
Ogni settimana, più o meno, arriva quel post che non parla di viaggi ma che parla di me. Io la trovo una buona abitudine, riferita verso me stessa e, da quanto vedo, piace anche a voi questa full immersion nella mia testa piena di pensieri. Mi piace scrivere, amo scrivere, ho bisogno di scrivere e di lasciare andare le dita sulla tastiera quasi a ritmo con la canzone che sto ascoltanto. In questo istante tocca a Scirocco di Guccini, uno di quei tanghi che mi fanno sognare di essere alta, slanciata, capace di stare sui tacchi alti e vestita di quell’abito di percalle che Guccini cita nel testo. Ascolto una canzone italiana e do un titolo inglese a questo post, sempre una canzone. Una canzone che rappresenta un pensiero fondamentale: essere se stessi.
Se stessi in un marasma di vita

Mentre sto scrivendo una zanzare mi ha appena punto sul sopracciglio sinistro. Dà fastidio, non più – però – del fastidio che possono darci le situazioni che infiliamo nella nostra vita come fossero tanti aghi da inforcare con lo stesso filo. Un filo che cambia colore a seconda della situazione. Ieri riflettevo su una cosa (aiuto… chissà cosa dice ora): viviamo in un’epoca in cui è sempre più difficili essere se stessi. È sempre più ardua restare autentici e brillare di luce propria, come fossimo una stella di qualche lontana galassia. Ci pensavo perché mi capita sempre più spesso di dover giustificare ciò che sono: personalmente, professionalmente… come qualsiasi persona che, su questa terra, abbia per un attimo le idee chiare sul da farsi. Come se avere in mente ciò che si vuole fare fosse un crimine anziché una cosa bella. Vi capita mai?
Come as you are
Il segreto della vita, per me, sta nell’essere quel che si è mantenendo salda nella propria anima la forma dell’acqua. I Timoria, nei lontani anni ’90, cantavano una cosa che ho messo nella lista delle mie certezze fin dal primo momento: “… e sarò acqua che si disseta da sé“. Una sorta dell’inno al bastarsi ma anche dell’essere fluidi. Forse è il segreto è tutto lì: mantenere la propria essenza e riuscire a infilarsi ugualmente nei meandri della vita, scorrendo, portando con sé quello che importa davvero e lasciando indietro ciò che ci fa del male. Se penso a questo mi faccio una domanda: come sono io? All’alba dei miei 40 anni e mezzo dovrei essere in grado di dare una risposta che abbia un senso. Ci provo? Dai, ci provo.
Quello che sono
L’avete letto il post di ieri sulla Giant’s Causeway? Ecco, nel momento di scegliere le foto ho trovato anche questa e mi sono detta che l’avrei tenuta per uno di quei post in cui o sei te stessa o il mondo crolla. Ecco. Il momento giusto. Come sono io?
- Sono ancora buffa come Memole anche se non ho più 8 anni. E me ne vanto
- Sono una che si sporca quando mangia: non c’è verso.
- Sono una che se sta in giro tutto il giorno, arriva a fine giornata che sembra una scappata di casa
- Sono una che vive coi sandali, non appena la temperatura arriva a 12°. E sono fiera di ogni sandalo che ho.
- Sono una che crede che i libri le parlino. E anche la casa.
- Sono una che ama i ragni… e dà loro un mone.
- Sono una che ama aver il profumo e il sapore delle cose buone. Come la frutta. Sono un grande frutto
- Sono una che ama essere concreta ma che adorerebbe un colpo di testa romantico prima o poi.
- Sono una che passerebbe le giornate a parlare, a scrivere e a essere baciata. Come dico io.
- Sono un disastro in casa, un carro-armato nel lavoro.
- Sono imperfetta e fiera di esserlo.
- Mi sbaglio, amen. Tante volte. Ma va bene così
- Sono la versione femminile del Kung-fu Panda.
- Sono quella che si fa i selfie stupidi. E poi li adora.
- Mi piacciono le crostate, le crocchette, il fish & chips è Dio in terra.
Quello che non sarò mai

Nella vita è sempre un bene avere degli obiettivi chiari, scalabili, misurabili, conquistabili… quasi come fosse una campagna di marketing (ormai vedo analisi SWOT ovunque, salvatemi!). Nella vita fa bene avere obiettivi alti ma fa anche bene sapere che cosa non si sarà mai.
- Non sarò mai una di quelle che si veste tutta di bianco e resta pulita fino a sera.
- Non mi sposerò. Almeno non in questa vita.
- Non sarò mai una casalinga perfetta.
- Non sarò mai madre, o almeno questa è la mia convinzione.
- Non sarò mai una che accetta che siano gli altri a gestire il proprio tempo.
- Non sarò mai una che rinuncerà a scrivere. Per cosa… poi!?
