Ci sono luoghi che ogni viaggiatore spera di incontrare sulla propria strada. Uno di questi è, almeno per me, la Kappeller-Alm, in Carinzia. Si tratta di una malga storica che si trova a 1800 metri circa, sul sentiero che porta verso la cima del Goldeck, uno dei punti panoramici più belli della zona del Millstättersee. Il Goldeck può essere raggiunto tramite una funivia che parte da Spittal an der Drau oppure – opzione più che consigliata – percorrendo la Goldeck Panoramastraβe, una delle strade panoramiche della Carinzia.
Kappeller- Alm: una giornata di gusto e bontà in montagna
Se c’è una parola che dovete imparare in montagna in Austria (e soprattutto in Carinzia), quella è Jause, plurale Jausen. In tedesco è un sostantivo femminile e la migliore traduzione italiana è merenda. Ma la Jause è di più di una merenda. Parola di Giovy. La Kappeller-Alm su Goldeck è il luogo giusto per capire questo concetto.
Come arrivare alla Kappeller-Alm
Quando si è in viaggio in Carinzia, in estate, la giornata tipo potrebbe essere come segue: sveglia presto, montagna fino alle 14.30 e poi un tuffo in uno dei laghi della regione. Così sono state alcune delle nostre giornate passate in quello splendido pezzo di Austria che per noi comincia ad essere un po’ casa. E di ciò ne siamo felici. Abbiamo deciso di salire sul Goldeck per riempire l’ultimo giorno di vacanza in Carinzia e per riempirci gli occhi del panorama montano della regione. La Goldeck Panoramastraβe è una strada a pagamento (come le altre strade simili. Una fra tutte: la Hochalmstraβe). Si pagano 13,50€ ad un casello posto lungo la strada. Prima di percorrerla, consultate sempre il sito ufficiale per verificarne l’apertura e le condizioni. Sappiate, inoltre, che la strada è compresa nelle attrazioni della Kärnten Card: se acquistate la tessera, non pagate il pedaggio. Tornando a noi, questa strada panoramica vi porterà a raggiungere un parcheggio dal quale potrete proseguire a piedi. La zona è davvero ricca di sentieri per ogni tipo di allenamento e voglia di trekking.
La salita al Goldeck a piedi – nostro obiettivo di quel giorno – era segnalata come un percorso adatto a tutti ma è così solo per i primi kilometri, finché non arriverete proprio alla Kappeller-Alm. Da lì prosegue inerpicandosi sul monte, superando il dislivello tra la cima del monte e il parcheggio. Arrivate preparati e ben equipaggiati. Se, come può capitare, non avete voglia di proseguire, la Kappeller-Alm è il luogo giusto nel quale ferrmarvi per rilassarvi un po’, bere e mangiare qualcosa di buono e, perché no, lasciare che i vostri occhi si riempiano di Carinzia. Da un lato potrete osservare il Goldeck in tutta la sua bellezza. Dal’altro avrete una visuale pazzesca sulle montagne che segnano il confine tra Carinzia, Slovenia e Italia. Sto parlando delle Karawanken, del Dobratsch e delle Alpi Carniche. La giornata vissuta da noi sul Goldeck era davvero luminosa ma le montagne si mostravano con un po’ di foschia. Nulla, però, ha tolto bellezza a ciò che avevo davanti agli occhi.
Cosa mangiare e bere alla Kappeller-Alm
La Kappelleralm è una malga gestita da 30 anni circa dalla stessa coppia. Sono due persone molto accoglienti ed io amavo ascoltarli parlare nel dialetto della Carinzia e immaginare cosa stessero dicendo tra loro. In malga si parla solo tedesco, anche se i gestori sono davvero grandiosi nel cercare di comprendere chiunque. I prezzi di ciò che si può ordinare dai tavoli della malga sono ottimi (2,50€ per un bicchiere da 500ml di acqua e sambuco oppure 3,00€ per pane e formaggio) e vale davvero la pena di cercare di placare appetito e fame con qualcosa scelto dal menù. Io e Gian – manco a dirlo – siamo “caduti” sul Käsebrot (pane e formaggio) che, per me, è il non plus ultra di ciò che si può mangiare in montagna. La malga quel giorno era ben frequentata ma c’era posto per tutti. Una nota spettacolare sulla gestione del luogo: la birra, disponibile solo in bottiglia – era tenuta al fresco nella fontana della malga. Meglio di così!
Quel giorno ho fatto di tutto per immagazzinare con gli occhi ogni piccola porzione di Carinzia, di quella Carinzia. I colori erano così brillanti da arrivare a far male agli occhi e ogni singolo elemento della montagna sembrava essere in perfetta comunione con cìò che lo circondava. La montagna deve vivere in armonia e, anche per questo motivo, lungo il sentiero troverete spesso dei cartelli di “avvertimento” e di invito a tenere un comportamento civile e degno del luogo. I cani, per esempio, non possono essere lasciati liberi perché potrebbero spaventare le mucche. Viene chiesto, inoltre, di raccogliere eventuali bisognini perché il pascolo deve rimanere zona esclusiva delle mucche (e di tutto ciò che possono produrre).
La strada panoramica del Goldeck, così come la Kappeller-Alm chiudono ad Ottobre. La chiusura della malga viene fatta in grande stile, con quello che viene chiamato Kirchtag im Gebirge, ovvero la sagra in montagna. Una processione arriva alla malga, dove poi sarà celebrata la messa. Dopo la festa tutti tornano a valle, pronti per l’autunno e pronti a lasciare la montagna al suo destino invernale, coscienti del fatto che averle portato rispetto nelle bella stagione preserverà ogni cosa in quella fredda. Lo devo ammettere: mi piacerebbe esserci il giorno della chiusura, anche per volgere di nuovo lo sguardo alle montagne della Carinzia e alla loro bellezza.
Ieri vi parlavo di luoghi che mi aiutano a ritrovare la calma e la serenità: credo che la Kappeller-Alm possa entrare di diritto in quella lista.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
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