A Pasqua mi è sempre piaciuto andare in giro. A casa mia non ci siamo mai fatti tanti problemi a non passare le feste assieme e questa cosa mi è rimasta dentro anche ora. Io e Gian a Pasqua ci siamo concessi un panino con prosciutto e formaggio e un bel giro all’Orto Botanico di Padova, uno di quei posti che erano sulla mia lista dei luoghi da vedere e che mai mettevo dentro i week-end o nei momenti liberi. Padova è una città che percepisco come un abbraccio tenero, uno di quelli che gli amici che non vedi da tempo ti danno in modo sincero. Per me era sinonimo di università, quella cosa fatta un po’ stranamente per me perché andavo solo a dare gli esami. Tornare lì, anche se in un pezzo di città non legato alla mia facoltà, è stato bellissimo. L’Orto Botanico è stato capace di prendermi il cuore. E di farmi pensare.
Dove si trova l’Orto Botanico di Padova
Badate bene… Orto, non giardino. L’Orto Botanico di Padova si trova, quasi stranamente, in pieno centro città. A pochi passi dalle sue mura c’è il Santo, che ben vedete spuntare nella foto qui sopra. Si trova così in centro perché, al momento della sua fondazione, quelli erano i confini della città. Per arrivarci vi conviene uscire a Padova Ovest e puntare dritti verso il parcheggio a pagamento di Piazza Rabin. È la soluzione migliore per poter parcheggiare in centro e raggiungere l’Orto Botanico con una brevissima passeggiata, attraversando Prato della Valle per poi infilarsi proprio nella via omonima all’Orto Botanico. Consiglio: meglio arrivare al mattino.
Cosa c’è da sapere sull’Orto Botanico di Padova
L’Orto Botanico di Padova è il primo orto o giardino botanico di tutto il mondo. Proprio per questo motivo è Patrimonio Unesco. Questo ambiente venne istituito nel 1545, dopo una richiesta dell’Università di Padova (nata nel 1222, tanto per dire) alla Serenissima. La Repubblica di Venezia approvò l’istituzione di uno spazio che servisse da studio agli studenti di biologia o botanica. La parte più antica dell’Orto risale proprio a quel periodo. Per visitare l’Orto Botanico di Padova si paga un biglietto di 10€ (li vale tuti). La durata della visita dipende da voi: io e Gian siamo stati dentro più di 5 ore. Cosa si può vedere?
- Il centro visite:
Qui troverete la biglietteria, lo shop e i bagni - Orto storico, ovvero l’Hortus Cintus:
Questa è la parte storica del giardino ed è ancora disposta come nel XVI Secolo - Le serre moderne:
Si tratta della parte moderna che racconta la biodiversità del pianeta.
Dopo le serre si trova uno spazio espositivo dove troverete, nuovamente, altri bagni
Il centro visite
Il Centro Visite dell’Orto Botanico di Padova è la struttura che vi accoglierà non appena avrete varcato il cancello d’entrata. Da un lato vedrete una parte della facoltà di Biologia e dall’altro il centro visite. Qui potrete chiedere per una visita guidata e fare i biglietti. Approfittatene per andare in bagno prima di entrare, così potrete vedere tutto con calma e il rumore delle fontanelle d’acqua non vi disturberà. L’Orto Botanico di Padova segue orari diversi a seconda delle stagioni. Vi consiglio di visitare il sito ufficiale per organizzare al meglio la vostra visita.
L’Orto Storico o Hortus Cintus
La struttura dell’orto storico risale alla metà del 1500 e ancora oggi si mostra in tutta la sua aria rinascimentale e accademica. Si tratta di un orto rotondo, diviso in quarti e in ulteriori spazi ordinati. Ogni quarto è dimora di un certo tipo di piante. Ci sono poi delle vasche per le piante acquatiche. In uno dei quarti troverete anche le piante velenose, con tanto di indicazione del grado di tossicità. Noi siamo stati lì il 1 Aprile ma – ve ne sarete sicuramente accorti – quest’anno la primavera non si fa di certo vedere. Verso Maggio l’Orto Botanico sarà sicuramente molto più fiorito e colorato di quanto non fosse qualche giorno fa.
Le meraviglie dell’Orto Antico
Un orto botanico così antico racchiude alcuni gioielli da ammirare. Ci sono alcuni alberi, infatti, che sono lì quasi dall’apertura dell’orto. Uno di questi potete vederlo nella foto qui sopra. Non tutto… perché era così grande da non riuscire a prenderlo tutto in un’unica foto. Ciò che dovete cercare è:
- La Magnolia gigante di questa foto
È lì da qualche anno prima della Rivoluzione Francese, fate voi. Una sorta di ispirazione per chi, come me, non ha il pollice verde. Insomma… le piante crescono da sole, no? - La Palma di Goethe
Si tratta di una palma messa a dimora nel 1585, quindi una ventina d’anni dall’apertura dell’Orto. Viene chiamata la Palma di Goethe perché il poeta tedesco, durante il suo viaggio in Italia, si fermò ad ammirarla e studiarla. Viene citata in un suo saggio sulla botanica. - Il Gingko
La migliore stagione per ammirare un Gingko è l’autunno, perché diventa di un giallo non definibile a parole.
