
Difficile vivere questi giorni quando la testa va dove vuole lei e tu non puoi fare nulla. Puoi prendere mille eleuterococco, gingko e così via ma nulla riuscirà mai a fermare la giostra e farti scendere. E poi… chi vuole scendere? La vita è bella nel bene e nel male, i ricordi mi alimentano così come lo fanno le mie speranze per il futuro. Ho quasi 40 anni Mamma, mancano poco più di 100 giorni al cambio di decina ed io so già che tu mi diresti in ogni occasione che sono ancora un bimba o che voglio fare ancora una bimba. Oggi sono qui a scriverti per ricordarti perché oggi avresti avuto 71 anni ed io, sicuramente, ti avrei mandato i fiori.
E’ sera tardi e sto cercando di trovare il modo per finire di lavorare. Questi sono giorni di partenze, una dietro l’altra come piace a me. Sono quei giorni in cui impacchetti i vestiti dentro l’armadio a colonne indipendenti, una per partenza. Così è più facile cambiare zaino, borsa o valigia. E’ più facile non avere le lavatrici da fare, cose da sistemare eppure… no, no la cucina la devo pulire. “Te te si mesa con un santo“, mi diresti tu in dialetto veneto ed io ti direi che hai ragione, in tutte le lingue che so. Quel Santo mi ricorda pesso di te quando mi vede in bilico tra il riso e la lacrima, tra la felicità e la nostalgia per un genitore che non c’è più. Spesso mi dice che uno dei migliori modi per ricordarti è mettere una in fila all’altra le regole con le quali mi hai cresciuta e, oggi, io sono qui per questo.
Le regole della Bruna
Ora, mamma, non parlo più direttamente a te ma a chi ci sta leggendo.
La Bruna era la mia mamma che se n’è andata 5 anni fa e che mi mancherà per il resto dei miei giorni. Lei era uno spirito ribelle ma molto ferma e decisa quando si parlava di educazione e libertà. Della serie “guadagnati la libertà di fare quello che vuoi. Fammi capire che di te ci si può fidare. Lei aveva delle regole non scritte e mai elencate che, puntualmente, saltavano fuori nella mia vita un giorno sì e l’altro anche. Pronti?
- Ogni mattina fatti il letto
Ecco una di quelle regole alle quali io non so transigere. Mi rifaccio il letto da quando avevo 6 anni. Fatto bene, con gli angoli giusti e le lenzuola tirate a dovere. Io non sono capace di uscire di casa senza aver rifatto il letto. Anche quando sono in viaggio. Sono messa tanto male? - In pigiama non si mangia
O meglio, in pigiama puoi solo fare colazione. Non esiste che mangi in pigiama, poi ti sporchi e vai a letto che sai di spaghetti o polpettone. - Il pigiama si toglie dopo colazione
Non ho mai passato una giornata intera in pigiama in vita mia. Cosa triste, vero? Per me non lo è. Mi piace passare dal pigiama alla tuta e viceversa quando non ho nulla da fare o se resto in casa. Cambiarmi dopo la colazione serve a darmi una svegliata in ogni senso e questo mi ha aiutato nella mia vita da freelance. - Non si dorme mai con le calze
Mia madre era un’infermiera e quando le chiesi perché non posso tenere le calze di notte lei si è messa ad elencarmi tutte le caratteristiche della circolazione del sangue più virtuosa che ci sia. Ergo, anche se ho i piedi gelati… niente calze di notte. Ci sono mille altri rimedi che vi racconterò. - Non si dorme mai col reggiseno addosso
Potrebbe essere la seconda puntata del punto precedente. Mille spiegazioni mediche, zero materne. La Bruna era fatta così. - Telefona quando arrivi
Ecco l’unica regola della Bruna applicata alla lettera sempre e comunque. Ovunque mi trovassi.
Potevo starmene sperduta in una favela brasiliana a fare volontariato per un mese, com’è effettivamente successo, e si applicava il principio di “no news, good news” ma, cascasse il mondo, dovevo telefonare quando arrivato. E così ho sempre fatto. Lo ammetto… ora mi manca il non dover avvertire nessuno quando sono in giro, salvo quando viaggio da sola perché, in quel caso, avverto Gian. - Mai resistere al mal di testa
Ecco che torna l’infermiera Bruna. Ci sono tanti dolori ai quali si può fare stoica resistenza. Ma non al mal di testa. Mia madre mi diceva sempre di non fare l’eroe e di buttar giù un antidolorifico senza troppi ragiomenti.
A lei, mentre sono in treno verso il Piemonte, vanno tutti i miei pensieri di oggi. E chissà che qualche altra regola della Bruna mi torni in mente presto, a completare quell’alternarsi tra ricordi e vita presente che fa sempre così parte di me. I miss you Mum!
Grazie per questo bell’articolo sulla Bruna!
Lei è stata bravissima a trasmettere a te le sue regole che sono anche le mie regole da sempre, ma che non sono stata capace di farle applicare anche alle mie figlie: fantastiche donnette ma un po’ ribelli sotto questo aspetto.
Grazie.🌻
Grazie mille per il tuo commento. Adoro scrivere su mia madre. Fammi sapere se queste regole funzionano con le tue figlie.