Un viaggio on the road è sempre un qualcosa di speciale e non importa sia esso sulla grande distanza oppure di pochi chilometri. Non importa nemmeno che sia dietro casa oppure dall’altra parte del mondo: è il sentirci liberi che fa la differenza. Nell’ultimo anno, soprattutto, mi sono concessa la possibilità di conoscere meglio alcuni territori che, in altre occasioni, non avevo mai considerato come un percorso da fare on the road ma semplicemente un luogo attraversato da una strada sulla quale io dovevo viaggiare. In questo senso, le strade statali italiane ci raccontano degli itinerari di viaggio perfetti. Oggi vi racconto un viaggio on the road da Trento all’Alto Garda(e relativo ritorno), da fare seguendo, principalmente, la statale 45bis, la SS237 e la SS421. Partiamo?
Da Trento a Riva del Garda e ritorno
Il percorso che vi racconto oggi ha come punto di partenza il capoluogo del Trentino. Raggiungere questa città è molto facile, anche se viaggiate con i mezzi pubblici. In tal caso, avrete bisogno di noleggiare un’auto a Trento per poi procedere verso sud-ovest. Il viaggio on the road che io e Gian abbiamo effettuato nell’Ottobre del 2017 ci ha fatto percorrere solo strade statali, sicché non occorre mettere in conto nessun pedaggio. Si tratta di un anello di poco più di 80 chilometri, che vi occuperà una piacevole giornata.
Prima tappa: il Lago di Toblino
Vi devo confessare una cosa: non conoscevo questo lago trentino prima di averlo osservato con i miei occhi nell’autunno scorso. L’ho trovato speciale e romantico allo stesso tempo. Sicuramente in autunno e primavera sa dare il meglio di sè. Il Lago di Toblino è uno specchio d’acqua alpina creato da un avvallamento antico del fiume Sarca, che scorre proprio in questa parte del Trentino. Possiede una piccola penisola sulla quale si trova l’omonimo castello che, solitamente, è utilizzato come location per cerimonie e matrimoni. Nella foresteria del castello c’è un bar aperto al pubblico. Vi consiglio di fermarvi per una passeggiata leggera lungo il lago e per un caffé sulla terrazza del bar. Panorama garantito al 100%.
Seconda tappa: le Terme di Comano
Da Toblino seguiamo la SS237 in direzione Ponte Arche, approdando poi a Comano Terme. Come dice il nome, ci troviamo in un comune dove l’acqua è utilizzata a livello curativo e termale. Le terme di Comano sono solitamente frequentate da persone che necessitano di risolvere problemi di pelle, soprattutto. Le terme sono accessibili solo per prestazioni mediche quindi non ci sono Spa da frequentare in zona. Non disperate: il luogo è davvero bello e interessante. Pensate che, a pochi passi dallo stabilimento termale moderno, si trova la vecchia fonte (arg! noi l’abbiamo trovata chiusa), quella che ha dato origine al termalismo in questa parte del Trentino. Comano si trova all’ingresso della zona delle Valli Giudicarie. Noi ci terremo questa fetta di Trentino alle spalle e proseguiremo verso sud.
Terza tappa: Fiavé e il Passo del Ballino
Lo sapevate che nella zona alle spalle del Garda sono state trovate alcune palafitte testimoni della presenza umana fin dai tempi del Neolitico? Alcune di queste palafitte sono ben visibili nella zona del Lago di Ledro ma anche il comune di Fiavé non scherza a riguardo. Per raggiungerlo, da Comano, seguite la SS421 verso sud (direzione Riva del Garda). Guidate con calma perché anche il panorama merita un po’ della vostra attenzione. Come vi dicevo, Gian e io abbiamo percorso questo itinerario in Ottobre e l’autunno si era già affacciato dalla finestra. I boschi erano un insieme di verde scuro e colori caldi. Uno spettacolo che solo la natura sa regalare. L’aria aveva un profumo tutto suo. Proseguite sempre verso Riva del Garda e non sbaglierete strada: attraverserete delle zone rurali davvero interessanti per la storicità degli abitati e per la conservazione di antiche case trentine.
Quarta tappa: Tenno
Tenno è un piccolo paese medievale a circa una decina di chilometri da Riva del Garda: è spesso frequentato (assieme a Canale di Tenno) per i mercatini di Natale ma, ve lo dico in tutta sincerità, merita la vostra attenzione anche in altri periodi dell’anno. La prima cosa che noterete sarà il suo castello: è privato e non si può visitare ma voi parcheggiate (non distante dall’ingresso del paese c’è un parcheggio pubblico gratuito) e concedetevi una passeggiata fino all‘antica chiesa di San Lorenzo, alla quale non mancherò di dedicare un post ad hoc perché ha saputo davvero stupirmi. Rilassatevi una mezz’ora e, se arrivate a Tenno per ora di pranzo, fermatevi a gustare la carne salada: questa squisita pietanza trentina è nata proprio qui. Una volta riempito la pancia e sgranchito le gambe, non vi resta che rimettervi in marcia, facendo bene attenzione a fermarvi quando incontrerete alcuni belvedere dove scattare qualche foto quando il la fetta trentina del Lago di Garda si aprirà ai vostri occhi.
