Quando mi riposo penso e quando penso faccio liste. Quando faccio delle liste mi vengono in mente post come questo, nel quale vi racconterò 10 piazze che mi hanno raccontato qualcosa più di altre. In poche parole, le mie 10 piazze più belle del mondo. Così come avevo già raccontato parlando e ricordando i luoghi che mi hanno commossa, penso che il concetto di bellezza colta in viaggio sia molto soggettivo e tanto dipende da come ci poniamo noi nel momento in cui visitiamo un luogo. Così come è molto diverso, tra nazione e nazione, il concetto di piazza. Per noi italiani (o dovrei dire “latini” in genere) la piazza è quel luogo in cui incontrarsi, in cui si trova il bar di fiducia.
Più a nord andiamo, il concetto di piazza cambia, restando a suo modo un punto di riferimento, una fermata importante dei mezzi pubblici, un luogo occupato dai tavolini di un caffé da frequentare (all’aperto) anche quando il freddo impera ma il sole domina. Il mondo è pieno di piazze belle o brutte a seconda del gusto personale o del significato che quella data piazza possa prendere per ognuno di noi. Personalmente amo le piazze quando sono vuote, quasi silenti, meglio se d’inverno. Ovunque essere si trovino.
Ecco la mia personale lista delle piazze da vedere nel mondo.
La piazza vicina al Munsterhof, Zurigo
Si tratta della piazza che vedete in copertina, fotograta proprio mentre il cielo grigio di febbraio lasciava il posto ad un po’ di sole. Si tratta di una piazza dove si trovano alcuni degli edifici più antichi e importanti della città svizzera, adiacente a quello che era un vero e proprio convento cattolico medievale. La piazza ha mantenuto la sua immagine storica e, per me, rappresenta un gran bel pezzo di vita zurighese. Sedetevi e osservate. Così come vi consiglio di fare visitando il vicino Linderhof.
Place de Vosges, Parigi
Sarà perchè proprio lì viveva Victor Hugo, sarà per mille altri motivi. Questa piazza di Parigi per me è la più bella di tutta la capitale francese. Non me ne vogliano altre zone definite più romantiche o belle a furor di popolo. Assieme ai Giardini delle Tuileries, è uno di quei posti parigini dove stare ore semplicemente ad osservare la vita che mi passa accanto. Storicamente parlando è la prima vera piazza di Parigi, definita tale dal punto di vista della toponomastica e dell’urbanistica. Non a caso, fu voluta nel 1563 proprio da una italiana, una che di piazze se ne poteva intendere: Caterina de’ Medici. Per me è semplicemente Parigi allo stato puro.
Alexanderplatz, Berlino
Se Place de Vosges è Parigi allo stato puro, Alexanderplatz per me è Berlino all’ennesima potenza. Ogni volta che sono arrivata nella capitale tedesca, “Alex” – come viene comunemente definita dai berlinesi – è sempre stata la mia prima meta, quasi come se il mio incontro con Berlino restasse sospeso finché io e Alexanderplatz non ci incontrassimo. E da lì parte sempre ogni mio viaggio berlinese, lungo o corto che sia.
Cathedral Close, Salisbury

Non si tratta propriamente di una piazza ma di un “close“, ovvero di un luogo che anticamente era racchiuso da mura e facente parte di una proprietà importante. Il Cathedral Close di Salisbury è sempre stato proprietà della cattedrale stessa e oggi può essere considerato uno dei luoghi dalle proprietà immobiliari più care e importanti di tutto il Regno Unito. Per me è un luogo speciale per la sua tranquillità e quella sua immagine così perfettamente inglese. Tempo fa mi sono seduta lì con un libro in mano e mi sembrava di essere entrata nelle pagine stesse del libro. Se siete in viaggio in Inghilterra, concedetevi 5 minuti lì.
Campo del Gheto Novo, Venezia
Ecco la Venezia che più amo, quella che non mi stancherei mai di scoprire. L’ultima volta che sono passata nel Ghetto Ebraico di Venezia era un mattino presto. Il treno notturno che avevo preso mi aveva condotta in Laguna intorno alle 8 del mattino. Il Ghetto si risvegliava nella sua normalità: mamme che portavano i bimbi a scuola, signore che facevano la spesa, un rabbino che è venuto a vedere se stessi bene seduta lì sulla panchina di lunedì mattina con lo zaino da viaggio sulle spalle. E il primo sole di primavera. Ho visto questa piazza – o dovrei dire campo – tante volte, a tutte le ore del giorno, in ogni stagione. Dà il meglio di sé nelle mattine di primavera. Provare per credere.
Karlsplatz, Vienna

