Giorni fa ero alla Signet Library per un afternoon tea che è stato un’esperienza a metà tra un pranzo stellato e un pomeriggio in spa. Vi spiego meglio e inizio parlandovi della Signet Library, ovvero una biblioteca di epoca georgiana (andate a cercare Re Giorgio IV per collocarla temporalmente) che si trova nel pieno centro di Edimburgo, in Parlament Square. La biblioteca potrebbe essere annoverata tra le più belle da visitare in Europa ma, ahinoi, l’accesso è consentito solo per motivi di studio. La Signet Library è una delle più importanti biblioteche legali del mondo e custodisce non so quanti libri legati a leggi, procedure e chi più ne ha più ne metta. Nella sala che si trova a piano terra, attualmente, si trova The Colonnades, un ristorante e tea room che vale la pena di conoscere.
Partiamo dall’inizio: un viaggio ad Edimburgo. Mi organizzo, studio itinerari, incastro birre, incontri, chiacchiere, sorrisi e un sacco di chilometri da fare in pochi, pochissimi giorni. Nella capitale della Scozia le cose da fare sono sempre molte e mi è balzata in mente una domanda: perché non concedermi un afternoon tea come si deve? Ho chiesto conosiglio ad una coppia di signori scozzesi che io e Gian conosciamo da tempo. Il primo nome che mi hanno indicato era lo stesso luogo che avevo pensato io: il Balmoral, lo storico hotel all’incrocio tra North Bridge e Princes Street. Dopo poco ecco che arriva un altro nome: la Signet Library. Lo stesso giorno, tornata davanti al mio pc dopo un ottimo pranzo emiliano con compagnia scozzese, ho inviato una richiesta di prenotazione ad entrambi i luoghi. La Signet Library aveva posto ed era felice di avermi tra i suoi clienti.
Come organizzarsi per un afternoon tea tradizionale
L’afternoon tea è una tradizione sacra, così come è sacro il nome della Regina. Giusto per dirne una. Il tè per i britannici è ciò che, spesso, è il caffé per noi: arriva un ospite e lo preparari. Hai voglia di coccolarti e lo prepari. Il tè delle cinque non è una merenda né una pausa dal lavoro: è tempo per se stessi e, come tale, richiede sempre una certa attenzione. Ovviamente, se preparato in casa (a meno che non siate i proprietari di un luogo come Highclere Castle, location di Downton Abbey) richiede meno formalità ma è sempre un momento che aiuta a capire quanto teniamo ai nostri ospiti. Ecco perché non va mai e poi mai improvvisato. Tanto meno in viaggio. (Leggete: non è una sceneggiata per accontentare i turisti).
La prenotazione
Sono tantissimi i luoghi dove fermarsi per un afternoon tea e tutti super degni: dipende sempre da cosa si vuole. Se, nel vostro peregrinare all’esplorazione di Edimburgo, vedete una caffetteria che vi piace, nulla vi vieta di entrare e cercare un tavolo. I luoghi come la Signet Library sono diversi: la prenotazione è raccomandata (leggete: obbligatoria) anche se, come me, varcherete la sua porta da soli. Spesso sono disponibili moduli online per prenotare direttamente oppure basta mandare una mail o telefonare. Meglio se, almeno, con una decina di giorni d’anticipo. Un po’ di più se si tratta di week-end.
Il menù
Ci sono essenzialmente due grandi classici dell’afternoon tea che non tramontano mai e li trovate entrambi in un sacco di libri. Uno fra tutti? The importance of being Ernest di Oscar Wilde è maestro in questo, ovvero nel raccontare quanto l’afternoon tea sia legato a cucumber sandwich da un lato e a scone con clotted cream dall’altro. Vi dico solo che, per quel che mi riguarda, non amo i cetrioli. Anzi. Eppure non c’è santo che tenga di fronte ai cucumber sandwich. Tornando a noi, l’afternoon tea tradizionale non è una merenda, come vi dicevo, è qualcosa di più simile ad un pranzo. Compreso nel prezzo che vi sarà chiesto ci saranno varie “portate”: si inizia con una amuse-bouche rappresentato da una tazza di zuppa, si prosegue con le proposte salate e si arriva a quelle dolci. Per finire poi con un sorbetto. Le proposte salate e quelle dolci sono 9+9, a testa. Tutto finger food, è vero, ma alla fine sarete pieni. Avvertite nel caso abbiate qualche intolleranza.
L’ordinazione e la scelta del té
Una volta che vi sarete accomodati al vostro posto, vi sarà portato un menù dove troverete le liste dei tè disponibili nel locale che avete scelto. La Signet Library ne aveva più di 10, tutti in foglia lunga, e tutti inseriti direttamente nella teiera d’argento (pesantissima e bollente) che vi verrà portata al tavolo. Avrete circa un litro di tè tutto per voi. Io ho scelto un Earl Grey che, a dirla tutta, è il mio tè preferito in assoluto. Potete provare anche più di un infuso: basterà comunicarlo al cameriere. C’è chi sceglie un tè per il salato e uno per il dolce. Assieme alla teiera, vi verrà portato un piccolo “colino” da usare per evitare che piccoli residui di foglie cadano nella tazza. L’unica cosa che ordinerete sarà, quindi, il tè. Avvertite nel caso abbiate qualche intolleranza.
