Un viaggio sull’Isola di Man: come arrivare a Douglas, cosa fare e – soprattutto -quale itinerario seguire per trascorrere 7 giorni sull’isola cercando di scoprire il più possibile? Mi faccio da sola queste domande perché ho ricevuto una mail con queste richieste e, guardando i miei post, mi sono resa conto di aver solamente abbozzato (in un post del 2014) un itinerario per visitare l’Isola di Man ma non sono mai scesa nei dettagli degli spostamenti, dei costi e sul cosa aspettarsi da un posto che molte persone non sanno collocare sulla carta geografica. Eccomi quindi qui a rimediare a scrivervi i miei consigli su cosa fare in una settimana sull’Isola di Man.
Come arrivare sull’Isola di Man
E’ la prima cosa da chiedere e da chiedersi. La risposta dipende dal vostro modo di viaggiare e dal tempo che avete a disposizione. Ci sono dei traghetti e degli aliscafi che vi portano sull’Isola di Man dal nord dell’Inghilterra (Liverpool e Heysham). I biglietti sono acquistabili online sul sito della Steam Packet Company e ci sono delle ottime offerte andata e ritorno, soprattutto se viaggiate a piedi. Per il viaggio via mare contate circa 3 ore dall’Inghilterra e altrettante se partite dall’Irlanda. Ci sono dei collegamenti anche da lì. Si può arrivare sull’Isola di Man anche in aereo: se avete poco tempo, questa è la soluzione ideale. Ma – ve lo dico – la poesia dell’arrivo in traghetto è imbattibile.
Quando andare sull’Isola di Man
Potendo scegliere, io vi consiglio di andare sull’Isola di Man in estate. Se NON vi piacciono le moto e volete godervi l’isola al 100%, cercate di evitare il periodo del Tourist Trophy, quando l’isola diventa un circuito e i prezzi degli alloggi si alzano molto. Le date della gara sono variabili. Nel 2018 sarà tra fine maggio e inizio giugno. Se amate le moto sarà il vostro paradiso ma, se non fosse così, sappiate che metà isola diventa percorso di gara e quindi non sarà visitabile.
Quale itinerario seguire sull’Isola di Man
Molto dipende da come volete spostarvi e dai vostri gusti in fatto di viaggi: io vi posso dire che l’isola è ben servita dagli autobus e ci sono delle tessere per gli autobus convenienti da poter acquistare direttamente quando arrivate al Sea Terminal, dove si trova il Welcome Centre. Se vi muovete con i mezzi pubblici vi conviene fare base a Douglas, la capitale, dove partono quasi tutte le linee di bus. L’isola non è così grande e riuscirete a spostarvi da lì e tornare in serata, anche se dovete andare dall’altro lato dell’isola.
Veniamo ora all‘itinerario da seguire, secondo me. Vi racconterò 6 diverse proposte per 6 giorni di viaggio su 7. Il primo e/o l’ultimo giorno potrebbero essere occupati da arrivo e partenza. Ricordatevi che ci sono molte informazioni fondamentali che non si trovano nelle guide sull’Isola di Man. Le ho riassunte tempo fa.
Giorno 1 – Douglas

E’ probabile che il primo giorno vi veda arrivare nel primo pomeriggio. Douglas è una città dal centro carino e dal lungomare davvero interessante. La mia prima impressione della città fu completamente sbagliata perché la vidi verso sera, quasi completamente vuota. Se avete tempo sufficiente, date un’occhiata ad alcuni edifici storici (come la sede del parlamento) del centro oppure fate un salto al Manx Museum (se vi restano almeno 2 ore) perché merita moltissimo. Per la cena, dalle parti di Bucks road troverete degli ottimi chippy a buoni prezzi.
Giorno 2 – Rushen Abbey e Castletown

Entrate subito nella particolare storia dell’Isola di Man. Questo luogo venne occupato dai vichinghi nel IX Secolo d.C. e qui i giganti venuti dal nord si fermarono per fondersi con i celti e per dare vita ad un nuovo popolo. I re vichinghi fecero molto per l’Isola di Man e i suoi abitanti: Rushen Abbey e Castletown ne furono un esempio. Rushen Abbey è ciò che resta di un’abbazia costruita nel territorio di Ballasalla. Castletown fu, invece, la prima capitale dell’Isola e lì trovere Rushen Castle, la fortificazione voluta proprio dai re vichinghi. Prestate attenzione nel viaggio verso Ballasalla: attraverserete un ponte detto Fairy Bridge. Un luogo denso di leggende.
Giorno 3 – Port Erin, Cregneash e The Calf of Man

