Se questo post fosse una favola inizierebbe con il classico “C’era una volta” e continuerebbe con “una città romana in Piemonte.” Questa città, però, non è frutto della fantasia umana bensì una realtà storica visibile e, soprattutto, visitabile. Libarna è una città romana ritrovata, scavo dopo scavo, a partire dai primi del ‘900 non distante da quel Serravalle Scrivia che tutti ricordiamo per essere sede di un outlet molto conosciuto. Libarna giace quasi addormentata nell’attesa dei tanti visitatori che la risveglino con i loro passi e con gli occhi curiosi di chi ama mescolare viaggi e storia.
Il mio #eccellenzainpiemonte di qualche settimana fa non poteva iniziare meglio di così: con una città romana da scoprire e di cui appassionarmi. La “grande Roma fuori Roma” è sempre uno dei miei temi preferiti quando sono in viaggio. Il pensiero delle città sulle vie consolari mi riporta in men che non si dica in un’epoca alla quale vorrei dedicare un po’ di studio. A tal proposito, avete letto il post e visto il video su Teurnia?
Libarna: com’è nata la città
Molte (per non dire quasi tutte) delle città romane sorte a gran distanza dal centro dell’Impero devono la propria nascita al passaggio di una via consolare. Nel caso di Libarna si tratta della Via Postumia, strada che univa la Genova di allora con Aquileia. La Via Postumia incrociava anche la Via Emilia e divenne una delle vie più importanti per i transiti mercantili dell’impero romano. Libarna nacque proprio sul tracciato di questa strada consolare e divenne subito una città molto importante, ben strutturata e ben abitata. La famiglia più in vista era la Gens Attilia, stirpe che organizzava anche i giochi con i gladiatori nell’arena della città, capace di far accomodare circa 5000 persone. La sorte di Libarna fu buona dal II Secolo a.C. (quando venne menzionata la prima volta in un documento scrito) fino a dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente. Ci sono degli scritti che attestano ancora vita e attività economiche in città fino a dopo il 500 d.C.
Com’è strutturata Libarna?
La città di Libarna è stata strutturata con il classico schema a “castrum” romano: tutte le vie e le strade si incrociano ad angolo retto. Le due vie più importanti erano il Cardine Maximo e il Decumano Maximo. Quest’ultimo corrispondeva al tratto cittadino della Via Postumia. Lungo il Cardine erano, probabilmente, sistemate le botteghe artigiane. Lo si capisce dal ritrovamento di certe piccole discese tra le strutture urbane e la strada, dei veri e propri piccoli scivoli che permettevano il carico e scarico della merce. Una particolarità curiosa di Libarna riguarda il suo anfiteatro, che si trova proprio alla fine del centro urbano. Solitamente, gli anfiteatri romani venivano costruiti fuori città, per motivi di ordine pubblico. I giochi con i gladiatori erano un vero e proprio evento, atteso al pari di un moderno derby. Proprio per poter controllare meglio la folla, gli anfiteatri erano quasi sempre costruiti ad una certa distanza dal nucleo della città. Quello di Libarna fa eccezione. Grande a sufficienza per contenere 5000 persone, le sue fila erano disposte come tutti gli anfiteatri: ci si sedeva a seconda del proprio censo e dell’importanza della propria famiglia. Le donne erano sempre relegate “nell’ultimo anello”, dove le panche erano di legno e si stava più scomodi. Così, per dire.
Una particolarità di Libarna: la casa del chirurgo
Scavo dopo scavo, tra le case di Libarna ne è uscita una particolarmente preziosa. Lo stato di mantenimento del suo mosaico pavimentale ha fatto subito capire che si trattasse di una dimora patrizia. Successivamente sono venuti alla luce alcuni attrezzi che hanno rivelato il mestiere del padrone di casa: si è capito subito che si trattasse di un medico chirurgo. Storici e archeologi hanno subito pensato si trattasse della dimora di un ricco medico, costruita causalmente in quella parte della città. Non fu proprio così: gli scavi e gli studi hanno rivelato che la casa era in quella posizione perché serviva soprattutto da Pronto Soccorso durante i giochi con i gladiatori.
Informazioni per visitare Libarna
Cosa occorre sapere per visitare Libarna? Poche semplici cose che trovate elencate qui sotto.
- L’ingresso all’area archeologica di Libarna è gratuito
- Il complesso di può visitare dal martedì al venerdì al mattino fino alle 12. Sabato e domenica dalle 10 alle 16. Giorno di chiusura: lunedì
- Per raggiungere Libarna vi basterà percorrere la A7 ed uscire a Serravalle Scrivia.
- Per visitare l’area archeologica di Libarna come si deve, ovvero con la giusta attenzione, vi serviranno almeno un paio d’ore.
- Esiste un‘App che potrà farvi da guida all’interno del complesso
Sarò sempre la solita nostalgica o quella fissata con la storia – decidete liberamente voi – ma io a Libarna ci sono stata proprio bene e, probabilmente, sarei rimasta lì un po’ di più per poter rifare il giro della città, chiudendo gli occhi qua e là per poterla immaginare nel periodo del suo totale splendore. Ho appena finit di montare il video sulla mia visita. L’hai visto?
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
E pensare che sono piemontese e Serravalle, come hai scritto tu, la conosco quasi solo per l’ outlet, ma di Libarna non avevo mai sentito parlare, ora grazie al tuo articolo mi hai incuriosito, chissà che non riesca ad organizzare una gita anche io?
In pochi sanno di Libarna ed è davvero un gran peccato. Fai un salto e poi dimmi che ne pensi!