Novembre è un mese che mi fa spesso pensare alla Prima Guerra Mondiale. Solitamente, se ci riesco, tento sempre di visitare qualcuno dei luoghi della Grande Guerra in Italia in questo mese ma, stavolta, non m’è stato possibile. In Settembre, durante i giorni passati nella zona del Garda Trentino, sono salita da Riva del Garda fino al primo forte che si incontra sul sentiero del Monte Brione: Forte Garda. La visita è stata molto interessante e trovo che le fortificazioni di questo monte siano particolarmente significative.
Le fortificazioni del Monte Brione
Durante la Prima Guerra Mondiale, Riva del Garda e il Monte Brione erano – senza troppi giri di parole – la prima linea austriaca, pronta a guardare in faccia l’Italia. Il Lago di Garda ebbe un ruolo non indifferente in quegli anni e le fortificazioni del Monte Brione lo sanno molto bene. A dirla tutta e volendo fare quelli precisi dal punto di vista storico, i forti austriaci del Monte Brione sorsero molto prima della Grande Guerra ed erano delle postazioni di controllo dell’Impero Austro-Ungarico. I forti che sono costruiti lungo la cresta del monte, infatti, non nacquero esclusivamente per motivi difensivi, anzi. Camminare lungo il sentiero del Monte Brione significa percorrere molti anni della storia del Garda Trentino.
Cose importanti per camminare sul sentiero del Monte Brione
La montagna non va mai sottovalutata, anche se l’escursione che state per compiere vi sembra, sulla carta, una breve passeggiata. Perciò:
- Usate degli scarponi adatti. Dimenticatevi le scarpe da ginnastica
- Portatevi tutta l’acqua necessaria: lungo la strada non troverete di certo bar o negozi
- Cibo: come sopra. Ad libitum.
- Controllate bene il meteo perché parte del percorso è nel bosco e sappiamo tutti che alberi e temporali non vanno d’accordo. Anzi, fanno scintille.
- La pipì si fa nel bosco. Attrezzatevi e non lasciate fazzolettini di carta in giro.
Il sentiero del Monte Brione
Il sentiero del Monte Brione è un percorso che vi porterà da Forte San Nicolò, praticamente il porto di Riva del Garda, fino alla cima del monte dove si trova l’antenna visibile da moltissime parti in zona. Io e Gian abbiamo percorso la parte che va da Forte San Nicolò a Forte Garda e vi possiamo dire che è molto ripido e richiede un buon allenamento. Ci siamo informati sulla parte successiva e ci hanno detto che il dislivello cala e il sentiero risulta essere meno impervio. Tra Forte Sant’Alessandro e la Batteria di mezzo è piuttosto in falsopiano e quindi più affrontabile da tutti. Per arrivare a Forte Garda (o per scendere da Forte Garda) c’è una strada alternativa che vi permetterà di non inerpicarvi su per la costa del monte come abbiamo fatto noi. Vi racconto tutto più avanti. L’escursione completa sul sentiero del Monte Brione può essere fatta in un giorno, partendo al mattino e rientrando nel primo pomeriggio.
Forte San Nicolò
Forte San Nicolò guarda direttamente il Lago di Garda e si trova adiacente al parcheggio dell’omonimo porto. Lasciate qui la vostra auto e preparate le monetine per pagare il parcheggio (tutti i giorni della settimana). Se frequentate la zona in estate, arrivate presto perché qui i posti non sono infiniti e la gente è tanta. Forte San Nicolò è un tagliata (ovvero un forte di sbarramento) costruita attorno al 1860 da parte del governo di Vienna. Bloccava la strada tra Torbole e Riva del Garda e accoglieva truppe controllo del traffico sul Lago. In linea d’aria, l’allora confine con l’Italia era proprio molto vicino. Sul retro del Forte (dove ho fatto la foto) troverete la freccia per sue sentieri: quello del Monte Brione e quello della Pace. Il sentiero della pace è pianeggiante e vi porterà, lungo il lago, fino a Torbole. Quello che dovete seguire per arrivare a Forte Garda è quello che sale su per le scalette. Parola d’ordine: sempre in salita… e non sbaglierete strada. Ripeto un concetto fondamentale: parcheggiate qui. La strada asfaltata (di cui vi parlo tra poco) che sale quasi fino a Forte Garda è ad uso esclusivo di chi vi abita e degli hotel che vi si affacciano. Che non vi salti in mente di salire in auto.
