Andare in cerca dell’espansione dell’Impero Romano è delle cose che mi appassiona di più quando viaggio in Europa o fino ai confini del Nord Africa e dell’Asia Minore. Non ho un perché preciso se non quella curiosità storica che spesso mi muove verso luoghi insoliti oppure posti che nemmeno io pensavo esistessero prima di aver studiato il territorio da scoprire. E’ successo anche durante il nosto recentissimo viaggio in Carinzia, regione meridionale dell’Austria, dove abbiamo scoperto la città romana di Teurnia.
Che i romani fossero dei gran girovaghi e conquistatori, è dato per certo. Le strade romane in Inghilterra, per esempio, sono un’ottima base per creare degli itinerari che abbiano zone poco frequentate (da Italiani) come meta. I Romani furono intensamente presenti anche sulle Alpi e non solo con accampamenti militari. Teurnia, nel I Secolo d.C. era una vera e propria metropoli dell’epoca. Capoluogo della provincia del Norico (ovvero la zona che comprendeva l’attuale Austria), era arrivata ad avere fino a 30’000 abitanti e aveva ricevuto dall’imperatore lo stato di Minucipium. Questo l’aveva, ovviamente, elevata di rango ed importanza. Va detto – per dovere storico – che Teurnia non fu fondata dai Romani. Essa nacque come insediamento celtico (chi l’abitava proveniva dalla Gallia) e si trasformò poi in città romana senza spargimenti di sangue. O almeno così si dice.
Dove si trova Teurnia?
La città romana che un tempo portava questo nome (diventato poi Tiburnia) si trova ora nel territorio comunale di St.Peter in Holz, un piccolo comune a poca distanza dalle rive del Millstättersee e dal letto della Drava, il fiume che ha plasmato queste zone e che ne ha fatto la fortuna proprio in epoca romana. Si raggiunge davvero con poca fatica, attraversando una valle molto bella e tranquilla.
Cosa vedere e come visitare Teurnia?

Esistono due sedi del Römermuseum di Teurnia (che, per la cronaca, si pronuncia proprio Teùrnia): una si trova a due passi dalla chiesetta di St.Peter in Holz. Lì troverete parcheggio e cassa. L’altra, da visitare solo successivamente alla prima, si trova a poca distanza, ai piedi della collina della chiesa. Quest’ultima è la sede della Chiesa Paleocristiana e dove ammirare il pavimento a mosaico che vi racconterò tra poco. Il complesso di Teurnia è aperto da Maggio a Ottobre, dalle 9 alle 17, ed entrare costa 6€. Per visitare alcune parti del complesso, vi verranno consegnate le chiavi dal custode. Tenete pronto quindi un documento da lasciare come deposito.
Il Römermuseum
Il museo romano di Teurnia è la prima tappa della vostra visita a questa città romana in Austria. Vi si accede dopo aver fatto il biglietto alla cassa che si trova proprio di fianco al museo e di fronte alla chiesetta della zona. Non potete sbagliarvi. Il museo contiene molti originali e alcune copie di oggetti o opere d’arte romana ritrovati durante gli scavi. Come in molte altre zone del mondo, la diffusione dell’archeologia tra la seconda metà del XIX Secolo e l’inizio del XX contribuì a riportare alla luce quelle meraviglie che raccontano molto del modo di vivere dei romani di Teurnia, compresa la loro fusione con la popolazione celtica pre-esistente. Il museo ha dei pannelli che raccontano la vita a Teurnia ma – ve lo dico – sono solo in tedesco.
La villa nel bosco
La visita al complesso di Teurnia continua seguendo un sentiero dietro al museo. In pochissimi passi si entra nel bosco dove si possono ammirare i ritrovamenti della villa che ha, in gran parte, fornito il materiale per il museo. Nella foto che mostra tutta la città è indicata come Gebäude HA. Teurnia era una città molto grande e bene organizzata: aveva il suo proprio foro, le sue terme. I luoghi in cui si trovavano questi edifici sono stati individuati ma, attualmente, non c’è nulla di visibile. La villa nel bosco è già un bel vedere. Mi sono chiesta più volte, quel giorno, come sarebbe stata la vita in quella città romana.
La chiesa episcopale (o Bischofskirche)
Ecco il primo luogo dove per entrare avrete bisogno delle chiavi che vi consegnerà il custode. Si tratta di una chiesa cristiana costruita nella zona di Teurnia nel primo Medievo e diventata sede episcopale. Ciò testimonia di nuovo la grande importanza che aveva questa città nella zona. La chiesa episcopale è stata riportata alla luce ed ora è protetta da un “contenitore” di legno che la preserva dalla pioggia. Osservandola si può notare ancora oggi come alcuni elementi romani venissero usati nelle chiese del primo cristianesimo. Le ultime notizie sulla vita a Teurnia si hanno alla fine del V Secolo d.C. e si pensa che la chiesa smise di essere usata poco dopo.
I mosaici e la chiesa paleocristiana
Gli scavi a Teurnia ebbero un bel momento di gloria quando, nel 1984, venne riportata alla luce la chiesa Paleocristiana presente ai piedi della collina di St.Peter in Holz. Anche questa parte dell complesso di Teurnia si visita solo muniti di chiavi consegnate dal custode. Nella parte esterna degli scavi è visibile il perimetro di una casa patrizia, con tanto di colonne. Lì di fianco è stata ricostruita la struttura della chiesa Paleocristiana, per mostrare chiaramente come potesse essere ai tempi della Teurnia cristiana. La chiesa originale e autentica è visibile all’interno della struttura adiacente. Il tutto è stato incapsulato e coperto per preservare il pavimento a mosaico e perché pioggia, neve e ghiaggio non distruggano ciò che finora è stato preservato. Sul mosaico non vi dico nulla. E’ talmente bello e ben conservato che vale la pena di vederlo e non spoilerarlo.
Ciò che mi ha sorpreso di Teurnia è il fatto che ne ho davvero sentito parlare poco. Certo, può dipendere molto da me, dal fatto che non mi sono informata a sufficienza. Mediamente Teurnia viene visitata in 4 mesi da 5000 persone all’anno. Non sono molte ma non sono nemmeno poco. Dopo essere venuta via da lì, ho cercato notizie sulla Carinzia Romana e su altri eventuali scavi. Ce ne sono anche vicino a Klagenfurt, sul Magdalenensberg, dove si trovava Virunum. Di sicuro tornerò per vederli perché la curiosità è davvero molto. Scoprire Roma fuori Roma è una cosa che mi prende l’anima e credo che sarà così per molto tempo.
La bellezza di Teurnia non è solo nelle rovine romane ma anche nella sua chiesetta gotica che, quel giorno, sembrava fare a gara con il cielo per sembrare sempre più bella. E quel cielo – dello stesso colore della Carinzia – è stato il contorno perfetto ad una giornata di scoperta. A breve finirò di montare il video e vi racconterò ancora di più. Stay tuned! [Aggiornamento → Ecco il video: Teurnia in 4 minuti]
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori, salvo diversamente indicato – riproduzione vietata
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