Prendere un piccolo paese dal nome di Purnode, un luogo nella campagna della Vallonia – la regione francofona del Belgio – a metà strada tra Namur e Dinant. Prendere un pomeriggio d’estate, uno di quelli gentili perché ti trovi in un luogo definibile come nordico. Cosa fare in un pomeriggio d’estate in Belgio? La migliore scelta è visitare un birrificio, per la precisione al Brasserie di Bocq, che fa tour guidati con tanto di assaggio della sua rinomata produzione.
Visitare la Brasserie du Bocq: come organizzarsi
Partiamo da un concetto fondamentale: quale dovrebbe essere un motivo per visitare la Brasserie du Bocq? Il primo, almeno per me, era assaggiare la Blance de Namur, birra belga molto conosciuta e perfetta espressione della cultura gastronomica (o alogastronomica, in questo caso) della Vallonia se non del Belgio intero. La visita alla Brasserie du Bocq va prenotata direttamente seguendo le indicazioni sul sito ufficiale (per visitarlo occorre dichiarare di essere maggiorenni). La visita a cui ho preso parte io era composta da una ventina di persone ed è partita nel primo pomeriggio. Il punto di ritrovo è la sala degustazione del birrificio.
Come si svolge la visita alla Brasserie du Bocq?
La visita alla Brasserie du Bocq, così come praticamente tutte quelle ai birrifici di ogni misura, si svolge in varie fasi:
- Spiegazione degli ingredienti utilizzati
Si parte sempre dall’ABC della birra: acqua, luppolo, malto, lieviti. Si passa poi alle diverse tipologie di luppolo e ai diversi livelli di tostatura del malto, capaci di dare alla birra gusti diversi a seconda della tostatura - Spiegazione della produzione
Prima di passare agli ambienti di produzione, viene data un’infarinatura generale su come si produce la birra e su quale sia il lavoro del mastro birraio - Visita agli ambienti di produzione
Questa è la fase della visita in cui la gente, solitamente, resta un po’ male perché si immagina di entrare in luoghi popolati da vapori e rumori quando, la maggior parte delle volte, gli impianti si visitano quando sono fermi o quasi fermi. La grande soddisfazione, però, arriva quando si ammirano gli enormi tini dove la birra fermenta. - L’imbottigliamento e il magazzino
La fase finale di un tour in un birrificio si focalizza sull’imbottigliamento e sul magazzino. Solitamente è quei che si scoprono tutte le diverse tipologie di birra. E si passa al punto successivo, quello più atteso. - La degustazione
Non si va mai via da un birrificio senza aver degustato. Mi raccomando, cercate di essere responsabili e non bevete se guidate. Quel giorno, per fortuna, avevamo l’autista.
Le bontà della Brasserie du Bocq
La Brasserie du Bocq produce birra, ovviamente in stile belga, a doppia se non anche a tripla fermentazione. Le birre provenienti dal Belgio sono sempre piuttosto importanti in quanto a capacità di gusto e gradazione. Sono sicuramente figlie di una tradizione gastronomica dai gusti piuttosto intensi e dai cibi non propriamente leggeri. La Brasserie du Bocq non si trova vicinissima a Liegi ma, per mio gusto personale, trovo la sua produzione perfetta in abbinamento alla tipica cucina di Liegi. Ma non solo.
La Blance de Namur
La Blance de Namur non è alta in gradazione (siano attorno ai 5°, a seconda della tipologia) ma è sicuramente una birra dal gusto persistente. E’ una birra bianca, lo si capisce anche dal nome, dove la presenza del lievito è visibile e gustabile. Le birre bianche, servite solitamente non troppo fredde, potrebbero anche aiutarvi a digerire (nella giusta quantità) proprio per via della presenza del lievito. Ovviamente, astenersi intolleranti al glutine. Io la abbinerei anche a un buon piatto di Moules et Frites. La Blanche de Namur è prodotta nella sua versione originale (quella a destra) e anche in quella rosa più fruttata. Io la preferisco in originale.
La Gauloise
La Gauloise è sempre prodotta dal Birrificio Bocq, in varie versioni: scura, ambrata, bionda, aromatizzata ai frutti e anche a tripla fermentazione. Quella che vedete nella foto è la versione ambrata che arriva attorno ai 6°. La Gauloise Brune oltrepassa di poco gli 8° mentre la tripla fermentazione arriva a 9,7°. E’ come bere un bicchiere di vino e come tale va considerata questa birra. Si fa troppo spesso l’errore di pensare alla birra come un qualcosa di fresco e leggero. Lo è certamente per alcune tipologie e produzioni. Non lo è in questo caso.
La birra come espressione della Vallonia
La birra, così come il cielo azzurro eternamente cangiante, con le nuvole bianche e basse, oppure ancora i prati che si alternano a fattorie di campagna… e ancora il profumo della birra, l’aroma dei lieviti e – per dirla tutta – anche una buona porzione di patatine fritte con un po’ di maionese fatta in casa sono tutte espressioni di un territorio speciale che si chiama Belgio, anzi… si chiama Vallonia. Il Belgio è davvero un paese particolare: così piccolo, eppure così molteplice. Le sue regioni sembrano tutti dei micro-paesi e forse lo sono. La birra è una delle sue voci più forti e diverse. Vale la pena di iniziare a conoscerle da un birrificio così bello come la Brasserie du Bocq.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Ho sempre desiderato visitare il Belgio e non ho mai pensato alla visita a un birrificio… deve essere sicuramente una bella esperienza!
Belgio e Birra fanno sicuramente rima. Tienine conto per il tuo viaggio!
In effetti non ho mai bevuto una birra buona come in Belgio.
A me le birre belghe piacciono molto ma adoro quelle britanniche.