Tornavo proprio da Vienna quella mattina che mi fermai al Ghetto a Venezia e proprio il giorno prima mi ero concessa qualche ora per girare Karlsplatz e la zona attorno alla piazza che – per mio gusto personale – è il luogo che più amo nella capitale austriaca. Karlsplatz è proprio una piazza in stile latino: con la chiesa, le fermate dei mezzi, la gente che si incontra, chiacchiera, i bimbi che giocano e il conservatorio che non perde l’occasione di farti sentire un po’ di musica. E, giusto per non farci mancare nulla, proprio di qui passano i tour che mostrano le location de “Il Terzo Uomo”, capolavoro di Carol Reed interpretato da Orson Welles.
Piazza Fontanesi, Reggio Emilia
Era inverno quando ho conosciuto questa piazza del centro di Reggio Emilia. Vivo in Emilia da 9 anni e ancora ci sono dei luoghi che non conosco di questa regione che mi ha felicemente adottata. Piazza Fontanesi è uno di quei posti che mi ha sorpresa, e non poco, non appena l’ho vista. Ve l’ho detto in apertura del post, amo i luoghi silenti e nella loro versione invernale e Piazza Fontanesi non ha tradito le mie aspettative. Per dovere di cronaca vi devo dire che è bella sempre, con ogni tempo, con ogni tipo di luce.
Piazza Tien An Men, Pechino

Quando la vidi non fui capace di dire nulla, se non un “wow” grande come tutta la Cina intera. Era sera, lo ricordo come se fosse ieri, e dentro la mia testa c’era l’aspettativa di una piazza grande, se non immensa, ma non avevo ancora dato una misura fisica a quegli aggettivi. Per me Piazza Tien An Men (o Tian An Men) era quella dei carriarmati, dell’uomo con la busta di plastica, di giorni raccontati e capiti fin troppo poco. Da quella sera ebbi nella mia mente un’immagine reale che, ancora oggi, non ho mai scordato. Consiglio: andate a vederla all’alba.
Potsdamer Platz, Berlino

Altro luogo di erlino che adoro, altra piazza che si è meritata più di un “Wow” parte mia. Soprattutto durante un viaggio fatto a ridosso di primavera quando, dopo aver vagato per kilometri in città, mi sono seduta su di una panchina proprio vicina alla fermata della metro e ai resti del muro. Era buio e mi godevo il gioco di luci che filtrava dal Sony Centre. E poi ho guardato l’albergo che si trova proprio nel mezzo della foto che vedete qui sopra. Le sue finestre si illuminavano di un giallo quasi irreale e lui, d’improvviso, sembrava uscito da un fumetto.
Piazza Martiri, Carpi
Torniamo nel mio luogo d’adozione e, più precisamente, nella città dove vivo, dove ogni estate muoio di caldo e dove ho imparato a voler bene anche alla nebbia. Piazza Martiri è forse il miglior biglietto da visita di Carpi stessa. Chiusa da un lato da un portico trecentesco e, dall’altro, dal rinascimentale castello dei Pio, questa piazza è il racconto stesso della città emiliana dove vivo. Si dice essere una delle più grandi piazze d’Italia. Di sicuro è una delle più belle. Almeno per me.
Washington Square, New York

E’ il luogo da cui amo osservare la Grande Mela, quella città che non dorme mai e che a Washington Square si mostra con tutto il suo campionario di vita e vite. Anni fa avevo sentito una bella affinità con questo luogo ma non me lo spiegavo. Poi ho trovato un libro di Henry James che si chiama Washington Square e, leggendolo, ho capito tutto.
Queste sono 10 piazze che ho particolarmente a cuore, luoghi nel mondo che per molti potrebbero essere solo bei posti o una fermata della metro. Per me non è così. Quali sono le piazze che mancano, secondo te, in questa lista?
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori, salvo diversamente indicato – riproduzione vietata
La Piazza dei Frati Grigi di Copenhagen non l’hai vista, allora!
Non l’ho vista e spero di poterlo fare presto. Grazie mille per l’aggiunta!
A Washington Square ci sono andata per ritrovare le atmosfere di Tre camere a Manhattan di G. Simenon e devo dire che non ha deluso le mie aspettative. C’è stato subito feeling. Ora mi hai incuriosito con quest’altro libro. Lo metto in lista. Detto questo la domanda mi sorge spontanea: hai mai visto Piazza del Campo? Non perché tu deva inserirlo nella lista ma perché è splendida 😉
Amina
L’ho vista ma, come ti scrivevo su twitter, è una vita che non torno da quelle parti. E dovrei rimediare.