Quello che stiamo per intraprendere oggi è un viaggio musicale alla scoperta della Gran Bretagna. Per una volta (e solo per questa) tralascio volutamente il Galles perché vorrei scriverne in un post a parte. Nelle ultime settimane si è parlato davvero molto di Gran Bretagna, soprattutto per quanto riguarda fatti poco felici. Poco più di una settimana fa ho guardato qualche pezzo del concerto di Manchester organizzato da Ariana Grande e ho pensato a quanto la Gran Bretagna sia un luogo denso di musica. Per tutti i gusti e creata in tutti i tempi. Ecco perchè oggi vi porto in giro per la Gran Bretagna – più precisamente Inghilterra e Scozia – seguendo un itinerario che sa di musica in tutti i suoi lati. Partiamo?
Glasgow, Scozia

Iniziamo dal nord della Gran Bretagna, dalla Scozia. Ci troviamo a Glasgow, una di quelle città capaci di mutare immensamente nell’arco di 10 anni. Questa capacità trasformista è comune a molte delle città che vi indicherò in questo itinerario per scoprire la Gran Bretagna. Glasgow per me è uno di quei posti legati indissolubilmente alla capacità narrativa di un regista come Ken Loach. Glasgow è come una persona complicata che non puoi non amare e dalla quale, prima o poi tornerai. Prima cosa da sottolineare: si dice Glasgo e non Glasgou. Dimenticate quella W. Seconda cosa: Glasgow è la città dei Simple Minds. Perciò la canzone da ascoltare in viaggio in città è Alive and kicking, con un discreto look anni ’80.
Edimburgo, Scozia
Più che a Embra (come viene chiamata localmente), ci troviamo a Leith, a un quarto d’ora d’autobus da Princess street. Questa zona è comunemente conosciuta per due motivi: il primo è essere la location principale di Trainspotting, uno o due non importa. Il secondo motivo è in tema con questo post: la musica. A Leith sono nati, cresciuti e sono diventati un duo artistico (sono fratelli) i Proclaimers. La loro hit 500 Miles, spettacolarmente anni ’90, è un must di tutti i viaggi in Scozia, soprattutto di quei giorni passati a Edimburgo. Merito anche di Ken Loach che l’ha inserita nel film “La parte degli angeli“. Io non riesco a fare a meno di ascoltarla.
Manchester, Inghilterra
Che Manchester e la musica siano indissolubilmente legati è un dato di fatto. Ho già scritto un post su un eventuale itinerario musicale per conoscere Manchester tempo fa. Sono due gli elementi musicali o le tendenze che vengono in mente nel nominare Manchester: la new wave anni ’80 con i Joy Division e gli Smiths (adoro!) e poi il brit-pop anni ’90 con gli Oasis. I fratelli Gallagher sono mancunian all’ennesima potenza. La canzone da ascoltare, per me, è Sunday Morning Call. Ho un debole per i pezzi cantati da Noel. Se, invece, avete voglia di anni ’80, io voto con piena convinzione per Ask degli Smiths. La scena musicale di Manchester meriterebbe un libro.
Liverpool, Inghilterra
In questo momento, mentre sto scrivendo, mi sto struggendo di nostalgia e ho gli occhi a forma di cuore. Tra me e Livepool è amore puro e questo sentimento non smetterà mai di esistere. A costo si sembrarvi ovvia e scontata, non è possibile pensare ad un tour musicale di Liverpool senza pensare ai Beatles. Ed è giusto che sia così. Consiglio spassionato: prendente l’autobus e andate a Penny Lane in un giorno qualunque. Camminate lungo quelle che furono le strade di – soprattutto – Paul, John e George. La loro Liverpool è ancora lì. La canzone che vi consiglio è una delle mie preferite in assoluto: All across the universe. Da ascoltare rigorosamente seduti di fronte al Mersey, magari tenendo gli occhi chiusi per qualche istante, ad inizio canzone.
Sheffield, Inghilterra
Ecco un’altra “araba fenice” delle città inglesi: la vita di Sheffield ha subito un grande arresto negli anni ’80, durante l’epoca della Lady di Ferro. L’industria pesante ha chiuso e la disoccupazione è arrivata in città (avete mai visto Full Monty? Parla proprio di Sheffield, al di là delle risate) ma Sheffield ha reagito e si è trasformata diventato la città che è ora. Qui, annissimi fa, è nato uno dei miei gruppi preferiti: i Pulp. Visitate Sheffield, soprattutto (ma non solo) se siete amanti del biliardo. La canzone da ascoltare, mentre si passeggia proprio dalle parti del Crucible è Disco 2000, per me un vero must dei miei 18 anni.
Birmingham, Inghilterra
Eccoci arrivati in una di quelle città che dovrebbero essere studiate a fondo. Forse c’è qualcosa nella sua aria o nell’acqua dell’acquedotto cittadino perché Birmingham ha sfornato un sacco di gente musicalmente importante. Cito solo due nomi: Robert Plant e Ozzy Osbourne. E questo basterebbe. Birmingham ha dato vita anche ad uno di quei gruppi simbolo di un’epoca già citata in questo post: gli anni ’80. Sto parlando dei Duran Duran, tutti originari di questa città che i locali chiamano Brum (come dicevamo con Mattia, italiano che vive proprio lì). La canzone da ascoltare, per me, è Rio. Si dice che il giro di basso scritto ed eseguito da John Taylor (per la cronaca, io ero del #TeamJohn e non del #TeamSimon) sia uno dei più complessi della musica contemporanea. Mi rimetto al parere degli esperti.
