Oggi torniamo a raccontare l’Inghilterra vista da chi è diventato un vero e proprio Britalian, come Eleonora con i suoi giardini o Mattia alla scoperta della vita di Birmingham. La persona che intervisto oggi si chiama Lichena e condivide con me il luogo di nascita, nonché di crescita, nonché un po’ di amicizie e conoscenze così come la scelta dell’Università. Come me, infatti, viene da Valdagno (in provincia di Vicenza) e da qualche anno vive a Londra dove ha trovato la sua strada, il suo percorso… soprattutto artistico. Com’è la sua vita da Britalian?
Giovy: Ciao Lichena, ci racconti in poche parole chi sei?
Lichi: Mi chiamo Lichena, ho 42 anni ed ho un po’ di difficolta’ a riassumermi in breve… sono insegnante, giornalista, fotografa, insomma sono una tipa alquanto eclettica. La passione della mia vita è la fotografia a cui mi dedico da quando sono piccola. Fondamentale, per perfezionare il mio stile, è stato frequentare l’University of the Arts qui a Londra. Il mio genere preferito è la staged photography, ovvero mi piace costruire le mie foto, crearle partendo da un’idea. Dalla scelta delle location, alle persone, ai vestiti e agli oggetti di scena, allo scatto vero e proprio, mi comporto piu’ come un regista cinematografico che un fotografo. Adoro infatti lavorare con altre persone sul set, le mie assistenti e I modelli, e creare una scena dal nulla solo per il piacere di fotografarla. Credo di dovere molto (visivamente parlando) al cinema di Alfred Hitchcok, al film noir, ma anche a tante atmosfere di Edward Hopper, per non parlare di Gregory Crewdson, il maestro della staged photography.
G: Come sei finita in Inghilterra e di cosa ti occupi a Londra?
L: Il mio amore per le Isole Britanniche risale a molti anni fa, quando da giovane studentessa di Lettere moderne, divoravo i classici inglesi e iniziavo così a costruirmi un immaginario dell’Inghilterra che si sarebbe trasformato poi in una calamita irresistibile. Dopo tanti viaggi in Inghilterra attratta dal fascino delle sue atmosfere gotiche e dalla bellezza selvaggia delle coste della Cornovaglia, ho scelto Londra come seconda casa dove stabilirmi con la mia famiglia. Sono qui dal 2014 e mi occupo di fotografia. Attualmente collaboro con la galleria d’arte contemporanea Le Dame Art Gallery e curo la sezione fotografica. Oltre a progetti personali, sto ora curando sempre in collaborazione con Le Dame, Photo House Photography Competition, un concorso fotografico internazionale che ha come tema principale proprio il viaggio. Quando la giuria sceglierà I vincitori del concorso (c’e’ tempo ancora fino al 31 luglio per partecipare) curerò allora Photo House Collective Exhibition la mostra collettiva delle migliori immagini selezionate, che avra’ luogo il prossimo novembre presso la galleria all’interno del Melia White House Hotel, vicino a Regent’s Park. Il concorso è un’ottima opportunità per farsi conoscere e farsi valutare da una giuria di esperti di alto livello, tra cui Adrian Mott, professore di fotografia al London College of Communication (UAL), Pierluigi Rizzato multipremiato fotografo naturalista e Gary Love, famoso regista britannico. Il sito ha anche una versione italiana dove potrete trovare tutti i dettagli.
G: Cosa ti manca di più dell’Italia e cosa ti piace di più della tua vita britannica?
L: Dell’Italia mi manca il sole e il sapore di casa. E’ bello ogni tanto tornare indietro e ritrovare i vecchi amici e i vecchi luoghi del cuore. Ma a Londra sto bene, la dimensione di libertà che si respira è unica e controbilancia la nostalgia che ogni tanto si può provare per l’Italia. Possibilità, varietà e diversità sono ciò che rendono unica questa città. Adoro inoltre il fatto che la città sia sempre in movimento e qui le cose cambiano, evolvono, non sono mai ferme, soprattutto nel settore artistico/culturale l’offerta e’ infinita.
G: Qualche evento/mostra da non perdere a Londra nei prossimi mesi
L: Se vi capita di essere in città quest’estate non perdete il BP Portrait Award 2017, il concorso annuale dedicato ai ritratti alla National Portrait Gallery; o la mostra ‘Beyond the great wave’ del grande artista giapponese Hokusai. Se invece siete appassionati di fotografia e in particolare vi piace la ‘staged photography’ vi consiglio di andare alla Photographers’ Gallery a vedere ‘Cathedral of the Pines’ del grandissimo Gregory Crewdson. Ovviamente poi se amate i viaggi e sarete a Londra in autunno, non perdetevi proprio Photo House Collective Exhibition che vi raccontavo prima: vedrete il meglio della fotografia di viaggio scelto tra fotografi da tutto il mondo.
Tutte le foto © Lichena Bertinato – riproduzione vietata
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