
Tra qualche giorno parto e torno a Tenerife dal mio papà. Ogni volta che prendo l’aereo per raggiungere quell’isola ripenso alle nostre vacanze in campeggio, ripenso a quando ero piccola. Penso sia quasi inevitabile ora che sono a ridosso del giorno del mio compleanno ed è altrettanto inevitabile perché i miei giorni in campeggio sono sempre stati tra i più felici e indimenticabili della mia vita. In campeggio ho stretto delle amicizie che sono vive ancora oggi e ho toccato con mano, fin da piccola, il senso di libertà. Le vacanze, per la mia famiglia, sono sempre state sinonimo di “faccio quello che voglio”, siano esse state stanziali sotto gli alberi oppure in giro per l’Europa a bordo di un camper.
Il campeggio è la mia culla
Avete presente quando sentite un profumo o gustate un sapore che vi riporta dritti all’infanzia? Un po’ come la madeleine di Proust. Per me, il profumo (perché per me non è un odore) di campeggio è un qualcosa che mi riporta tra le braccia di una madre immaginaria, una di quelle figure che ti crei in testa e che fanno parte dell’ambiente dove ti rifugi quando hai voglia di scappare dal mondo. Il profumo della mia tenda, del mio sacco a pelo, così come quegli alberi bagnati dalla rugiada della notte fanno parte di quel mondo parallelo dove io fuggo quando la realtà mi fa male. Dentro quell’immagine ci sono io, in una comodissima tenda stile glamping, posta sulla scogliera di Aberdaron, in Galles. Ci sono io e lì il mondo non può fare che bene. Sono in culla e nessuno mi può toccare.
Come scegliere il campeggio adatto a voi

Scegliere il giusto campeggio, così come trovare il giusto hotel o anche i compagni di viaggio perfetti per noi, è una di quelle imprese che richiedono una certa predisposizione naturale a farsi, principalmente, una domanda: cosa voglio io dal mio viaggio? Una volta trovata la risposto, tutto è più semplice e vi sarà sufficiente proseguire nel test rispondendo sempre con assoluta sincerità. Ecco le domande che solitamente mi pongo io:
- Qual è il clima del luogo in cui andrò?
La risposta a questa domanda ci aiuterà a capire quale sarà l’allogio al quale dovremo puntare.
Clima umidi o freschi ci potrebbero portare verso la scelta di un bungalow (consiglio: provate quelli dei campeggi in Carinzia) o – per dirla in inglese – di una cabin. Su instagram seguo certi profili che postano, giorno dopo giorno, foto di baite e bungalow nei boschi da partire già con la mente. Se il clima è più caldo, una tenda può fare al caso nostro, così come la possibilità di dormire sulla parte superiore di un van. - Voglio la pace o no?
Questo è fondamentale sia per la scelta della piazzola su cui montare tenda o parcheggiare i nostri mezzi.
Spesso il più bel campeggio si può rivelare un inferno se, per esempio, ci piazziamo (per quel che mi riguarda) di fianco al mini-club. - Qual è il livello di comfort che cerco?
Una delle ultime tendenze in fatto di campeggio è – ormai lo sapete tutti – il glamping, che mette assieme un certo livello di lusso con la libertà del campeggio. Anche gli amanti degli hotel più organizzati ameranno il campeggio dopo un’esperienza di glampling… fidatevi! - Spostamenti
Quanto mi sposterò in vacanza e cosa mi interessa fare? Pensarci prima aiuta ad arrivare in campeggio attrezzati al punto giusto. Io, durante i miei anni da campeggiatrice, non ho mai vissuto senza la mia bici. - Prenotare per tempo e attraverso fonti ufficiali e siti seri
Quando ero piccola, i miei genitori prenotavano il campeggio un anno per l’altro. Al momento di ritornare a casa, a fine Agosto, ci si fermava in direzione per lasciare la prenotazione per l’estate successiva. Era un momento che attendevo con ansia perché mi sembrava che le vacanze non finissero mai. Questa tipologia di prenotazione è ancora in vigore tra gli amanti delle vacanze in campeggio ed è stata affiancata da altre, più in linea con gli anni che viviamo. Cercare il vostro Campeggio con Camping-and-co.com o siti simili è sicuramente un ottima idea per mettervi avanti sulla scelta e visualizzare i prezzi per capire quale luogo fa per voi e quale no.
Perché dovreste scegliere di andare in campeggio

I motivi di ogni viaggio sono personali e non replicabili. Io sono fermamente convinta di questo concetto che ci siano dei momenti della nostra vita in cui la libertà deve avere, in qualche modo, la meglio su tutto il resto. Per me campeggio è sempre stato sinonimo di libertà estrema, di un costume indossato al mattino e tolto solo dopo cena per la doccia. E’ sempre stato partire con una borsa che poteva sembrare quella per un week-end in giro anziché tre settimane di vacanza, se non di più, perché tanto non avevo bisogno di molto. Anzi. Campeggio per me significa il sapore del bombolone comprato al mattino – ancora in pigiama – al bar e quello dei panini mangiati in spiaggia. Campeggio è per me il ricordo delle tavolate fatte per ferragosto e di mia madre che mi mandava in giro a parlare con chiunque potesse sembrare tedesco o teutonico in genere. E’ il ricordo di un tempo felice. Un tempo che tutti meritano.
Post pubblicato in collaborazione con Camping-and-co.com
concordo pienamente
♥ campeggio
Ho come idea che il campeggio piaccia tanto anche alla Lambretta, vero? Ciao Silvia, che piacere ritrovarti qui!
Per me il campeggio è libertà soprattutto quando è free camping come quello che abbiamo fatto quest’anno in Kirghizistan: i campeggi non esistono, ti fermi dove vuoi e piazzi la tenda. La parte più bella era alla mattina quando appena svegli ci venivano a salutare i contadini kirghisi (proprietari della terra in cui avevamo dormito) che ci salutavano, dandoci la mano e parlandoci per decine di minuti in russo (come se noi capissimo!) e poi se ne andavano così com’erano arrivati. Un’esperienza meravigliosa in un paese magico fatto di persone “ancora” vere!
Io sono cresciuta in campeggio e non ne farei mai a meno.