In Gran Bretagna spesso estate fa rima con festival e con celebrazioni fatte all’aria aperta. I festival estivi sono tanti, il più famoso dei quali – Glastonbury – si è concluso da poco in un tripudio di musica e niente fango (quest’anno). Viaggiando in lungo e in largo per la Gran Bretagna potrete trovare tantissime occasioni festose che possono allietare il vostro vagabondare. Se il vostro viaggio vi conduce in Galles, non potete perdere l’occasione di partecipare ad un Eisteddfod, un evento che più che un festival è una vera e propria celebrazione dell’identità gallese.
Prima cosa… come caspita si pronuncia Eisteddfod? Il Gallese non è una lingua facile a livello di pronuncia. Le U diventano I, le W diventa U e così via. La doppia D diventa quasi quel TH tipico di molte parole inglesi e non solo. Prima di raccontarvi cosa sia un Eisteddfod, desidero che tutti impariate a pronunciare questa parola nel modo giusto. Ecco perché ho chiesto alla carissima Nerys, gallese fino al midollo, di pronunciarlo per tutti noi.
Ok la pronuncia Giovy… ma cos’è l’Eisteddfod? E’ sicuramente un simbolo della cultura e dell’identità nazionale gallese. Ed io non l’avevo messo apposta dentro al post che raccontava i simboli del Galles, perché già sapevo di volerne fare un articolo a parte. Si tratta di un festival che fonda le sue radici nel Medioevo e che, sotto il regno di Elisabetta I, iniziò ad assumere caratteristiche culturali molto elevate. L’Eisteddfod è un festival nel quale convergono molte arti, soprattutto teatro, danza e musica. Nerys, che in questo post ormai vi ho nominato 100 volte, dice che l’Eisteddfod “è una parte importante della nostra cultura (gallese n.d.r.) I bambini e i ragazzi parteciamo, io sono cresciuta con l’Eisteddfod: è un’opportunità per socializzare in un contesto dove il tramite del tutto è la lingua gallese. Ti fa sentire orgoglioso di essere gallese“.
Un nazione che ha lottato tanto per sentirsi ancora definire tale vede in un evento come un festival culturale una grande affermazione e legittimazione della propria esistenza. Gli Eisteddfod in Galles sono molti: l’estate è tutta un festival dietro l’altro ma l’attenzione è spesso catalizzata verso l’Eisteddfod nazionale, che in gallese si dice (e qui vi voglio) Eisteddfod genedlaethol Cymru. Per la pronuncia, ascoltate il secondo file audio di Nerys, l’unica in grado di darci l’esatto suono di una lingua, per me, così interessante. L’Eisteddfod nazionale cambia location ogni anno e nel 2017 si terrà sull’Isola di Anglesey, Y Mom Cymru… la madre del Galles. Quell’isola è per me un luogo speciale, denso di storia e di bellezze naturali. Uno dei nostri ultimi viaggi in Galles ci ha tenuti là per una settimana intera e ancora non ne abbiamo avuto abbastanza.
Un viaggio in Galles non è solo un’occasione itinerante per conoscere un luogo che, magari fino a poco tempo prima, ci era sconosciuto. Non è solo la possibilità di ammirare un terra pazzesca. E‘, soprattutto, un regalo grande: quello che, mentre lo si scarta, ci permette di conoscere una cultura così diversa, eppure così vicina. L’Eisteddfod è l’espressione più alta di questa cultura, un concentrato di gallesità – passatemi il termine – che non può fare che bene. Io sono innamorata del Galles… ve l’ho detto, vero?
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