- Non sarò mai una che mangia col tovagliolo sulle ginocchia.
- Non sarò mai pettinata.
- Non sarò mai una che tace (a scapito suo anche).
- Non sarò mai una totalmente adulta. In parte, resto una bimba.
- Non sarò mai una dal profilo Instagram perfetto, con i selfie fighi e le foto stilose.
Il sono io, arrivo come sono. Resto come sono.
Ingerdwo, ingerdwie, ingerdwann.
Adoro come ti sei descritta,sei vera in questo mondo finto e ho adorato che ti sei paragonata a Memole ,a volte anch’io mi sento un po’ memole 😊😊😊…
Grazie Manuela. Mi hai fatto un gran complimento.
si, restare noi stessi e amare noi stessi è la cosa più bella e giusta da fare! alla fine l’unica persona con la quale devi vivere tutta la vita sei proprio te stesso <3
Esatto!
Essere se stessi, essere consapevoli di quello che si è e piacersi per questo è una delle grandi conquiste della vita. Io ci ho messo un po’ ma qualche tempo fa ci sono arrivata e questa cosa mi da una serenità mai provata prima.
E tu sei una bella persona (e viva Memole)
Viva Memole… sempre. Grazie Elena. La tua stima mi fa tanto bene.
Hai proprio ragione. Sei brava a scrivere. Altroché, hai proprio talento, mia cara. Sono felice di averti scoperta e, quella cosa di mantenere salda nella propria anima la forma dell’acqua è davvero di una potenza indescrivibile. grazie!
Grazie Noemi… grazie davvero.
Mi piace leggere i post nei quali parli di te. Siamo molto diverse ma credo pure io che bisogna essere se stessi, io ho un brutto carattere ma non cambierà mai e la gente mi giudica per quello e non va oltre le apparenze.
Grazie mille Stefania.
Mai perdere se stessi! Complimenti per quella che sei 😊
Grazie Diana!
Come mi piace questo post. Penso che proverò a fare un elenco nero su bianco come il tuo, adesso che, finalmente, all’alba dei 45, sto capendo chi sono, forse. O forse non l’ho capito perché ho scoperto che mi piace cambiare. Di certo so solo che finalmente non cerco più di essere diversa per compiacere gli altri. E si sta benissimo così!
Fa bene fare qualche lista ogni tanto.
Siamo molto diverse, ma in fondo molto uguali. Certe cose le ho superate indenne (nel senso che non mi hanno cambiata) come matrimonio (1) e figli (1), mentre tante le ho cambiate e mi ci sono adattata vivendo.
Mi piace l’idea di bastarsi ed essere fluidi: è il mio mantra. Perchè ho scoperto che quando ci si basta, ci si ritrova pieni di amici e persone che ci amano.
Essere fluidi è l’essenza della sopravvivenza per me.
Sì, per favore, resta così, che sei una forza! Niente maschere, niente di niente. Bisogna essere quello che si vuole essere, nella vita. Non quel che vogliono gli altri. Ci vuole del tempo, per capirlo, ma quando ci si arriva è tutta un’altra storia! Bellissimo questo post!
Grazie Jessica!
Bellissimo questo ritratto. La colonna sonora poi parla da sè. Mi ritrovo in molte cose che hai scritto e credo che ci siano dei momenti in cui serve proprio guardarsi allo specchio e fare chiarezza (e pace) con se stessi. Non significa che non si può cambiare in futuro, ma che probabilmente una certa parte di noi si è definita e va bene così, anche se a volte non andiamo bene a (tutti) gli altri. Che poi chi l’ha detto che bisogna vestirsi di bianco, essere pettinati e sempre ineccepibili?
Vero!? Lo dico anch’io.
Adoro più i tuoi “non sarò mai” tranne che per alcuni punti perché sono mamma e sono stata sposata una volta. Per il resto è come guardarmi in uno specchio!
Grazie Maria.
“Non sarò mai madre” batti il cinque collega! anzi mi hai fatto venir voglia di denudarmi anch’io prossimamente…è ora che venga fuori qualcosa di me!! 🙂
Dai? Sarei curiosa di leggere qualcosa di più personale!
Giovy leggere quello che scrivi è piacevole, è come leggere una poesia ma senza una forzatura di metrica ecc… è tutto così fluido. ma soprattutto, i pensieri sono così veri che ti viene da pensare “Cosa fai nella mia testa?”, brava. continua a lasciare quello spazio settimanale dedicato a te e a te soltanto!!!
Grazie mille per le tue parole Elisa!
Effettivamente è sempre bello fare un tuffo nella mente di chi scrive al di là dei viaggi e ritrovarsi in alcuni aspetti come sullo sporcarsi sempre quando si mangia o essere un disastro a casa 😉
Ci sto prendendo gusto a parlare di me.