
Ci pensavo un paio di giorni fa: quando sul calendario è segnato un ponte… io penso ai ponti. Ormai ho capito di amare alla follia queste opere ingegneristiche e architettoniche: mi piacciono vecchi, di pietra, moderni, slanciati, ferrosi, toccati dal tempo… mi piacciono in ogni loro forma. Giorni fa mi sono tornati in mente un paio di ponti molto belli che si trovano in Gran Bretagna, così ho pensato bene di trovarne nove da raccontarvi, suddivisi in tre categorie: i ponti iconici, i ponti sorprendenti e i ponti romantici.
I ponti iconici
I ponti iconici per me sono quelli che connotano il luogo incui si trovano in maniera particolare. Non appena si osserva una loro immagine si capisce subito dove si trova e di che parte del mondo stiamo parlando. Nel nostro caso, in che parte di Gran Bretagna ci troviamo. I tre che ho scelto sono il Clifton Bridge, il Tower Bridge e il Menai Bridge.
Il Clifton Bridge di Bristol

E’ il simbolo indiscusso di una città che merita più di un viaggio: Bristol. E’ stato costruito da un genio dell’ingegneria e della progettistica: Isambard Kingdom Brunel, un uomo che ha lasciato in giro per la Gran Bretagna più di un qualcosa da ammirare. Il Clifton Bridge è sorprendente per il luogo in cui si trova: il punto più stretto della gola creata dal fiume Avon. Guardatevi attorno quando arrivate a Bristol e prendere l’autobus che dall’aeroporto vi porterà fino alla stazione di Temple Meads: lo vedrete di sicuro. L’entrata al Visitor Centre del Clifton Bridge è gratuita. Fateci un giro se siete in città e, già che siete in zona, raggiungete The Lido dopo aver visto il ponte. Si tratta di un vero e proprio “lido” vittoriano. Sembra uscito da un film o da un romanzo. Potartevi il costume.
Il Tower Bridge di Londra

Se dovessimo stilare una lista dei luoghi iconici di Londra, il Tower Bridge sarebbe sicuramente ai primi posti. Io lo amo per come la sua natura funzionale si sposa con la bellezza assoluta voluta da chi l’ha progettato. E’ stato inaugurato nel 1894 e, pensate un po’, già al tempo, l’apertura della sua campata era tra le più veloci al mondo. Ora ci mette circa 90 secondi ad aprirsi completamente per far passare le navi. Come gli altri ponti di questa sezione, rappresenta il forte sviluppo ingegneristico e tecnologico dell’epoca vittoriana. Attualmente viene attraversato da circa 40’000 persone al giorno mentre i passaggi fluviali sono circa 1000 in un anno. L’attraversamento è, ovviamente, gratuito.
Il Menai Strait Bridge sull’Isola di Anglesey

Avete prensente quando, in un dato luogo, vi sentite a casa e poi arrivate in una località precisa di quel luogo e la sensazione di essere “nel vostro posto nel mondo” diventa totale, sempre più forte? E’ ciò che mi accade attraversando il Menai Bridge in Galles. Si tratta di un’iconica opera – ecco perché l’ho messo in questo gruppo – di Thomas Telford, inaugurato nel 1826. Venne costruito per facilitare il trasporto di bestiame dall’isola di Anglesey alla terraferma. A livello ingegnerisco, fu così innovativo da ispirare la costruzione di altri ponti sospesi. Quello che si dice è che ispirò addirittura la struttura del ponte di Brooklyn. Ciò che posso dirvi con certezza è che è davvero bello. C’è una fermata dell’autobus appena dopo il ponte, sia dal lato di Anglesey che da quello della “mainland” del Galles. Fermatevi e attraversatelo a piedi. Ciò che io adoro fare da sopra quel ponte è osservare la forza della marea oceanica che, nel Menai Strait, è palese.
I ponti sorprendenti
I ponti sorprendenti sono quelli che generano, in chi li guarda, quella reazione chiamata Wow effect. Potrebbe essere per la loro posizione, potrebbe essere per il loro modo di intergrarsi col paesaggio o – allo stesso modo – per come differiscono dal luogo in cui sono posti. Per questa categoria ho pensato al Severn Bridge, il Forth Bridge e il Gateshead Bridge.
Il Severn Bridge di Bristol
In una puntata di Torchwood, Gwen deve lasciare Cardiff per andare in Inghilterra. Il suo compagno le dice, scherzando (ma anche no) mentre lei sta attraversando in auto il ponte sul Severn “hai preso il passaporto? Hai fatto i vaccini?“. Questo fiume è da secoli il confine naturale tra il Galles e l’Inghilterra. In inglese si chiama Severn Bridge e in gallese Pont Hafren. E’ lungo poco più di un chilometro e mezzo e non si può percorrere a piedi perché vi ci scorre la M4. Il pedaggio per le auto è di circa 6£. Vale la pena di fermarsi alla base, da uno o dall’altro lato, per ammirarlo in tutta la sua bellezza. Come mi succede per il Menai Bridge, attraversarlo per andare verso il Galles mi fa un gran bene.
Forth Bridge a North Queensferry

