Sono l’unica ad avere voglia di cose belle in questi giorni? Spero proprio di no. Oggi vi porto a Portland, in Oregon, una città che mi aspettavo mi affascinasse ma non al livello alto che, nella realtà, ha raggiunto. Me l’avevano descritta come indipendete e fiera e così l’ho trovata. Il miglior luogo da visitare per rendersi conto del carattere di Portand è senza dubbio Powell’s Books, una libreria indipendente che occupa un intero isolato del Pearl District della città. Perfetta per essere il vostro rifugio a tutte le ore del giorno e della notte, Powell’s Books di Portland vi conquisterà.
Diciamolo: io vengo spesso attratta da posti dove ci sono libri, caffè e tanti gadget da acquistare. Il mio arrivo a Portland è avvenuto nel pomeriggio, un po’ dopo il previsto e dopo un lungo viaggio in treno dalla California. Se non l’avete mai considerato (e i vostri giorni di viaggio ve lo consentono) vi consiglio con tutto il cuore di viaggiare in treno negli USA perché si tratta di un gran modo per conoscere quei territori vasti e sconfinati. Tornando a Portland, non appena sono arrivata avevo voglia di due cose: una bella doccia e un caffè. Lo ammetto: la doccia c’era anche in treno ma non ho pensato di farla lì. Una volta arrivata nel mio hotel, mi sono docciata e cambiata perché ero ancora vestita in modalità California, mentre in Oregon mi attendevano 12° circa.
Esco dall’albergo con l’intento di andare in cerca proprio di Powell’s Books quando – messi gli occhi in modo serio sulla cartina della città – mi sono accorta che la libreria più famosa di Portland era proprio dall’altro lato della strada rispetto a dove mi trovavo. Avrete presente quei “colpi di karma” che accadono a volte? Ecco, io lo stavo vivendo in pieno. Non mi restava che attendere il verde e varcare le porte di quel mondo del quale tante volte avevo letto, fin dai miei anni di adolescente appassionata di grunge. Portland e Seattle rappresentavano nel mio immaginario un qualcosa di immenso. La Portland che volevo conocere iniziava proprio da Powell’s Books.
Qualche parola su questa libreria: non è solo (o meglio… non è tanto) la grandezza di quel luogo che la rende una delle librerie più conosciute degli Stati Uniti, è più che altro il concetto che la regge. Powell’s nasce a Porland all’inizio degli anni ’70, come libreria specializzata in vendita di libri usati. Venne fondata da Walter Powell. Suo figlio Michael rilevò, nel 1982, la libreria da suo padre. Iniziarono le aperture degli altri negozi e, nel 1990, Powell iniziò (prima di Amazon) la vendita online di libri. Le librerie gestite da Michael Powell passarono varie vicende belle e brutte per approdare negli Anni 2000 quando l’attuale bookstore del Pearl District prese vita. La libreria di Powell rimase sempre indipendente dalla sua nascita, non cedendo mai alle offerte delle major e ancora continia a prosperare in questo modo. Si è arricchita di una caffetteria che – segnatevelo se andate a visitare Portland – è aperta dal mattino presto fino alle 23.
Non sono rimasta a Portland quando vorrei, o meglio quanto avrei voluto dopo aver vissuto le prime ore in quella città. Powell’s era il mio rifugium peccatorum nelle mie peregrinazioni in città. Sarò entrata almeno 8 volte in due giorni e mezzo, facendo le cose più diverse. Varcavo le porte e giravo per le corsie respirando a pieni polmoni come si fa in montagna. Quell’odore di carta stampata mi prendeva il cuore. Sono una grande sostenitrice degli apparecchi per leggere gli ebook ma non rinuncerò mai ai libri di carta e girare in una libreria del genere rende quasi euforici. Adoravo prendere i libri dallo scafalle e leggere la quarta di copertina. Ho amato il mio perdermi e il fatto di andare a chiedere informazioni per ritrovare la corsia desiderata. Ovviamente, ho fatto acquisti… ma questa è un’altra storia.
Powell’s Books è sicuramente una delle cose da vedere a Portland: entrate, perdetevi, andate nella caffetteria e prendete dall’apposito scaffale uno di quei libri messi a disposizione di chi passa di lì. Dimenticate lo scorrere del tempo (soprattutto se il vostro viaggio ve lo permette), aprite la mente a quel profumo di libri che non potrà mai lasciare il passo a nessuna tecnologia, fate un sorriso al vostro vicino di caffé, come è successo a me più volte in quei giorni. Iniziate a dialogare con Portland da quel cuore fatto di carta e intelligenza.
Vi lascio con il video della mia visita a Powell’s Books di Portland.
Tutte le foto e i video sono © Giovy Malfiori – Riproduzione vietata
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