
Tempo va mi venne chiesto di scrivere una guida di Cuba, nello stile di quelle di Viaggiautori. Avrei dovuto pensare a un itinerario di 15 giorni per scoprire l’Isla Grande e guidare viaggiatori e appassionati tra città, sierra e llano. E un bel po’ di mare e di storia, ovviamente. Mettere giù un viaggio di 15 giorni a Cuba che potesse aver senso non solo per me ma anche per altri non è stato facile. Cosa ne è uscito? Una guida Viaggiautori della quale vado davvero fiera.
Cuba: In principio fu l’amore
In principio fu davvero amore. E l’amore non si spiega. Si vive e, al massimo, lo si racconta. Mi sono accorta di essere totalmente innamorata di Cuba quando, nel 2013, viaggiando da Santiago de Cuba verso Holguin, mi sono persa con lo sguardo nella Sierra, nel suo verde. Lì mi sono accorta che la sensazione che avevo avuto anni prima, nei pressi della Sierra dell’Escambray più a nord, era quella giusta: il colore di Cuba non sta nelle mille sfumature dei blu del mare. Non sta nella sabbia bianca e nemmeno in quello delle mangrovie o delle palme. Il colore di Cuba è il verde, in mille tonalità e intensità. Il verde che si sposa con la terra rossa di quell’isola così speciale. E’ lì che ho capito di essere una grande amante della Sierra. Voglio tornare là per dedicare più tempo possibile alla Cuba di terra, a quella che si legge tra le righe di una canzone degli Orishas che, per me, fa da colonna sonora alla guida pubblicata con Viaggiautori (ve la indico nel fondo del posto).
Due settimane a Cuba
Le guide Viaggiautori partono da un concetto che mi piace molto: raccontare due settimane in un dato luogo, due settimane realmente vissute. Questo fa sì che l’itinerario proposto parta da una reale esperienza del luogo, in modo da non rendere impossibili visite e collegamenti. Ve lo dico in tutta sincerità: non è stato facile trovare il dritto per raccontarvi come trascorrere due settimane a Cuba. L’isola è grande più o meno come l’Italia e le strade, in alcuni punti, non sono ancora il massimo della percorribilità. Cuba richiede tempi di viaggio flessibili e un po’ dilatati. In cambio dà tanto, tantissimo. Almeno secondo la mia personale esperienza. La guida scritta per Viaggiautori è disponibile direttamente sul sito ufficiale (sulla sidebar qui a destra trovate il banner con il link diretto) a due prezzi, a seconda del tipo di spedizione scelta: 12€ per la spedizione classica, 16€ per quella rapida. Le pagine sono 82€ e il formato è tascabile, così è più pratica da tenere nello zaino o in borsa.
I miei grazie

Il mio primo grazie va a tutta la squadra di Viaggiautori che, con me, ha avuto una pazienza grande. La prima stesura di questa guida era diventata quasi un trattato di storia dell’isola perché, per me, non c’è Cuba senza la sua storia. Poi, piano piano, mi hanno guidata alla stesura finale e questo è stato fondamentale per me. Quindi grazie per avermi presa per mano in questa impresa e grazie per aver pensato a me. Il secondo grazie, a pari merito direi, va a chiunque abbia contribuito a fare vita a questa guida: gli autori che mi hanno regalato i loro ricordi e a quelli che hanno contribuito con le loro immagini. I miei viaggi cubani sono tutti stati fatti senza intento di documentare nulla: eravamo solo io, l’isola e chi viaggiava con me. Viaggi d’altri tempi, direi. Un altro grazie va a chiunque comprerà il testo: sarà, per me, un modo di tornare sull’isola. Un grazie fuori lista a Cuba stessa, alla sua bellezza unica, a quel “tropico triste” (come lo definisce Cacucci) che non ha pari in nessun altro luogo tropicale al mondo. Un grazie a quella cosa chiamata Cubanidad, che non si definisce. Quando la si conosce o la sia ama o la si odia. E io la amo. E la amerò sempre.
“… Y vuelvo a el recuerdo del primer amor”
Prima vi ho citato una canzone degli Orishas. Loro sono un gruppo molto conosciuto a Cuba, uno di quelli capaci di prendere la tradizione e portarla nel futuro senza snaturarla. E’ loro una delle canzoni che più mi fa sentire la nostalgia di Cuba. E’ loro quella che ho eletto come colonna sonora della guida: c’è il ritmo, c’è la terra, c’è l’amore per cuba, c’è la rumba che è come sangue nelle vene per molti cubani. Acquistate la guida e poi tornate qui ad ascoltare questa canzone che si chiama Cuba Isla Bella. Sia il brano che il video sono realizzati in collaborazione con i migliori musicisti e cantanti cubani del passato e del momento. Io li conosco tutti… e voi?
Ogni volta che penso a Cuba ho il cuore stracciato a pezzettini. La amo come nessun altro posto al mondo, vorrei tornarci e starci un mese, due mesi. La Cubanidad è come dici te, o si ama o si odia. Speriamo che le persone che leggeranno la tua guida la amino come noi!
Ti ringrazio ancora per il tuo prezioso contributo alla guida. Sono felice che tu abbia contribuito perché ho compreso quanto Cuba ti sia entrata nel cuore.
Non so se riesco a spiegare il sentimento che provo nei confronti di Cuba. Non ci sono mai stata, ma ne sono incredibilmente affascinata e sono certa che la amerei profondamente… Prima o poi ci andrò!
Te lo auguro. È un’isola che conquista al primo sguardo per me.
Cuba è piaciuta tantissimo anche a me..ma devo dire che sono naturalmente ben predisposta per l’area del caribe (non per niente ho fatto di tutto per riuscire a viverci)
Il Caribe è anche nel mio cuore. Come personalità, però, credo di appartenere di più all’Europa ma un pizzico di Caribe ci sta sempre.
Sono tornata a Cuba per la seconda volta a Capodanno aggiungendo un altro pezzo alla mia conoscenza dell’isola e condivido tutto ciò che dici: Cuba ha un’atmosfera unica!
Cuba è magia pura, per me.
Il mio per Cuba é un amore grande, forte ma contraddittorio. Non conoscevo questa canzone e me ne sono innamorata al primo ascolto. E sono d’accordo con te che “non c’é Cuba senza la sua storia” una veritá assoluta 🙂 Della guida ne faró tesoro quel giorno che torneró, perché sicuramente ci torneró 🙂
Grazie Serena. Fammi sapere cosa pensi della guida. E non si sa mai che ci si incontri a Cuba!