Stasera la stanza della casa dove lavoro sa di limone e zenzero. C’è una tisana calda a tenermi compagnia mentre fuori, il rumore della pioggia tenta di confondermi l’udito coinvolto nell’ascolto di una playlist che sa di relax. Stasera ero stanca: ho iniziato a lavorare alle 6.00, come tutte le mattine, ma a differenza di altri giorni… beh, non ho ancora finito. Faccio un bel sospiro e mi concentro. Scrivo… perché scrivere è ciò che più mi mette in pace col mondo e a quest’ora ci vuole proprio un po’ di pace. Un’altra delle cose che mi fa bene, soprattutto a quest’ora, è pensare ai luoghi che sono diventati un mio posto nel mondo. Ecco perché oggi vi porto a Tenerife per visitare Las Eras, un piccolo paese che ha incontrato la mia vita in un giorno davvero bello.
In principio furono le onde
Ve lo ricordate il post che ho scritto il giorno del mio compleanno? Se avessi potuto fare una magia, avrei voluto che il 19 Gennaio 2018 fosse stato quel giorno a Las Eras (per la cronaca, ho visitato quel paesino il 17 Gennaio 2018… ma per me era già il mio compleanno. Lo era almeno dal giorno prima). Ero in cerca di onde, ero in cerca di vento e Tenerife mi ha accontentata. E’ bello andare in cerca della forza negli elementi della natura e, quel giorno, io ne avevo tanto bisogno. Ho preso la cartina stradale dell’isola e ho deciso di far visita ad alcune spiagge della costa sud comprese tra l’aeroporto di Tenerife e la zona della Candelaria. Se avete in mente un viaggio sull’isola, fatevi un regalo: viaggiate di spiaggia in spiaggia in cerca dell’emozione perfetta. Torno al mio presente, quello fatto di una sera d’inverno che mi avvolge. Bevo un sorso di tisana calda. Ritorno sull’isola. E’ meglio.
Come raggiungere Las Eras
Potrei perdermi dentro mille poesie questa sera ma non farei gli interessi della bellezza del luogo che vi sto raccontando. Per raggiungere Las Eras, dal sud di Tenerife, vi basterà percorrere l’autostrada in direzione nord e uscire proprio all’uscita “Las Eras”. Per arrivare alla spiaggia è sufficiente seguire le indicazioni. Approdati alla spiaggia troverete un parcheggio che – lo credo fortemente – in estate sarà bello pieno. Quel giorno il vento è arrivato a 130 km/h in alcuni punti della costa. Ero arrivata lì con l’idea di fare il bagno ma poi ho rinunciato. Le onde mi avrebbero portato via chissà dove. Il mio consiglio principale è quello di approdare lì durante la settimana. E’ più facile che incontriate la pace che ha accolto me.
Cosa vedere a Las Eras
Cosa dovrebbe andare a fare una persona a Las Eras? Probabilmente dovrebbe arriva lì per stare un po’ con se stessa. Con se stessa e Tenerife. Las Eras è un piccolissimo paese. La zona a ridosso della spiaggia (e vicina al parcheggio che citavo prima) è quella che vi resterà nel cuore per i suoi colori, per il contrasto della sabbia e degli scogli neri con il blu dell’oceano e quel cielo che assume mille sfumature di azzurro. Anche nei giorni nuvolosi c’è sempre un pezzo d’azzurro che vince su tutto.
La spiaggia
Questa foto appartiene al famoso post di compleanno che ho citato prima. L’ho scattata proprio sulla spiaggia di Las Eras. Si tratta di una spiaggia pubblica, come ce ne sono molte a Tenerife. E’ di sabbia nera, quella sabbia che ti si attacca al costume quasi come volesse essere un tatuaggio nascosto che ha voglia di imprimersi sulla tua pelle. Quando sono arrivata lì, ho messo subito i piedi in acqua e mi sono tolta i sandali. La temperatura dell’acqua era perfetta. Mi sarei tuffata subito ma il buon senso mi ha lasciata a riva. Tornerò. Sicuramente. E proprio per fare il bagno.
La passeggiata
Quando sarete sulla spiaggia, guardate sulla vostra destra: vedrete l’inizio di una sorta di camminamento lastricato con pietra locale. Un po’ come la strada di mattoni gialli del Mago di Oz. Potete percorrerla anche se non avete le scarpette rosse ai piedi. Io mi sono rimessa i sandali e ho iniziato il mio piccolo percorso, passando davanti alla casa che vedete qui che – ve lo ridico – ho deciso essere la casa dei miei sogni. Mi vedo lì a scrivere romanzi come se non ci fosse un domani. Torno al mio presente, altro sorso di tisana. Continuo a viaggiare avanti e indietro da quell’isola. Camminando lungo quel percorso vi terrete l’Oceano sulla sinistra e, sulla destra, vi faranno compagnia le piccole case di Las Eras.