La pianta che troverete nell’Orto Botanico di Padova ha iniziato a vivere lì nel 1750. Fate un po’ voi i conti. - Il Platano (per me l’albero delle streghe)
Bellissimo, immenso, contorto come un’anima errante e ferito da un fulmine. Non potete non notarlo.
Lo trovate prima di entrare nell’orto antico.
La serra e la biodiversità
Già solo la visione della serra moderna, con la chiesa di Santa Giustina alle spalle, vale il prezzo del biglietto. Non appena si varca la siepe che la nasconde, quasi come fosse un pacco regalo da scartare, quello che viene chiamato wow effect è totale. Credo di aver visto un ambiente così, con quel tipo di skyline, solo nei film nei quali veniva raccontato un certo modo di vedere il futuro: pacifico, in perfetto dialogo con la natura e pieno di sole. La serra dell’Orto Botanico di Padova è un grande contenitore diviso in più ambienti, capace di raccontare i vari ambienti di tutti i continenti. Si tratta di un viaggio che vi farà attraversare vari livelli di umidità e di temperatura.
Cosa tener presente nella serra dell’Orto Botanico
Ci sono dei piccoli accorgimenti da tener presente nel visitare la grande serra dell’Orto Botanico di Padova. Cercate di calare questi consigli su di voi e il vostro modo di stare al mondo. Per me, per esempio, il caldo umido è quasi deleterio. Quindi potete bene immaginarvi come stessi lì dentro. Ricapitolando:
- Si entra dalla serra più calda e più umida, quella che racconta l’ambiente naturale della foresta pluviale.
Vestitevi di conseguenza. Prima di entrare nella serra c’è un corridoio: vi consiglio di spogliarvi lì.
Davvero, si suda alla grande lì dentro. La serra tropicale è spettacolare però. Non scordatevi di camminare sulla passerella in alto, per vedere meglio le piante - La seconda serra è meno umida ma sempre calda. Si tratta dell’ambiente tropicale sub-umido che, in confronto con il precedente, vi sembrerà il paradiso .O almeno così è sembrato a me.
- La serra dal clima mediterraneo e temperato: ovvero il luogo dove ho ricominciato a non sudare.
In questa parte di serra c’è anche una piccola area pic-nic (interna alla serra) dove potervi sedere e rilassare un po’ - La serra arida: ogni orto o giardino botanico che si rispetti ha il suo ambiente dedicato a aloe, agave e catctus di ogni genere. Ecco un altro pezzo di Orto Botanico dove il caldo si fa sentire, senza assalirti come nel primo ambiente.
In generale, portatevi dell’acqua… che non vi farà di certo male.
Cosa mi è rimasto della visita all’Orto Botanico di Padova
Faccio una piccola premessa: io sono una totale amante della natura e vengo stregata, stagione dopo stagione, dalle sue dinamiche, per me, quasi misteriose. Non sono un’esperta di piante né un’amante della botanica in sé ma, negli orti botanici di ogni dove (come in quello di Edimburgo, per esempio) ci vedo davvero un qualcosa di speciale. Come se fosse un monito sui generis per ricordarci che è la sola cura di ciò che ci ospita (perché si tratta di questo) è quello che ci permetterà di andare avanti. Anno dopo anno, secolo dopo secolo. Come quella Magnolia piantata da quasi 500 anni. Un albero di 500 anni… vi pensate?!?
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
Non conoscevo affatto l’esistenza di questo orto botanico. Sono stato a Padova ma per visitare la Chiesa di Sant’Antonio….
L’hai descritto molto bene e spero di farci un giro prima o poi….
Molti vanno a Padova per il Santo. Visitare quella chiesa è davvero un’esperienza grande, anche se non si è credenti.
L’Orto botanico è proprio lì a due passi.
Ho vissuto a Padova per un po’ e una delle mie migliori amiche vive lì. Prima o poi ci devo andare!
Ti è piaciuto vivere lì? Io ho un rapporto strano con Padova. Mi piace andarci ma non credo ci vivrei mai.
Sono stata a Padova giusto per 2 giornate striminzite e il mio unico rammarico è non aver avuto il tempo di visitare l’Orto botanico 🙁
Se dovessi tornarci, prenditi almeno mezza giornata. Ne vale la pena!
Che bel posto. Padova la conosco pochissimo… ci sono stata solo di passaggio. Mi hai incuriosito molto, anche perché amo i parchi in generale… lo metto nella wishlist! Grazie!!
Questo è un Orto Botanico che ha fatto la storia. Merita alla grande.
Sono stata a Padova ma non sapevo dell’orto botanico, è veramente bello. La prossima volta che passo da quelle parti devo rimediare grazie Giovy per le dritte.
Ho visitato solo un centro botanico in vita mia, mi sto vergognando mentro lo ammetto e lo scrivo, ma leggendo questo post e confrontando quanto scrivi con quanto ho visto io, mi sto rendendo conto che non è stata per nienta una bella esperienza la mia!!! Dovrò visitare questo di Padova quanto prima!
Te lo consiglio davvero. Dalle piante si può imparare molto.
Domenica partirò per accompagnare mio marito per un mesetto a Padova per lavoro. Ne approfitterò per visitare la città e di sicuro non tralascerò l’Orto Botanico…a me piacciono moltissimo i parchi. Grazie per il tuo post così completo.
Mi raccomando: è un posto spettacolare.