Quinta tappa: Varone
La Cascata di Varone è uno di quei luoghi che andrebbero visti almeno una volta tutti gli anni: è come un piccolo grande viaggio al centro della terra. Per me è un luogo capace di stimolare la fantasia e l’immaginazione e, se ha colpito tanto un genio come Thomas Mann, un perché ci sarà sicuramente stato. Fermatevi alla cascata, che sarà l’ultima tappa prima di approdare a Riva del Garda. Solitamente cc’è parecchia gente ma vale la pena di aspettare.
Sesta tappa: Riva del Garda
Io e Riva del Garda ci siamo sempre volute un gran bene anche se, ultimamente, siamo arrivate al totale livello di comprensione. Riva del Garda è un luogo che mi fa stare bene e che mi mette in pace con me stessa, regalandomi quel pizzico di serenità in più di cui tutti, prima o poi, abbiamo bisogno. Ci sono tantissime cose da fare a Riva del Garda ma quella che preferisco è passeggiare sul lungo lago e osservare i traghetti che vanno e vengono, magari in una giornata in cui il vento si fa sentire e il sole pure. Fermatevi lì quanto volete e poi riprendete la vostra auto, proseguendo in direzione nord.
Settima tappa: Arco

Fino a Ottobre, ovvero fino al momento in cui ho compiuto questo viaggio on the road in Trentino, non mi ero accorta quanto il castello di Arco fosse, nell’ordine, impervio, bello e vicino a Riva del Garda. Arco è proprio alle spalle della città gardesana e vale la pena di fermarsi proprio per visitare il castello o ciò che resta di esso. Io non ho potuto fare a meno di pensare al suo aspetto e al suo ruolo durante il Medioevo. Il castello di Arco è visitabile pagando un biglietto di 3,50€. Lo si raggiunge solo a piedi, con una bella camminata (in salita) dal centro storico di Arco. Il dislivello è di poco più di un centinaio di metri ma occorrono delle scarpe adatte. Quindi non arrivate in infradito!
Ottava tappa: la zona di Dro
Di non sole mele vive il Trentino: ci sono anche le susine e ve ne renderete conto passando proprio per la zona di Dro. Da Arco ci si arriva seguendo la SS45bis, che sarà la strada che vi riporterà verso Trento. La tappa di Arco e questa della zona di Dro sono quelle che potremmo definire “di ritorno”. Percorrere questa statale vi porterà a conoscere la zona di produzione di una delle susine più preziose al mondo: la Susina di Dro è una produzione DOP e per anni è stata impiegata in ambito farmaceutico. Poi ci si è accorti che, oltre a fare del bene, era anche buona! In effetti è proprio così e, in stagione (fine estate, massimo Settembre) la si può gustare in molti menù tematici proposti da ristoranti e trattorie della zona. Oltre a questo, transitare lungo questa statale vi farà percorrere una delle valli più antiche del Trentino (dal punto di vista geologico), un luogo dove osservare ad occhio nudo il passaggio di ghiacciai di milioni di anni fa. Proseguendo sulla stada tornerete al Lago di Toblino. Da lì seguite per Trento e il giro sarà concluso.
Consigli e informazioni utili per seguite questo itinerario
Gustarsi al meglio un itinerario on the road in questa zona del Trentino è molto facile. Sarà sufficiente viaggiare con calma (e in sicurezza) oltre che avere un po’ di occhi e di cuore curioso.
- Se, durante il viaggio di ritorno, vi rendete conto che è ora di cena e avete fame, vi consiglio fortemente e con tutto il mio cuore di cenare all’Hosteria Toblino. Si tratta di una cantina ed enoteca con annesso ristorante. Il menù degustazione è completo e può darvi una buona idea della bontà dei prodotti di questa parte del Trentino.
- Se vedete che siete larghi coi tempi, una volta arrivati a Tenno fate una deviazione per scoprire il Lago di Tenno, altro luogo super romantico in Trentino.
- Se dovessi scegliere personalmente due momenti dell’anno per percorrere questo itinerario on the road in Trentino, la mia scelta cadrebbe sicuramente sull’inizio della primavera o l’autunno. Questo per una questione di colori e natura, oltre che di presenza turistica sul lago. Eviterei, per l’appunto, periodi di feste comandate e di ponti primaverili.
Il Trentino è sempre una regione incantevole. Sono molti i luoghi e le valli della Provincia di Trento dove ho seminato un pezzettino del mio cuore. L’entroterra del Garda Trentino (così come la Val di Cembra) è sicuramente una delle zone che apprezzo di più per il suo essere speciale in tutta la sua normalità e operosità.
Tutte le foto, salvo diversamente indicato, sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
Post scritto in collaborazione con Easyterra.
Giovy, non sai da quanto tempo non visito i luoghi che hai nominato! Il Castel Toblino e´ assolutamente fantastico ma anche il resto non scherza. Mi sono ripromessa di ritornare a Canale di Tenno in estate: l´ho visitata solo in inverno in occasione dei mercatini.
Ci sono dei posti nel mondo che, chissà perché, spesso tendiamo a tralasciare o a non tornarci più. Anch’io quest’anno mi sono ripromessa di tornare in tanti luoghi.