Il sentiero per Forte Garda
Poco fa vi ho parlato di scalette. Ecco, le scale sono quelle che vi condurranno a Forte Garda. L’attuale sentiero segue l’esatta linea del monte, linea che in tempo di Prima Guerra Mondiale, era occupata dalle trincee dei soldati austriaci, pronti a guardare il lago per scrutare il nemico italiano. Il sentiero, come vi dicevo, è piuttosto impegnativo: non è adatto a nessun tipo di carrozzina o passeggino. Solo gambe, zaini ed eventuali bastoni da nordic-walking che potrebbero aiutarvi nei punti in cui le scale sono alte e non c’è corrimano. Io mi attaccavo sugli alberi. Poveri alberi. Anyway, qui sono obbligatorie scarpe adatte al trekking, con una bella suola che vi aiuti a fare presa sul terreno. Il tempo di percorrenza, medio (molto medio) è di circa 25 minuti da Forte San Nicolò a Forte Garda. Aggiungete il tempo per respirare e ammirare il panorama… che merita molto.
Il sentiero per scendere
Non disperatevi se, come me, salendo lungo il sentiero ripido, avete fatto pensieri del tipo “poi per scendere rotolo… faccio prima“. C’è un secondo sentiero per scendere da Forte Garda, se la vostra intenzione non è quella di continuare fino alla Cima del Monte Brione. Vi basterà tenervi l’ingresso del forte alle spalle e scendere lungo la strada sterrata che trovate alla vostra destra. Raggiunta una piantagione d’ulivi, troverete la strada asfaltata. Scendete finché non ritroverete Forte San Nicolò.
Visitare Forte Garda
Forte Garda è un luogo dalla storia complessa e dal grande destino. La prima fortificazione nacque ad inizio del XX Secolo, sempre per motivi di collocazione truppe e controllo del territorio e del confine. Il Forte, a livello strutturale, è molto interessante perché “si appoggia” per un suo lato, alla montagna rendendo il Monte Brione parte stessa della struttura. Forte Garda non ha batterie di tiro sul retro né sul tetto perché non hai mai dovuto difendersi da qui lati. Il suo interesse maggiore era a ciò che succedeva davanti, tra le acque del Lago di Garda. Per anni è stato abbandonato e, ancora oggi, lo troverete particolarmente “abbracciato” al bosco che lo circonda. Informatevi sui giorni d’apertura perché, durante l’inverno, potrebbe essere chiuso per motivi legati al meteo o alla difficoltà nel far percorrere la strada. Il Forte è amministrato dal MAG – Museo dell’Alto Garda. Magari telefonate: 0461-573869.
L’interno di Forte Garda
L’entrata a Forte Garda è gratuita. Il mio consiglio è quello di contattare una delle guide che fanno parte dell’associazione TST – Trentino Storia Territorio. Noi eravamo in compagnia di Elvio Pederzolli che ci ha davvero raccontato moltissimo su Forte Garda e ci ha reso partecipi della loro attività all’interno del forte. Si può visitare Forte Garda anche da soli ma con una guida è meglio perché all’interno non ci sono moltissime spiegazioni. I percorsi all’interno del forte sono stati messi in sicurezza sicché, pur prestando attenzione, non correte dei rischi nel girare per i corridoi di Forte Garda. Questa fortificazione è strutturata con un piano terra che probabilmente era di uso comune per la cucina e alcuni posti di guardia. Sotto il piano terra si trova probabilmente la parte più recente del forte, quella in cui sono integrate anche delle finestre di difesa dalle quali poter sparare. La parte superiore del forte è composta da altri 2 piani dove erano disposte anche le camerate.
Il tetto di Forte Garda
Una delle parti di Forte Garda più conosciute da chi è cresciuto nella zona di Riva del Garda è il suo tetto. Forte Garda è completamente rivestito di cemento armato. Questo l’ha pesantemente rafforzato e gli ha permesso di resistere a due guerre e a poco più di 100 anni di vita. Il suo tetto è stato particolarmente amato in passato ed utilizzato come luogo dove starsene in pace e magari prendere il sole. Dopo il restauro del forte, ovviamente, queste attività sono cessate ma non sono terminate le iniziative che vogliono fare di Forte Garda non solo un luogo da visitare ma anche da amare e apprezzare in altre situazioni. Se passate nella zona del Garda Trentino durante la bella stagione, non dimenticate di informarvi. Non si sa mai che ci possa essere qualche particolare rappresentazione o evento lì sopra.
Perché mi è piaciuto visitare Forte Garda?
C’è un’azione che compio sempre quando mi trovo in prossimità o all’interno di un luogo storico: lo tocco, ci appoggio almeno un palmo di mano e lo ascolto. Sempre che quel luogo si possa toccare. Altrimenti respiro a pieni polmoni. Quando ho appoggiato la mia mano sul muro del Forte Garda è come se fossi entrata in totale unione con quel posto e ci abbia visto sofferenza, vita, risate e speranze per la fine di una guerra fin troppo crudele. Forte Garda è così vicino a Riva del Garda eppure in un mondo totalmente diverso, fatto di silenzio e ipotetiche urla storiche allo stesso tempo. Noi, infondo, siamo frutto di quella di altre guerre. Credo sia quasi un atto di rispetto verso il passato andare a visitare il luoghi della Grande Guerra. Per capirli e farli sentire meno soli… dopo tutti quegli anni.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
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