Dunque… cosa dicevo l’altro giorno mentre chiudevo il post sulle 5 spiagge del mio cuore? Ah sì, parlavo di luoghi che ti lasciano nel cuore la felicità e che ti riempiono gli occhi di lacrime. Non trovate strano anche voi che al pianto venga spesso dato una connotazione fortemente negativa? Io ho imparato a lasciarmi andare, ho imparato a piangere quando un’emozione è forte e merita di essere sparsa nel mondo intorno a noi. Una delle occasioni in cui mi capita più spesso di commuovermi è, manco a dirlo, in viaggio. Piango per la bellezza, piango perché un luogo si racconta in modo forte è deciso, piango perché non vorrei mai andarmene. Ho pensato che sarebbe stato bello condividere i luoghi che mi hanno commossa… E magari spiegarvi anche il perché.
I luoghi che ci fanno emozionare nel mondo possono essere tantissimi e tutti per motivi diversi: c’è la bellezza della natura o il sentimento che proviamo verso chi è in viaggio con noi, qualsiasi sentimento. C’è poi la sensazione speciale che si prova solo quando si viaggia da soli e si riesca ad ascoltare il canto della propria anima. Poi ci sono i luoghi belli per antonomasia, quelli in cui il wow effect è garantito. Ci sono poi luoghi diversi in momenti diversi: quelli che un tempo non ci hanno detto nulla ma, anni dopo, ci hanno preso il cuore. Queste sono gli 8 luoghi che, negli ultimi anni, hanno saputo emozionarmi e portarmi alle lacrime.
La Foresta di Białowieza in Polonia
La voglio raccontare con l’immagine qui sopra e quella di copertina in questo post. Trattasi rispettivamente di un tramonto (alle 22.30) e un’alba (alle 4.00) nei pressi dell’ultima foresta vergine d’Europa. La Foresta di Białowieza è divisa tra la Bielorussia e la Polonia ed è un luogo dall’importanza naturalistica e storica pazzesco. Io lo dico spesso: sono stata fortunata ad aver scoperto il Nord-Est della Polonia perché ho scoperto un nuovo “nord”, un luogo che stringe la mano alla Scandinavia per via della latitudine, della luce e che strizza l’occhio alla Russia per tradizioni e usi. Lì ho pianto proprio di fronte alla grandiosità della natura. Non mi aspettavo nulla di ciò che ho visto.
Callanish sull’ Isola di Lewis, Scozia
Si dice sempre “cerchio di pietre di Callanish” ma in realtà si tratta di un complesso con 3 (scoperti finora) cerchi di pietra molto antichi e significativi. Callanish è salita all’onore delle cronache quando è uscito il film Disney “Brave-Ribelle”. Arrivare a Callanish richiede un bel viaggio perché le Ebridi Esterne, di cui fa parte l’isola di Lewis, non sono proprio dietro l’angolo. Callanish sorprende per il luogo in cui si trova e per l’immensità del complesso che è davvero misterioso e incredibile. Qui ho pianto per la forza che sentivo attorno a me mentre camminavo tra le pietre, mentre ero io sola con le pietre. Sarà stata suggestione, chi lo sa, ma ancora oggi resta uno dei luoghi più significativi che abbia mai visitato.
Waterloo
Vorrai mica commuoverti per Napoleone, vero Giovy? Per Bonaparte proprio no ma per un luogo dove si è fatta la storia dell’Europa contemporanea sì. Che volete farci: è un mio grande difetto da ex studente universitaria di Storia Contemporanea. Ho visitato la zona del Campo di Battaglia di Waterloo in Belgio nell’autunno scorso e non sarei più uscita dal museo. Era quasi il tramonto e la vista del prato sulla quale si è consumata una delle battaglie più studiate di sempre mi ha fatto scendere una lacrimuccia d’emozione. Me la concedete?
