Circa un anno fa, più o meno in questi giorni, fuggivo dal caldo grazie a un bel viaggio in Belgio. Il mio itinerario mi ha portata a conoscere alcuni luoghi davvero interessanti lungo la Mosa, uno dei fiumi più importanti del paese. La Mosa, come molti fiumi europei, è una vera e propria autostrada d’acqua che ha disegnato il paesaggio dentro il quale scorre e ha unito città che ora fanno parte della stessa nazione. Anche George Simenon parla della Mosa in questi termini. Lui conosceva molto bene questo fiume. L’itinerario di viaggio in Vallonia che sto per raccontarvi partirà da Dinant per arrivare a Namur e vedere la sua conclusione in quel di Liegi.
La Mosa
Parliamo un attimo del fiume. La Mosa nasce in Francia, nel dipartimento dell’Alta Marna. Attraversa un bel pezzo di Francia, per poi entrare in Belgio bagnando una bella porzione di Vallonia. Successivamente passa dall’Olanda, dove incontra il Reno, del quale è immissario. È un fiume dalla grande portata d’acqua ed è navigabile già dalla Francia. La Mosa è lunga 925 chilometri e, sul suo corso, scorrono ogni giorno chiatte con merce varia e barche turistiche, oltre che un gran numero di imbarcazioni private. George Simenon ha reso la Mosa una vera e propria protagonista di un suo racconto della serie del Commissario Maigret, ambientando la vicenda a Givet, un piccolo paesino francesce al confine col Belgio, luogo che affaccia (e vive) proprio sul fiume. Il libro si chiama Maigret chez les Flamands, in italiano tradotto come La Casa dei Fiamminghi. Leggetelo, merita.
Vallonia: un itinerario di viaggio lungo la Mosa
Un viaggio in Belgio è sempre una grande idea, in Vallonia ancora meglio… almeno secondo i miei gusti. Mi piaccono le nazioni “miste”: miste per cultura, miste per lingua, mister per storia. I grandi fiumi sono i “re” degli itinerari culturali, sempre a mio personale avviso. Il viaggio che sto per descrivervi parte da Dinant e scorre seguendo il flusso della Mosa fino a Liegi. Può essere seguito anche al contrario, controcorrente. I chilometri da coprire non sono molti e io impiegherei 5 giorni pieni per fare un viaggio così. Giusto per avere il tempo di gustarmi tutte le città. Se avete un paio di giorni in più, dopo Liegi continuate fino a Maastricht, in Olanda, altra città sulla Mosa.
Prima Tappa: Dinant
Dinant, almeno d’estate, è perfetta dal tardo pomeriggio in poi. La luce è dalla parte giusta per illuminarla e scaldarla. Dinant si sviluppa lungo il fiume con poche strade parallele al corso della Mosa. Sembra una persona distesa su un fianco, intenta a godersi il miglior momento del sole. Dinant è la città del Sax (l’inventore e lo strumento), Dinant è la città della birra Leffe, Dinant è la città giusta per mangiare moules et frites guardando il fiume scorrere.
Da non perdere a Dinant
Cosa fare a Dinant e cosa non perdere in città? Queste sono le mie personali scelte:
- Un giro in funicolare per vedere tutto dall’alto
- La visita alla Cittadella, per conoscere un po’ di storia della città
- Una cena con vista fiume da Chez Bouboule: cozze e patatine fritte a volontà (non dimenticate di chiedere la maionese fatta in casa)
Seconda tappa: Namur
Namur è la capitale della Vallonia. Come sicuramente già saprete, il Belgio è diviso in tre parti principali: la Vallonia, le Fiandre e Bruxelles. Namur è una di quelle città che raramente si citano quando si parla di itinerari di viaggio in Belgio e, a mio avviso, merita una bella visita completa perché ha molto da raccontare. Vanta origini Gallo-Romane (e probabilmente anche anteriori) e si trova sulla confluenza della Mosa e del Sambre, un fiume affluente della Mosa stessa. Camminando per le sue vie si può leggere lo scorrere del tempo che ha dato vita a questa città che, a tratti, sembra silente ma che, in realtà, ha davvero tanto da dire.
Cosa non perdere a Namur
Cosa fare una volta arrivati in quel di Namur? La cosa migliore è iniziare a passeggiare senza meta: sarà la città stessa a guidarvi, grazie ai molti percorsi segnalati. Questi sono i miei tre consigli personali:
- Andare in cerca di street-art nel centro città
- Visitare la Cittadella: anche Namur (come molte città della Vallonia) possiede una sua cittadella che, con tutta probabilità, venne costruita proprio dove si trovava il Castrum romano.
- Andare in cerca delle scritte in lingua Vallone sparse per tutta la città: Namur è fiera della sua identità vallone e, per far conoscere la propria lingua, ha sparso in giro per la città frasi di uso comune o proverbi scritti proprio in lingua vallone. Provate a tradurre!
Terza Tappa: Liegi
Di Liegi non ne avrei mai abbastanza: ci andai la prima volta tantissimi anni fa e la trovai fantastica. Ci sono ritornata l’anno scorso e l’ho capita ancora meglio. Ciò mi ha permesso di appassionarmi ancora di più a questa città che ha dato i natali a tanta gente importante. Due fra tutti: Carlo Magno e George Simenon. Liegi è uno di quei luoghi che mi fa capire quanto io ami l’Europa, la sua cultura, la sua storia. Liegi è accolgiente e coinvolgente, lo si capisce anche solo con una semplice passeggiata senza meta.
Cosa non perdere a Liegi
Liegi è uno di quei luoghi in Belgio che, da soli, richiederebbero 3 giorni pieni per poterli ammirare e comprendere con calma. Ci sono tanti percosi per poterla scoprire. Ciò che vi indico qui di seguito è quello che non mi perderei mai in città.
- Tutto ciò che riguarda Simenon: dal Centro all’Outremeuse – l’Oltre Mosa – il quartiere dove è nato e cresciuto. Ecco un modo perfetto per conoscere un po’ del carattere di Liegi. Vi dico una cosa che rappresenta solo una mia opinione personale: il Commissario Maigret – grande creatura di Simenon – è francese e vive e lavora a Parigi. Nei romanzi, però, c’è tutta Liegi: il suo cielo, il suo clima, la luce, il carattere di Maigret, le ricette di sua moglie e molto altro.
- Non andare via da Liegi prima di aver mangiato le boulettes. Non ve ne pentirete.
- Andate a vedere la Montagne de Beuren.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
Un bel post organizzato, mi piace come lo hai impostato 🙂 deve essere stato un itinerario che ti è piaciuto 🙂
Grazie mille Valeria!
Che bellissimo itinerario, io poi adoro le città e i paesi che danno su fiumi e laghi, hanno un fascino particolare. Poi il tuo modo di raccontare mi piace molto mi trasmetti sempre belle emozioni grazie 😍
Io amo i fiumi, soprattutto quelli europei. Grazie per essere passata di qui Silvia!