L’ambiente
L’ambiente della Signet Library era formale, direi quasi nobiliare. Non si sentiva nessuno parlare a voce alta, né notifiche o suonerie di telefoni. La moquette era così spessa da ovattare anche i passi dei clienti e dei camerieri. Vi dico questo perché tenere un comporamento corretto in un luogo così è più che d’obbligo. Io ho chiesto anche se disturbava che facessi le foto alla sala e ai piatti. Malgrado l’atmosfera così formale (soprattutto per noi italiani), quello che posso dirvi è che lì dentro ci si sente come a casa e che l’accoglienza è speciale. Non è richiesto nessun dress-code particolare ma mi sento di consigliarvi pienamente di non arrivare in pantaloni corti e canottiera, nel caso facciate il vostro viaggio in Scozia in estate. Io lunedì avevo un paio di leggings, una felpa, una maglia e scarpe da viaggio e sono andata benissimo. Vicino a me c’erano delle signore in normalissima tenuta da lunedì, con jeans e maglione. Credo valga sempre la regola del buon senso. Non ho letto di nessuna policy particolare in caso di presenza di bambini: non vedo la Signet Library come il luogo giusto dove entrare con un bimbo piccolo. A meno che non sia capace di stare fermo e in silenzio per due ore consecutive.
Tempi e costi
Quanto costa un afternoon tea tradizionale alla Signet Library? Non poco ma nemmeno troppo. Il costo per persona è di 32£. Vi sembrerà molto se pensate al tè delle cinque come ad una merenda, ma non è così. Il mio appuntamento con la Signet Library era alle 13 di lunedì e per me quell’esperienza è stata un pranzo e tale dev’essere considerata, anche e soprattutto per la qualità del cibo che vi verrà proposto. Come vi dicevo, uscirete pieni e soddisfatti e per un pasto completo preparato da uno chef di alto livello 32£ non sono poi troppe. Fidatevi. L’esperienza dell’afternoon tea vi prenderà circa 2 ore e questo anche perché non c’è nulla di preparato e scaldato al microonde. Il cibo che vi verrà servito sarà preparato al momento o cotto al momento.
Afternoon tea alla Signet Library: la mia opinione
Wow-effect
La mia prima reazione è stata di stupore. Avevo visto le foto di questa biblioteca sul web e avevo esattamente osservato com’era la sua sala da tè. Quando sono entrata e mi sono annunciata alla reception, sono stata subito accompagnata nella sala principale, che non mi aspettavo fosse proprio dietro la reception. Appena sono entrata mi è uscito un “Wow” dalla bocca come fossi la più novella delle viaggiatrici. Mi sono sorpresa di tanta perfezione, misura e bellezza allo stesso tempo.
Il silenzio, la musica, il tempo per te
All’inizio del post vi dicevo che prendere il tè alla Signet Library di Edimburgo è stato per me un’esperienza a metà tra una spa e un ristorante stellato. Il silenzio della sala da tè era riempito, ma senza troppa irruenza, dal suono di un pianoforte che non ha mai smesso di produrre qualcosa di simile all’armonia totale. Il giusto volume, le giuste note, il giusto ritmo. Tutto richiamava quella perfezione che vi ho accennato poco fa. Quella musica unita al fatto che fossi da sola hanno fatto tutto il resto: quelle due ore alla Signet Library si sono trasformati in tempo per me, per ascoltare quella che sono e per pensare a mille cose. A tutto questo ho unito un’esperienza di gusto alla quale non mi aspettavo di poter prendere parte.
Il gusto
Il gusto, per l’appunto. Ciò che mi è stato servito mi ha sorpreso all’ennesima potenza per la capacità con cui era stato preparato, per la cura della presentazione e per l’immenso sapore che mi ha regalato. La parte del finger food salato prevedeva addirittura della selvaggina, dato che l’autunno è proprio la sua stagione. La parte dolce mi ha sorpreso per la bontà di ogni cosa. Menzione speciale per un macaron alla zucca che credo non scorderò. Menzione ultra-speciale per le due scone che mi sono state servite, come vuole la tradizione, rigorosamente tiepide e che io, sempre come dice la tradizione, non ho tagliato ma ho aperto con le mani prima di inondarle di clotted cream e marmellata di fragole.
Ve lo dico in tutta sincerità: 32£ sono quelle che potreste spendere in cavolate e souvenir made in China acquistati sul Royal Mile nella speranza di portarvi a casa un pezzo di Scozia che tale non è. Tenetele lì dentro al portafoglio e spendetele mezzo passo più in là del Royal Mile, ma proprio mezzo. Prenotate il vostro afternoon tea alla Signet Library, please. Fatelo in nome di un’esperienza memorabile da portarvi a casa al posto del finto tweed.
Parlando di regole e comportamento… le sapete le regole fondamentali per il tè delle cinque? Ve ne racconto una nel video sulla mia esperienza con l’afternoon tea della Signet Library. Enjoy!
Tutte le foto e video sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
Sono arrivata a questo post un po’ per caso leggendo del tuo ultimo articolo su Bristol e mi ha colpito molto perché sono stata proprio da poco a Edimburgo e purtroppo mi sono persa questa incredibile esperienza. Terrò quindi in considerazione i tuoi preziosi consigli per la prossima volta che visiterò la capitale scozzese. Mi è piaciuta tantissimo e ci cono ancora tante cose da vedere. La prossima volta però l’esperienza del tè non me la voglio perdere 😍
La Signet Library non è molto conosciuta dai viaggiatori italiani e io l’ho trovata davvero un qualcosa di grandioso.