Quando si scopre una cosa bella, la si deve raccontare a qualcuno e anche il più presto possibile. O almeno ci si prova. Una decina di giorni fa, mentre eravamo in viaggio in Carinzia, siamo andati a pranzo in un posto chiamato Gartenrast, nel comune di Radenhein. Questa Stube più che centenaria serve, invece delle birre commerciali popolari nella zona, la Shilling Bier, una birra artigianale a dir poco eccezionale, perfetta con i piatti del Gartenrast. Cosa abbiamo mangiato, quanto abbiamo speso e cosa abbiamo bevuto?
Atto primo: la Shilling Bier
Partiamo dall’inizio, dalla nostra volontà di conoscere la Shilling Bier. Il birrificio Shilling di Radendhein era entrato nella mia mente già l’estate scorsa, durante la breve ma bellissima vacanza che io e Gian abbiamo passato sul Millstättersee, lago che si trova a pochi chilometri da Radendhein. Il birrificio è nato per passione e volontà dei proprietari, appassionati anche di birra ad alta fermentazione britannica. Hanno cercato di portare un po’ del gusto della Real Ale in quel della Carinzia e, a giudicare dal risultato, ci sono riusciti benissimo. Hanno fatto tutto questo, ovviamente, senza voltare le spalle a birre più tradizionalmente austriache. Sono stati capaci di creare un prodotto di alta qualità, gran gusto e a un prezzo a dir poco eccezionale (per noi italiani. Si tratta di prezzi in linea con tutta la zona circostante ma per noi sono comunque bassi). Il birrificio possiede un proprio spazio di degustazione e collabora con il Gartenrast, distante circa 50 metri.
Atto secondo: il Gartenrast di Radenthein
Il Gartenrast di Radenthein è una Stube, una locanda se vogliamo proprio trovare un termine italiano, nata oltre 100 anni fa. Inizialmente era una Jausestation, ovvero un luogo dove fermarsi e fare merenda, probabilmente utilizzata da viaggiatori, da gente che si postava lungo la valle della Drava per lavoro o chissà che motivo. Il Gartenrast si trova ai piedi del Nockberge, un massiccio montuoso che – come altre sue sorelle carinziane – rasenta quasi la leggenda per particolarità d’ambiente, di piante, di clima e di moltissime altre cose. Il Gartenrast attualmente è una Stube che accoglie chi ha voglia di mangiare bene e, soprattutto, chi ha voglia di mangiare pollo. Il pollo è la vera e propria specialità del posto, preparato in modo artigianale e genuino, in qualsiasi modo la gente della Carinzia lo sappia fare. Ma non c’è solo quello e ciò che vi posso dire è che la cucina del Gartenrast è tradizionale da un lato e super curata e innovativa da un altro. Va provata e, se capitate in zona in giorni di grande affluenza (tipo vacanze, ponti e così via) oppure durante i fine settimana, prenotate perché lo spazio non è immenso (seppur non sia piccolo) e riservare un tavolo è il regalo più bello che possiate farvi.
Atto terzo: cosa abbiamo mangiato e quanto abbiamo speso
Come vi dicevo, la nostra scelta per il pranzo al Gartenrast di Radenthein è andata sul tradizionale austriaco e io sono rimasta sul pollo, visto che era la specialità di casa. Se pensate che i cordon bleu siano quella cosa triste che vedete nel banco frigo del supermercato… beh, cambierete idea alla vista di un verso cordon bleu tradizionale fatto a mano e fritto a dovere, con tanto di ripieno preparato poco prima della frittura. Ciò che vi arriverà sarà una quasi metà di petto di pollo, con un gusto delizioso. Il mio contorno sono state delle Petersilien Erdäpfel, ovvero patate lesse con prezzemolo. In Austria è più facile che troviate la parola Erdapfel (letteralmente mela della terra, esattamente come in francese) che la più tedesca e conosciuta Kartoffel. Gian ha preso una tipica Wienerschnitzel mit Pommes, in questo caso di maiale. Ci siamo dedicati ben 4 birre (due pinte a testa) e, alla fine, non abbiamo resistito a dolce e caffé. Sul dolce non dico nulla ora, ne parlerò in un post ad hoc. Il tutto per 57€ in due. A me il prezzo è sembrato più che buono, considerata la quantità e la qualità del cibo ordinato e mangiato.
