Quanti e quali sono i motivi per fare un viaggio in Belgio? Sono tanti, almeno i miei e molti si allineano, come un filo di cotone colorato che passa attraverso più aghi, tra gusto, storia e birra… di quella buona, di quella amara che piace a me. Il Belgio è pieno di birrifici da visitare e quello che vi racconto oggi si trova a poca distanza dal Campo di Battaglia di Waterloo, il luogo legato alla disfatta di Napoleone nel 1815 e che vi consiglio di visitare con un po’ di calma. Il memoriale dedicato ai fatti storici di Waterloo è molto interessante e potete abbinare questa visita storia ad una degustazione di birra belga spettacolare in quel della Ferme de Saint-Jean, antica fattoria dove si trova anche la Brasserie de Waterloo.
Waterloo è stato il punto d’incontro degli inglesi e dei belgi (anche se al tempo il Belgio, politicamente, non esisteva) e non lo è stato solo dal punto di vista storico e bellico. Un tempo “fare la guerra” era un qualcosa di molto diverso da come lo vediamo noi nel Terzo Millennio. Le truppe si spostavano spesso con famiglie al seguito e con tanto di publican pronti a spillare la mitica Ale inglese dalle botti. Giusto per darvi un riferimento, leggete Le Quattro Piume di Alfred E. Woodley Mason o guardate l’omonimo film nella versione che preferite (ce n’è una del 1939 e una del 2002). Le vicende del romanzo sono ambientate ben oltre le guerre napoleoniche ma possono raccontarvi alla perfezione cosa fosse un regimento britannico in guerra. Wellington portò dalle parti della Ferme Saint-Jean ben più che armi, uomini e cavalli. Ce ne se può rendere conto benissimo visitando proprio la Brasserie de Waterloo, che si trova all’interno di questa fattoria che ha giocato un ruolo non indifferente anche durante la battaglia di Waterloo.
La Brasserie de Waterloo ha riaperto i battenti recentemente ma la sua produzione si ispira proprio a birre bevute sul campo di battaglia nel lontano 1815, se non prima del periodo napoleonico. Si tratta di birre ad alta fermentazione che, in quando ad amarezza, strizzano davvero l’occhio alle Ale inglesi. Le materie di produzione sono tutte locali così come lo sono i mastri-birrai che qui si sono formati e che continuano a dare vita ad un prodotto davvero speciale. Quelle che assaggerete alla Brasserie de Waterloo non sono le classiche birre belghe di abbazia come qualcuno potrebbe immaginarsi. Sono piuttosto una sorta di ponte che attraversa il mare del nord e giunge fino in Gran Bretagna. Sarà per quello che mi sono piaciute davvero tanto.
L’ambiente della Ferme Saint-Jean, all’interno della quale si trova la Brasserie de Waterloo, è davvero ben recuperato, riuscendo ad abbinare moderno e antico. L’immagine della ferme, così c0m’era un tempo, è totalmente preservato ed è facile immaginare questo luogo riportandolo nel 1815, quando il Duca di Wellington ne fece l’ospedale militare per le truppe britanniche. La Brasserie de Waterloo ha anche un punto vendita dove fare scorta (soprattutto se non viaggiate in aereo) di cose davvero buone… e non solo di birra. Se, invece, viaggiate in aereo, sappiate che esiste lo shop online, per fortuna.
Ho assaggiato due birre alla Brasserie de Waterloo: la Waterloo Recolte e la Waterloo Strong Dark. La prima è una birra chiara, ad alta fermentazione, prodotta secondo l’antica ricetta del 1815. La sensazione di amaro che lascia in bocca è qualcosa di speciale. La Waterloo Strong Dark è una birra scura, doppio malto e la sensazione che lascia dopo averla degustata è simile a quella che si ha dopo aver bevuto un distillato di cereali o un whisky. Il sentore del malto è forte ed è buonissima. Entrambe queste birre hanno una gradazione alcolica significativa (6 e 8 gradi) quindi degustate tranquillamente se non dovete guidare. Altrimenti forse è meglio astenersi. Vedete voi.
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