Bristol, Inghilterra
Bristol è una di quelle città per le quali spenderò sempre una bella parola. Se dovessi trovare un aggettivo per definirla, questo sarebbe “indie“, per quanto ampia possa essere la definizione del termine. Bristol è la città del trip-pop e di tutta quell’elettronica anni ’90 che ha saputo stregarmi e che ancora mi tenta nell’anima. Bristol è quella città in cui, per caso, ho beccato un dj-set di Tricky con tanto di Betty Gibbons al microfono. Bristol è quella città in cui ancora spero di ribeccare Betty Gibbons magari mentre fa la spesa per poterla fermare e ringraziarla per canzoni come Roads o Glory box dei Portishead. La canzone che vi consiglio è, però, la mitica Teardrop dei Massive Attack. Da ascoltare mentre l’autobus vi porta dall’aereporto verso il centro, magari durante un infinito tramonto estivo.
Leicester, Inghilterra
Improvvisamente, grazie allo scudetto conquistato con le indicazioni di Ranieri, l’Italia ha scoperto l’esistenza di Leicester, che tutti pronunciano leicester come si scrive ma in realtà si dice Lester. Semplicemente così. Leicester è una città che va ben oltre la presenza di una squadra di Premier League: è l’ultima città che ha visto vivo Riccardo III, è la città dove il suo scheletro è stato – finalmente – trovato. E’ la città con uno dei più bei mercati di Inghilterra. E’ una delle città più indiane di tutto il Regno Unito. E’ la città che ha dato vita ai Kasabian, gruppo al quale “ricorro” sempre quando mi prende la britannite acuta. Cosa ascolto? Goodbye Kiss, senza sosta.
Colchester, Inghilterra
Colchester è la prima città inglese ad essere stata registrata su un documento, in tutta la lunga storia della Gran Bretagna. Colchester è la città in cui una donna – Boudicca – regina degli Iceni ha avuto il coraggio di chiamare a raccolta tutte le popolazioni tribali britanniche per sfidare i romani. E ha vinto. Colchester è ad un’ora scarsa dall’aeroporto di Stansted dove milioni di Italiani atterrano per dirigersi verso Londra. Magari, la prossima volta, prendente un’altra direzione e visitate Colchester. Non ve ne pentirete anche perché qui hanno avuto origine i mitici Blur. Damon Alban è nato e cresciuto qui. E si vede che qui c’è aria buona e un ambiente salutare. La canzone che vi consiglio fa elemento unificatore con la prossima destinazione. Si tratta di Under the Westway. Per me pura magia.
PS: per chi non lo sapesse, il Westway è una grande arteria londinese che da Paddington porta verso ovest, come dice il nome.
Brixton, Inghilterra
Brixton può essere definito a tutti gli effetti un sobborgo di Londra, si trova a sud del Tamigi, leggermente spostato verso la zona di Richmond. Negli anni ’70 e ’80 venne letteralmente “conquistato” dagli immigrati giamaicani. L’amministrazione locale diede quasi in autogestione questa zona che, al tempo, era considerata a dir poco messa male. Il risultato? Brixton è oggi una delle zone di Londra dove si sono viste grandi migliorie e dove l’atmosfera un po’ da controcultura è rimasta viva. Questo era uno dei queartieri preferiti dai Clash e qui opera, tra le altre, anche la Joe Strummer Foundation. La musica è di casa a Brixton. La canzone che vi consiglio è The Guns of Brixton, ovviamente dei Clash. Io la ascolterei mentre sto scendendo dal treno, proprio una volta arrivata qui.
Basildon, Inghilterra
Cosa si può andare a vedere a Basildon, a est di Londra? Sinceramente direi poco o nulla ma si può passare di lì andando a vedere la foce del Tamigi, magari navigando dal centro di Londra. Basildon compare in questa lista di luoghi musicali da ammirare in Gran Bretagna perché è la città natale dei Depeche Mode. Qui si sono formati, a Londra sono cresciuti. Quindi direi che anche qui l’aria e l’acqua sono speciali, in qualche modo. La canzone da ascoltare, magari proprio mentre si naviga sul Tamigi fino alla sua foce, è Enjoy the Silence. What else?!
Ci tengo comunque a dirvi che anche i Jethro Tull si sono formati a Basildon… così, per dire.
Woking, Inghilterra
Finiamo il nostro viaggio musicale in Gran Bretagna approdando a Woking. Non vi preoccupate se non sapete nemmeno dove si trova. Woking è conosciuta ai più per essere la sede della scuderia di Formula 1 McLaren. Per me è semplicemente il luogo di nascita e crescita di un grande e immenso musicista: Paul Weller. Mr.Weller è un simbolo indiscusso, sia dal punto di vista musicale sia da quello di un certo trend che potremmo definire Lifestyle, visto che prende più ambiti. Ha cantato in gruppo e ha cantato da solo. La canzone alla quale lo collego è A town called malice, registrata con i The Jam e molto conosciuta ai più perché parte della colonna sonora del film Billy Elliot. Un grande concentrato di classe, capacità e musica.
Lo so, ho scritto moltissimo e non so in quanti sarete arrivati a quest’ultimo paragrafo di questo post sul viaggio musicale in Gran Bretagna. Io mi auguro che abbiate gratito e, nel caso le parole avessero bisogno di un po’ di accompagnamento musicale, ecco qui pronta per voi una playlist su Spotify. Enjoy!
Brixton è mitica, io avrei aggiunto anche Rochdale con gli Autreche e la loro intelligent dance music!
Non li conoscono ma oggi rimedio. Li vado a cercare