Menzione speciale: la birra
Come vi dicevo poco fa, ci siamo concessi ben 4 birre e – ve lo dico in tutta sincerità – ne avremmo assaggiate altre ma, ovviamente, ci siamo tenuti perché quando si guida non si beve. Le 4 assaggiate sono state il giusto accompagnamento del nostro pranzo e abbiamo passato un bel po’ di tempo al tavolo del Gartenrast, in modo da poter digerire. Le birre che abbiamo bevuto sono 3. La Shilling Hell è stata quella che, entrambi, abbiamo ordinato per prima.
- La Shilling Hell: è la birra chiara di perfetta ispirazione austriaca. Una lager che va giù tranquilla, leggera, dal colore chiaro. I produttori dicono che si tratta di una birra “Sonnengelb”, ovvero di colore giallo come il sole. Leggera e perfetta per una Jause (merenda) con prodotti locali. Anche il pranzo ci stava bene.
- La Shilling Granat: è quella che vedete nella foto qui sopra. Si tratta sempre di una lager, ma di colore ambrato. E’ molto intenso il sentore di malto più “roasted” rispetto alla birra precendete. Il nome è dato dal Granato, la pietra locale che caratterizza questa zona della Carinzia.
- La Shilling Nock Ale: si tratta di una birra nata austriaca ma con DNA internazionale. Amara al punto giusto, è una Ale perfetta che non stride con i piatti della tradizione della Carinzia. Il luppolo usato le dona un retrogusto molto fresco. Credo che l’estate sia la sua stagione ma anche in inverno sa farsi volere bene.
Ora chiedetemi tutti in coro se mai sarei andata via di lì? La risposta è – ovviamente – no. Sento la Carinzia (e soprattutto quella parte tra i Nockberge, il Mirnock e il Millstättersee) sempre più mia, sempre più casa, sempre più uno dei miei posti nel mondo. Quando sono lì, gli occhi mi si riempiono di luce e felicità. Fosse solo per l’aria che respiro e per la terra sulla quale sto camminando.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Beh direi che il menu è molto interessante; non ci crederai ma adoro il pollo e soprattutto la birra. Dalla descrizione, mi tenterebbe una bella Shilling Nock Ale, rigorosamente ghiacciata.
Anch’io adoro il pollo. Unico appunto: la Ale non va mai servita fredda… ma a temperatura ambiente. E direi che era perfetta così.
Se preferisci le birre fredde, direi che la Shilling Hell fa per te. Grazie mille per essere passato di qui.
Qui non ci sono mai stata, ma devo dire che il cibo mi ispira molto. La birra sembra veramente buona. Il posto che vorrei provare è il Gartenrast di Radenthein. Mi attira molto perchè mi ispira accoglienza e familiarità.
Io te lo consiglio vivamente. Il Gartenrast è accogliente, si mangia alla grande, senza spendere miliardi.
Sono stata solo a Vienna, ma ho avuto la chiara percezione che in Austria si mangi meglio che in Germania – dove comunque male non ho mangiato. Mi confermi questa percezione!
Vienna è un mondo a parte, un po’ come tutte le capitali ma posso confermarti questa percezione: ho visitato varie regioni austriache (e ormai conosco la Carinzia come casa mia) e anche per me in Austria si mangia molto meglio che in Germania. Della Germania ho apprezzato tanto la cucina delle zone del nord, solitamente meno conosciuta dagli Italiani.
A dicembre sarà una tappa obbligata! Grazie per la ricchezza della descrizione!
Mi fa molto piacere. Se cerchi nel blog trovi anche qualcosa di invernale sulla Carinzia.