Durante un viaggio in Belgio alla scoperta della Regione della Vallonia può capitare di attraversare quel genere di campagna che sembra uscita da un disegno di Magritte, con quel cielo e quelle nuvole bianche che solo quel genio sapeva disegnare e farle sembrare reali. E’ stato in un giorno così ho avuto l’opportunità di visitare il Castello di Modave, luogo che si trova circa a metà strada tra Liegi e Namur, quest’ultima capitale della Vallonia. Visitarlo significa ritrovarsi per un po’ in un’atmosfera alla Downton Abbey made in Belgio.
La mia definizione potrebbe sembrarvi un po’ campata in aria e forse poco rispettosa ma non è così. Il castello di Modave è più una dimora nobiliare di campagna che un castello vero e proprio, così come racchiuso nel tipico immaginario collettivo. E’ stato costruito nel XVII Secolo sulle fondamenta di quello che fu – e qui bisogna dirlo – un vero e proprio torrione medievale posto sul punto più alto del territorio che vi indicavo nel primo paragrafo. Il Castello di Modave che vediamo ora è il risultato di più rifacimenti di uno stabile barocco che strizzava l’occhio alla Francia, alla delicatezze delle linee architettoniche e all’armonia dell’insieme. Fu voluto dai conti De Marsin ed è rimasto proprietà privata fino al 1941.
Parlare solo di Castello di Modave è – formalmente – sbagliato. La denominazione giusta è Domaine du Chateau de Modave. Infatti il complesso che si potrà ammirare una volta arrivati in Belgio è molto di più di un semplice castello. All’interno della proprietà troviamo infatti una parte adibita a ristorante ed una che si può affittare per eventi e cerimonie. Il castello in sé, con il suo giardino, è solo una parte di questo grande complesso nobiliare di campagna. Ci sono anche delle passeggiate che si possono fare nei dintorni del castello.
Per visitare il Castello di Modave si paga un biglietto di 9 euro (per un adulto) che comprende anche l’uso dell’audioguida, disponibile anche in Italiano. Consiglio spassionato: prendetela e approfittate delle spiegazioni. Il Castello di Modave è pieno di storie: ogni sua stanza stupisce per la bellezza e per quello che racchiude da anni e anni. La stanza che più ha saputo colpirmi è stata la sala da pranzo detta “Il Salone d’Ercole”. Mi è piaciuto molto il trovare la tavola apparecchiata come se qualcuno stesse aspettando il più importante degli ospiti. La cura dei dettagli in questa stanza è davvero eccezionale. Una menzione speciale va fatta per tutti gli stucchi presenti nel castello. Non appena entrate, guardate sopra la vostra testa. Non vi dico altro!
Quando uscite dal castello di Modave non dimenticate di fare una passeggiata attraverso i giardini, progettati secondo stili diversi per creare dei momenti visivi differenti. Lungo il percorso che vi porterà alla scoperta dei giardini ci sono dei tabelloni con commenti e spiegazioni in Inglese, Francese e Olandese. Io vi auguro di arrivare a Modave con una giornata come quella che ho visto io: un cielo capriccioso che alternava nuvole grigio scuro e bianche, l’azzurro che lottava per mostrarsi e i raggi del sole che sembravano piccoli grandi riflettori su un edificio e un giardino tutti da scoprire.
Del Castello di Modave mi sono portata a casa una visita interessante e la possibilità di conoscere un pezzo di Belgio di cui ignoravo l’esistenza, un luogo che è stato capace di regalarmi un po’ di serenità di inizio estate. A me non sembra poco. E a voi?
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata30
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