Le case di Las Eras
Quel giorno avrei voluto un potere magico per varcare ogni porta di Las Eras senza essere vista, per capire chi vivesse lì, per conoscere le loro storie e le sapere di più sulle loro vite. Le case di Las Eras sono, per la maggior parte, case di vacanza ma, alcune di loro, mi hanno attirata per la loro splendida normalità. Ho scattato questa foto nello spazio formato da qualche casa e l’Oceano: era una sorta di piazzetta sui generis dove – lo immagino io – si consumano ogni giorno chiacchiere e supposizioni sulla vita altrui. Splendido. Ci mancava solo qualche gioco di bimbo e la magia sarebbe stata completa.
Gli scogli
Sembravano tanti corpi protesi verso l’Oceano in cerca di un abbraccio dal quale non staccarsi mai. Le isole vulcaniche hanno (anche) questo di speciale: questi lembi di roccia protesi verso il mare, nati proprio da quell’incontro tra lava e acqua… chissà quanti anni fa. Tutta la passeggiata di Las Eras è contornata da questi scogli vulcanici. Quando l’Oceano è tranquillo, immagino siano il punto perfetto per gettarsi in acqua e lasciarsi cullare o scuotere. Fate voi. A vostro piacere… ad libitum, insomma.
La fine del percorso
Piccola pausa tisana. Bevo un paio di sorsi e ritorno a scrivere, non prima di aver guardato e riguardato questa foto per cercare di trovare un modo plausibile per definire il luogo che stavo osservando quando ho immortalato quel momento. Alla fine della passeggiata di Las Eras troverete un vero e proprio trionfo della forza della natura: vento, rumori, onde che sbattono fragorose in una sorta di concerto futurista sui generis. Mi sono letteralmente ancorata alla balaustra che mi proteggeva dal cadere di sotto e ho chiuso gli occhi per ascoltare meglio. Era un qualcosa di totale armonia. Che bellezza! Ho ancora nelle orecchie la forza di quel momento.
Perché tornerò a Las Eras
“Ritornare a Las Eras“, potrei chiamare così uno dei miliardi di libri che scriverò nella mia vita. Ci sono luoghi nel mondo che rendono ognuno di noi una sorta di Pollicino. Io sono una Pollicina vestita di rosa e con le trecce. Eternamente con le trecce anche a 80 anni. Las Eras è un luogo “pollicinante” (ultimamente mi invento le parole con la stessa facilità con cui mi faccio il tè al mattino), o almeno lo è stato per me. Un po’ come Aberdaron in Galles. Pollicino lasciava giù le briciole di pane o i sassi (a seconda della versione della favola) io semino pezzi di cuore così come si semina il grano al momento giusto dell’anno. Ho lasciato un pezzo del mio cuore lì, l’ho lasciato in balia del vento e delle onde quasi come fossero le migliori nanny del mondo, le nutrici più esperte, le nonne più amorevoli. Auguro a tutti di trovare i propri posti nel mondo. Io ne ho molti. Dal 17 Gennaio 2018 uno in più.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
Sarebbe proprio il viaggio di cui sento il bisogno adesso, a contatto con gli elementi della natura che più amo e temo allo stesso tempo: il mare e il vento. Non sono mai stata a Tenerife, delle Canarie ho visto solo Fuerteventura, ma mi incuriosisce molto e spero di vederla prima o poi l’isola dell’eterna primavera.
P.s. brava che inizi a lavorare così presto e vai avanti a oltranza!
Cara Sere,
questi sono proprio i viaggi che mi sento di vivere ora. Ho proprio bisogno di quello e di spazio per me. Tenerife a me piace sempre di più. Si sa mai che ci si incontri da quelle parti!
(ps: sarebbe fighissimo!)
Che posto magico, ci andrei per scrivere, scrivere e ancora scrivere!
Ogni volta che preparerò la mia tisana zenzero e limone ti penserò
Io ormai fuggo là (con la mente intanto, nell’attesa di tornare fisicamente) ogni volta che posso e quando ne ho un gran bisogno.
Tenerife che ricordi! Ci sono stata per due estati di seguito! Purtroppo questa città non l’ho vista, ma è molto bella!
Se ci torni, fallo d’inverno!
Il nero a bordo mare mi ha sempre affascinato, forse perchè so essere il residuo del cuore della terra. E se le cose sono fatte con il cuore sono meravigliose.
Definizione meravigliosa e descrizione perfetta!
Sono stata a Tenerife nel 2016, e anche io sono rimasta particolarmente affascinata da Las Eras! La sabbia nera mossa dalle onde dell’oceano è uno spettacolo bellissimo!
Ti è piaciuta l’isola? Io la amo moltissimo.