I Sacrari della Grande Guerra
Se c’è un momento storico recente che mi commuove tanto, quello è la Grande Guerra. Credo che il perché sia semplice. Vengo dall’Alto Vicentino e lì la Guerra del 15-18 si è fatta particolarmente sentire. Inoltre non posso fare a meno di pensare al fatto che molti soldati erano, in realtà, dei ragazzini poco più che adolescenti. Recentemente ho visitato il Sacrario del Monte Grappa, così come ho visto quello del Pasubio (dove mia nonna mi portava ogni anno) e quello di Redipuglia nella sua immensità. Le lacrime sono scese in ogni sacrario, forse per rispetto, forse per gratitudine, forse per umanità.
Il Canton Ticino
Sono una persona nostalgica, a volte. Gabriel Garcia Marquez scriveva “... solo allora capì di essere stato vittima delle trappole caritatevoli della nostalgia“. Ecco, io sono lì che nuoto dentro quella frase praticamente dal momento in cui la lessi, molti anni fa. Ho vissuto in Canton Ticino per un bel po’ di anni, anni fondamentali della mia vita, quelli in cui sono diventata grande e indipendente. Quando torno in Svizzera piango appena vedo la dogana e capisco bene che questo potrebbe non essere perfettamente comprensibile ad una persona aliena alle praterie del mio cuore. Il Canton Ticino e i Grigioni sono per me amore puro. E l’amore emoziona.
El Mèdano a Tenerife
Ad essere sinceri, sono tanti i luoghi di Tenerife che mi commuovono. E forse è tutta “colpa” di mio padre che si è trasferito alle Canarie per dare una svolta alla sua vita. Io e Tenerife ci conoscevamo già prima che mio padre ci andasse a vivere e – ve lo dico – ho tirato a sorte per raccontarvi un solo luogo che mi abbia emozionato su quell’isola. La sorte ha voluto che vi raccontassi El Mèdano, un piccolo paese dove si vive di turismo e kite-surf. El Mèdano potrebbe sembrare indifferente lungo la sua via principale, un paese canario come molti altri, ma sulla sua costa più sferzata dal vento si respira la libertà. Vento e libertà. Guardando i kiter volare sulle onde mi sono detta che tutto quello che stavo osservando era bellissimo. E mi sono commossa.
Le Montagnole e le Piccole Dolomiti
Torniamo a parlare di nostalgia, torniamo a parlare di me, di dove sono nata e cresciuta. La mia Valdagno e tutta la sua cornice di montagne mi manca moltissimo. Camminare sul Sentiero dei Grandi Alberi e ammirare le Montagnole Basse mi apre il cuore e ci fa entrare dentro più mondo e bellezza possibile. Quelle che vedete qui sopra sono le Casare Asnicar, un luogo storico particolamente significativo per chi, come me, ha qualche pezzo di DNA cimbro in corpo. Le montagne dell’Alto Vicentino sono bellissime. Andate a conoscerle e magari capirete la mia commozione.
Il Vallo di Adriano
Ho vissuto l’attesa che mi ha portata al cospetto del Vallo di Adriano come si attende la notizia più importante al mondo. Decidete voi quale. Quel muro non è solo un muro: è un luogo che parla, racconta, ti porta in un’altra epoca e ti fa immaginare mille storie. Fare un viaggio tra la Cumbria e il Northumberland, dove si trova il Vallo… in buona compagnia con molti resti archeologici dell’occupazione romana della Gran Bretagna, è un qualcosa di bellissimo. In tutte le stagioni, in tutti i luoghi e in tutti i laghi... come si cantava qualche anno fa facendo il verso ad una canzone di Sanremo. Per me è stata un’esperienza così significativa da farmi venire i lacrimoni anche ora che la sto ricordando. E tutto ciò è bellissimo. L’emozione è una cosa magnifica. Testimonia il fatto che siamo vivi.
Amo commuovermi, amo lasciarmi andare anche se ho quasi 40 anni e dovrei darmi un certo contegno. Amo sentirmi in balia di ciò che provo, soprattutto quando sono in giro per il mondo e mi vedo come un foglio bianco dove la storia – qualsiasi storia – deve ancora essere scritta.
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