Un giorno dedicato a mare, vita antica e natura. Partiamo da Port Erin, dove vi consiglio di trovarvi anche ad ora di cena, data la presenza di un chippy spettacolare. Lo troverete di fronte alla fermata dell’autobus principale. Uno dei migliori Fish&Chips mai provati sulle Isole Britanniche. Da lì potete raggiungere in autobus un luogo speciale chiamato Cregneash: si tratta di un living museum, un museo a cielo aperto costruito recuperando le più vecchie case dell’isola. Qui, ogni giorno, ci sono attività e cose da fare per scoprire la vita dell’Isola di Man nel passato. Da Cregneash camminate fino a raggiungere The Chasms, posto perfetto per cercare due cerchi di pietra molto antichi e per veder nascere le nuvole dal mare. Se avete buona gamba, vi consiglio di raggiungere la punta sud dell’Isola. Di fronte ad essa troverete un isolotto chiamato The Calf of Man. Si dice che quello sia il luogo migliore per avvistare gli squali elefante (basking sharks). Le acque attorno all’isola ne sono piene.
Giorno 4 – St.John e il Castello di Peel
St. John è l’esatto centro geografico dell’Isola di Man e, non a caso, lì venne fondato nel 979 d.C. il Parlamento dell’Isola di Man, organo politico mai rovesciato da quella data. Lì si trova Tynwald Hill, un luogo solenne e quasi magico che racconta la storia di quel parlamento e quella dell’isola intera. Da lì potete ripartire e raggiungere l’Ovest dell’isola fino a Peel, dove troverete molto ad attendervi. Lì si trova – per esempio – Peel Castle, una fortificazione che è stata sia castello che convento. La leggenda vuole che sia stato fondato da San Patrizio e da alcuni suoi discepoli. Si dice che San Patrizio arrivò qui dalle coste dell’Irlanda. Visitate il Castello e chiedete l’audio guida!
Giorno 5 – Ramsey e il Nord dell’Isola

Ramsey è il punto di riferimento a cui approdare per visitare il nord dell’Isola di Man. La cittadina è piccola e piacevole (soprattutto in giorno di mercato). Da lì potete approfittare di alcune linee di bus locali (occhio agli orari, ci sono poche corse) per spostarvi verso il faro di Point of Ayre. Imperdibili, per me, sono le chiese di Andreas e Maughold dove sono ancora esposte delle croci in pietra che testimoniano l’unione di vichinghi e celti. Sono delle vere e proprie opere d’arte, una sorta di libro aperto sul passato. Non distante da Maughold – e raggiungibile solo a piedi – c’è uno dei cerchi di pietra più misteriosi dell’Isola di Man.
Giorno 6 – Laxey e la tomba di King Orry

Laxey è un villaggio minerario che si trova a metà strada tra Douglas e Ramsey, sul lato est dell’Isola di Man. E’ visitato e conosciuto essenzialmente per due motivi: la tomba di Re Orry e la Laxey Wheel. La tomba di re Orry è un tumulo del neolitico (visibile dietro casa di un privato, pensate voi) diviso in due parti. C’è ancora molto mistero su quel ritrovamento ed è a dir poco soprendente scendere dal bus e ritrovarsi un cerchio di pietre di non so quante migliaia d’anni ad attenderti. Al di là della strada rispetto alla tomba di King Orry noterete l’inizio di una discesa che vi poterà in uno di più bei pub che abbia mai visto. Da lì poi potete risalire più verso sud e troverete le indicazioni per arrivare sulla collina dove si trova la Laxey Wheel. E’ un’opera di ingegneria del 1854 e serviva a coaudiuvare il lavoro dei minatori
Vi resta del tempo da passare sull’Isola di Man?
Le proposte potrebbero essere molteplici e – se vi volete davvero bene e volete vivere un viaggio straordinario in un luogo impensato – cercate di infilare queste altre cose che sto per raccontarvi nei vostri giorni sull’Isola. La prima visita che vi consiglio di non perdere è alla House of Manannan, il museo che racconta la civiltà dell’Isola di Man. Si trova a pochi passi dal castello di Peel. Ho ancora nostalgia di un museo così. Di fianco alla House of Manannan troverete il museo del Kipper. Ho già raccontato questo metodo di conservazione del pesce, cosa che ha evitato carestie in molte delle Isole britanniche. E’ solo per i forti di naso e stomaco.
Giusto per la cronaca, l’isola di Man non finisce a queste esperienze che vi ho raccontato. C‘è davvero molto da fare da quelle parti, soprattutto se amate le vacanze attive e vi piace camminare senza che troppo dislivello di rubi il vostro fiato e le vostre gambe. Per questo vi consigliavo di viaggiare con i mezzi pubblici: ad essi potrete abbinare molte escursioni fatte con le vostre gambe. Io spero di tornare – magari la prossima estate – per recuperare tutti quei sassolini che ho lasciato sul terreno così come aveva fatto Pollicino o come si lasciano i segnalibri nei testi che segnano il nostro cuore.
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Che meraviglia 😍 spero di vedere presto questa meta insolita. Complimenti per il post, molto utile davvero 😊
Ti ringrazio molto Martina. Fammi sapere se passi di lì e tieni d’occhio il blog perché l’Isola di Man è sempre ben presente nei miei pensieri. Non si sa mai che sforni qualcosa di nuovo.
Ciao Giovy, sei veramente formidabile… Mi piacciono tanto i tuoi articoli, sei molto chiara nella spiegazione e grazie alle tuo foto anche una persona che non ce mai stata si fa un’idea del luogo… Mi sei stata di grande aiuto per organizzare molti dei miei itinerari… Anche io come te amo viaggiare e organizzare da sola il viaggio fa parte del divertimento… Continua cosi… MITICA 🙂
Ti ringrazio molto Giorgia (e oggi ho un gran bisogno di complimenti!)