete, la Bretagna è una delle 6 nazioni celtiche (Bretagna, Cornovaglia, Galles, Irlanda, Isola di Man e Scozia… tutte debitamente rappresentate in questo blog di viaggi): il suo legame con le altre nazioni celtiche (soprattutto col Galles e la Cornovaglia) è ben visibile nella lingua bretone e anche nelle leggende che costellano il passato della regione. Si dice che la Bretagna sia fortemente legata alla leggenda di Re Artù la storia del quale, come ho già raccontato, ci porti dritti in Galles. Il luogo arturiano bretone per eccellenza è la Foresta della Brocéliade, un luogo che merita una fermata. Io l’ho visitata ritornando dalla costa verso Rennes.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
oceano vento e luce, queste sono anche le nostre motivazioni tutte le volte che abbiamo voltato le spalle all’amato mediterraneo e sempre ne abbiamo avuto grande soddisfazione!
Anche il Mediterraneo ha il suo perché ma io sento di appartenere di più alle atmosfere nordiche. Grazie per essere passata di qua.
È un viaggio che desidero fare da tempo!
Sono luoghi incantevoli
Ti auguro di farlo al più presto e di goderti ogni singolo centimetro di Bretagna.
io invece lo scorso anno sono andata e tornata partendo da Nantes: la parte della Bretagna che mi è piaciuta di più è quella più a nord… e poi le gallettes!!!!! che buone!
A me piacerebbe tornare partendo da Nantes proprio per il Vallo Atlantico.
Amo la Bretagna. Che emozione rivedere i luoghi che mi hanno conquistata attraverso le tue foto e le tue parole. Hai ragione sulla luce: ha una qualità speciale a Nord, sembra più trasparente, cristallina. E ricordo una stellata incredibile, una sera, a Quiberon… ecco, la Bretagna è uno di quei posti in cui tornare.
Anch’io desidero davvero tornare. Ho voglia di vastità.
Aspettavo tantissimo un articolo così. Sono sempre stata affascinata dai luoghi della Bretagna, ma non avevo mai trovato un post capace di emozionarmi. Ora posso programmare il viaggio con qualche idea in più.
Se hai bisogno di altre info, chiedi pure!