
C’è una cosa che frega sempre chiunque ami il mondo e abbia voglia di conoscerlo. Potremmo stare qui mille anni a discutere cercando di definire se siamo più viaggiatori o più turisti. Come se una categoria vincesse sull’altra, come se esistesse un solo modo per viaggiare e mille per giudicare noi stessi e chi ci sta accanto. Oggi, in mezzo a mille ragionamenti, vi voglio parlare di due parti fondamentali di ogni viaggio e di un evento che non si può perdere se sentiamo queste due azioni dentro al cuore e percepiamo il loro mescolarsi con la nostra voglia di mondo. L’evento è organizzato da EDT (la casa editrice italiana di Lonely Planet) e si chiama UlisseFest. Si terrà dal 8 al 10 Giugno in quel di Rimini. L’anno scorso, durante la sua prima edizione, c’ero anch’io. Vi racconto tutto.
Ulisse, il prototipo del viaggiatore di ogni tempo

Ulisse è una di quelle figure letterarie e leggendarie che ho sempre sentito mie. Quando ero al liceo, ai tempi della maturità, ho scritto una tesina sull’evoluzione della figura di Ulisse attraverso i secoli: da Omero a Saba come se non ci fosse un domani. Ricordo ancora quasi ogni singola parola di quella tesina, tanto è il mio amore per Ulisse. Un evento che ha nel viaggio la sua centralità non poteva non chiamarsi UlisseFest. Il viaggiatore primordiale contiene in sé ogni singola traccia di DNA di tutti noi. Vi ricordate cosa scrivevo nel paragrafo precedente: ci sono due aspetti del viaggio che, troppo spesso, non consideriamo ma che sono fondamentali. Entrambi possono essere visti in Ulisse al 100% e in modo palese. Si tratta dell’ascolto e del racconto. Troppo spesso ci perdiamo, soprattutto durante i nostri modernissimi giorni, nell’ostentare ciò che facciamo senza rendere queste azioni ricche. L’ascolto degli altri ci rende ricchi. Il racconto di noi stessi dovrebbe insegnarci, invece, a essere umili e rispettosi verso chi ascolta. UlisseFest è fatta di racconti e di ascolto. In primis. Poi ci sono molte altre cose.
La prima UlisseFest: felice di esserci stata
Era luglio dell’anno scorso e UlisseFest vedeva la luce in quel di Bergamo Alta. Per me è stata l’occasione di rivedere una città nella quale non tornavo da molto e, in primis, è stata una grande opportunità per parlare davanti a tanta gente incuriosita sul mondo del travel blogging. Con me c’erano delle persone che apprezzo molto e sono stata felice di aver avuto la mia occasione per raccontare una professione nella quale credo molto e sulla quale c’è ancora tanto da dire e tanta erbaccia cattiva da sfalciare.
UlisseFest 2018 a Rimini
L’edizione 2018 di Ulissefest, come vi dicevo, si svolgerà a Rimini. Gli appuntamenti nel programma ufficiale di UlisseFest 2018 sono davvero molti e – come dire – ce n’è per tutti i gusti. Ci saranno oltre 60 incontri diversi, durante i quali si susseguiranno i racconti di oltre 120 ospiti tra i quali ci sarà anche Tony Wheeler, fondatore di Lonely Planet. Si parlerà di viaggio, ovviamente, e si sarà modo di dare spazio a quelle due caratteristiche – ascolto e racconto – di cui vi parlavo prima. Io e Gian non riusciremo a esserci quest’anno e ci dispiace molto: l’atmosfera che si percepisce quando così tanti viaggiatori si riuniscono è un qualcosa di unico. L’anno scorso, per esempio, è stato come se tanti amici dispersi da anni si fossero reincontrati. Quel giorno è nato una sorta di #TeamUlisse. Un qualcosa che mi auguro abbia tanta vita, così come l’UlisseFest che, per me, è davvero una grande cosa. Ascoltatemi: andateci. Tenete d’occhio la pagina facebook della festa e il sito ufficiale.
PS: vi siete chiesti perché ho usato una foto di un albero solitario come foto di copertina? Ve lo spiego un’altra volta. Promesso.
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