
Nei giorni passati mi è capitato spesso di pensare al significato della parola dono. A Natale si è soliti scambiarci un sacco di regali, alcuni fatti con il cuore altri proprio lasciati al caso e figli di consuetudini che sarebbe meglio perdere. Negli anni ho imparato che non è tanto il valore dei regalo ma la sua capacità di incastrarsi con noi a farci felici. E’ quel “caspita hai pensato davvero a me” che vi fa bene e ci fa germogliare il cuore. Dove le parole chiave sono “davvero a me”. Sicché mi è tornato in mente un sentimento di cui, secondo me, si parla troppo poco: la stima.
Il Significato di Stima

Il dizionario della Treccani dice che la stima è, nel suo quarto significato, “Alta considerazione, opinione favorevole o comunque positiva che si ha di altri, delle loro qualità e capacità“. Durante la nostra vita cresciamo cercando di dare a molte parole grammaticalmente astratte il significato più profondo che ci possa essere su questa terra o nell’intero universo e, irrimediabilmente, perdiamo per strada qualcuna di queste parole. La stima, per me, è una di quelle. Ho passato a anni nella valutazione della vera amicizia e anche dell’amore e, sbagliando su entrambi i lati, ho capito cosa potessero essere per me e quale valore potessero acquisire all’interno della mia anima. Giorni fa, mentre stavo scrivendo via mail alcuni auguri via mail, mi sono proprio detta una cosa: Giovy fai una lista delle persone di cui hai stima e diglielo!
L’esempio di mia nonna
Guardanomi dentro ho trovato parecchi nomi da mettere su quella lista e mi sono sentita una persona fortunata. Se, crescendo, mi sono resa conto che l’amicizia può assumere forme e colori che mai avrei immaginato, ho anche capito di quanti pochi amici veri restino nella vita di ognuno di noi. In uno dei miei consueti voli pindarici ho ripensato alla Cecilia, ovvero la mia nonna materna, e alle sue due amiche del cuore: la Maria e la Balsemina. Andavano a pendere caffé e prugna assieme ogni venerdì di mercato e non c’era nessuno che le battesse in quanto a chiacchiere. Probabilmente, visti i tempi in cui sono nate e cresciute, non si sono mai dette “ti voglio bene” o scambiate bigliettini sui banchi di scuola. Si sono incontrate adulte e hanno trovato il giusto cancello da aprire per diventare amiche. Quello che la me bambina vedeva quando osservava quelle tre signore anziane parlare era che, con tutta probabilità, tra di loro c’era una grande stima.
La lista
Una delle tante frasi (attribuite a chiunque) che spesso passano per rete e social network dice di metterti vicino solo delle persone positive. Io direi che ho voglia di mettere accanto a me solo persone di cui ho stima, che mi conoscono… seppur marginalmente, ma che hanno un qualcosa che me le fa guardare in faccia e, sorridendo, mi fa dire loro che io le stimo. Si tratta di professionisti del mio settore, si tratta di altri (pochi) blogger, si tratta di gente che non ha nulla a che fare con il mio lavoro e che stimo all’ennesima potenza. Si tratta di amici di vecchia data o di gente che è appena entrata in punta di piedi nella mia vita. O ancora chi ci è entrato in stile Jump dei Van Hallen. Si tratta di uscire dalla logica del like o del cuoricino su Instagram e tornare sul piano dei sentimenti reali, veri, tanbigili e – soprattutto – esprimibili.
Cosa farò con la mia lista di persone che stimo?
Ho capito una cosa su di me, in questi quasi 40 anni vita: parlare di ciò che sento fa bene a me e fa bene alle persone che generano in me qualsiasi tipo di sentimento. C’è gente che passa una vita a fuggire dal sentimento e dalla sua stessa espressione ma – ascoltate una quasi vecchia – non ne vale proprio la pena di fare tutta quella fatica a correre via. Ci si stanca, ci si esaurisce, ci si inaridisce e si resta lì… come un ramo secco su una spiaggia d’inverno, nell’attesa che qualcuno ci raccolga e ci metta in un angolo di casa nell’attesa di lavorare con noi, su di noi ma non per noi. Sinceramente prenderò quella lista e, a uno a uno, parlerò o scriverò con quelle persone. Ad alcune ho già espresso la mia stima con gli auguri di Natale. Ora andrò avanti finché non arriverò all’ultimo nome. Ciò che spero per me e per la mia vita è che quella lista si allunghi strada facendo.
Non è stato un Natale facile, uno di quelli sorridenti e nemmeno uno dei più felici che abbia trascorso. Ho deciso (e capito) che dichiarare la mia stima sarà il mio personale antidoto a quei momenti in cui sembra che la tua vita stia andando dove tu non vuoi. E ti senti come dentro agli autoscontri delle giostre. E vuoi scendere. E non riesci.
Dai, dimmi la verità, secondo te chi ho messo su quella lista? Magari ci sei anche tu che mi stai leggendo.
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Cara Giovy penso che proverò a fare anche mio questo tuo impegno per il 2018. Perché a volte ci si dimentica di quanto di bello ci sia in rete, presi tra mille impegni e poco tempo.
Buon 2018. A te che sei una professionista che stimo.
Un abbraccio.
Anche tu Francesca sei una persona che io stimo alla grande. Mi fa immensamente piacere che tu faccia tuo il mio proposito per il 2018. Buon anno a te e alla tua famiglia.