C’era un sole che illuminava tutto all’ennesima potenza quella mattina di inizio Novembre a North Queensferry. Avevo preso il treno proprio per andare a vedere i due ponti che attraversano il Forth of Fife, ovvero il fiordo su cui sorge Edimburgo. Attualmente, come dicevo, i ponti sono due: il Forth Rail Bridge, a sinistra nella foto, e il Queensferry Crossing, dove transitano le auto. Quest’ultimo è un ponte doppio ed è stato inaugurato proprio nel 2017. Il Forth Rail Bridge è il più bello, per me. Quel giorno gli ho scattato non sono quante foto e non smettevo di osservarlo brillare con quel suo rosso scuso stagliato contro il cielo azzurro di Scozia. Un consiglio nel caso arriviate in Scozia in aereo: durante le manovre di avvicinamento all’aeroporto di Edimburgo, passaerete proprio sopra la zona del Forth dove si trovano i ponti quindi guardate fuori dal finestrino! A breve vi racconterò della mia giornata a North Queensferry. Stay tuned!
Gateshead Newcastle

Se dovessimo premiare una città britannica con un inventato “Araba Fenice Award“, la vincitrice sarebbe sicuramente Newcastle upon Tyne, uno di quei luoghi in cui i viaggiatori italiani si recano poco per mancanza di voli diretti dal nostro paese. Newcastle, però, non è impossibile da raggiungere: basta in treno da Manchester o Liverpool e il gioco è fatto. Perchè dico che Newcastle sia un’araba fenice? Perché se l’è vista brutta negli decenni scorsi, data la crisi dell’industria pesante e le difficoltà economiche del nord dell’Inghilterra. Newcastle è rinata e il simbolo di questa rinascita è sicuramente il suo waterfront sul fiume Tyne dove si trovano alcuni ponti molto belli. Nel 2001 è approdato sui riverbank anche il Millennium Gateshead Bridge, un ponte per pedoni e bici che fa la sua bellissima figura in città. Anche di notte.
I ponti romantici
Approdiamo ora all’ultimo gruppo: quello dei ponti romantici. Ci sono moltissime zone romantiche in Gran Bretagna, posti capaci di farci innamorare di noi stessi, della vita, di chi abbiamo accanto o del primo rospo che transita per il ponte assieme a noi. Sceglierne tre non è stato facile. Vi racconterò quelli che mi hanno colpito di più: si tratta del Pulteney Bridge, il Robber’s Bridge e il Beddgelert Bridge. Stagione consigliata per ammirarli? Io direi l’autunno.
Il Pulteney Bridge di Bath

Bath è forse la città più romantica di tutta la Gran Bretagna. “Complice” di tutto questo è sicuramente la grande Jane Austen che vi ha ambientato due dei suoi romanzi (Persuasion e Northanger Abbey) e che ha tratto dalla vita di questa città termale del Somerset molte delle vicende da lei raccotante. Bath, per molti anni, è stata quello che si può definire “the place to be“, il luogo in cui dovevi trovarti ad un certo punto dell’anno per vivere “the season“, ovvero la stagione delle feste, dei pic-nic all’aperto e dei momenti in cui l’alta società dava il meglio di sé stessa. L’immagine del centro cittadino è ancora molto legato all’Inghilterra del periodo Georgiano o Regency e il Pulteney Bridge parla prprio di quel periodo. Lo stesso in cui vediamo i giardini portare la firma di un grande come Capability Brown, lo stesso periodo raccontato nel romanzo Barry Lyndon di Thackeray (e poi nel film diretto da Kubrick). Questo ponte venne pensato, a metà del 1700, come un vero e proprio centro commerciale per le signore di Bath. E lo è ancora ora: possiede negozi su entrambi i lati del passaggio. Detto ciò, resta una di quelle viste di Bath da ammirare sognando la città ai tempi del suo massimo splendore.
Robber’s Bridge a Lynton

Pensate, ci troviamo ancora non distantissimi da Bristol: quella parte di Inghilterra pullula di ponti magnifici e luoghi da vedere. Uno di questi, spesso messo in secondo piano da chi viaggia verso la Cornovaglia, è l’Exmoor National Park, una zona protetta che prende parte del Devon e del Somerset. Si tratta di un parco nazionale davvero molto bello. Il Robber’s Bridge si trova nel territorio di Lynton e va raggiungo con una breve passeggiata nella natura. E’ uno de moltissimi “arch bridge” in pietra sparsi per la Gran Bretagna. Deve il suo nome al fatto che, in passato, veniva attraversato da ladri e banditi.
Beddgelert Bridge a Beddgelert

Beddgelert è un must di molti viaggi in Galles. Il Galles del nord è dominato dal Monte Snowdon: solitamente sono due i luoghi da cui iniziare a salire verso la sua vetta. Uno è Llanberis e l’altro è Beddgelert. Quest’ultimo è il luogo in cui vi consiglio di recarvi per vedere l’arch bridge più fotografato di tutto il Galles: il Beddgelert Bridge. Il paesino è molto bello e dà davvero l’idea di quel Galles di montagna che a me piace proprio tanto. Il ponte si trova sul punto di congiunzione di due torrenti che scendono proprio dal Monte Snowdon. Beddgelert si raggiunge comodamente con i mezzi pubblici, senza cambi, da Caernarfon. Il viaggio dura circa 40 minuti. Le leggende gallesi dicono che qui sia sepolto Gelert, il cane di Llewelyn – un principe di Galles medievale (o dovrei dire “il” principe di Galles, data la mitologia legata a quell’uomo). Non vi racconto la storia perché è truce e triste. Guardiamo alla realtà dei fatti: Beddgelert è un bel posto, con un ponte molto romantico.
Il nostro viaggio in Gran Bretagna alla scoperta di alcuni (solo alcuni) dei ponti più belli dell’isola finisce qui. Per il momento. I ponti, come vi dicevo, sono per me spesso motivo di grande ispirazione. Continuerò sempre a guardarli come una magia capace di unire di punti e dare vita a grandi incontri.
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