Che la Val di Cembra sia un gran bel pezzo di Trentino da vivere e conoscere è ormai un dato di fatto per tutti, vero? Lo sapete: io amo moltissimo quella valle e adoro gustarmi, quando vado là, i suoi piccoli pezzi di paradiso. In questi giorni (e in quelli che seguiranno) sto lavorando molto e girando come una trottola e spesso mi ritrovo a pensare a quanto vorrei poter passare un pomeriggio in Val di Cembra, al Lago Santo. Questo piccolo lago è un po’ “la spiaggia”- passatemi il termine – di Cembra e dintorni: è un bel posto dove rilassarsi e, perché no, mangiare qualcosa di buono, anzi… buonissimo.
La Val di Cembra è uno di quei luoghi che consiglio sempre a chiunque mi chieda un posto non troppo lontano dove stare bene. I suoi profili scavati dal torrente Avisio (che ha disegnato anche le “sorelle” Val di Fiemme e Val di Fassa) incorniciano una terra che racconta il suo rapporto secolare con l’uomo. Il suo vino porta il gusto della valle in chissà quanti posti nel mondo, sicuramente – intanto – nella mia cantina. La Val di Cembra è uno di quei posti capaci di farmi sorridere ovunque io vada, chiunque incontri e qualsiasi cosa io faccia. Uno dei luoghi, in valle, capace di mettermi in pace col mondo è il Lago Santo, piccolo specchio d’acqua che si trova a pochi kilometri dall’abitato di Cembra.
Durante il week-end o nei giorni in cui è vacanza è facile incontrare qualcuno che, dal paese, sale verso il lago a piedi. La salita è bella forte ma, una volta arrivati, si viene ripagati dalla pace e dalla tranquillità che regnano sovrane nel bosco circostante l’acqua. Ovviamente si può arrivare anche in auto al Lago Santo in Val di Cembra: i posti per parcheggiare non sono moltissimi quindi vi consiglio di approdare in loco di primo mattino, soprattutto nel week-end. Una volta arrivati si può fare un po’ di tutto: il trekking è senza dubbio l’attività primaria ma se, come me, amate raggiungere questo luogo per ritrovare un po’ di pace, il mio consiglio è quello di sedervi sul prato e ammirare la bellezza della natura.
Durante la stagione estiva il Lago Santo è ben frequentato da chi è in cerca di un po’ di sole e, magari, di un posto dove fare il bagno. Le rive del lago sono facilmente accessibili e, sotto il controllo di un bagnino, è anche possibile nuotare tranquilli e rilassati. L’acqua è fredda? Probabilmente sì… devo ancora provare. Vi saprò dire. Tornado al trekking, il Lago Santo si trova sul percorso di due sentieri molto belli. Il primo è il sentiero europeo E5 che collega il Lago di Costanza a Venezia. La prozione cembrana si percorre in circa due giorni. Un altro sentiero spettacolare che attraversa la zona del Lago Santo è la Dürerweg, ovvero il percorso fatto dal pittore tedesco Albrecht Dürer durante il suo viaggio di discesa da Norimberga fino a Venezia. Ogni anno viene organizzato un trekking con alcuni accompagnatori del territorio proprio per scoprire questo sentiero. Si tratta di un’ottima occasione per conoscere un po’ di più la Val di Cembra.
Di non sola pace e natura vive il Lago Santo. In zona potete trovare un piccolo rifugio (dove si può anche dormire) con annessa trattoria che vi consiglio proprio di provare. Il menù, ovviamente, propone piatti dalla tradizione cembrana che vanno obbligatoriamente (lo dico io) accompagnati dai vini del territorio. Un bicchiere di Müller-Thurgau e un morso di carne salada possono raccontare questo territorio meglio di mille parole. E’ quasi impressionante quanto questa porzione circoscritta di Val di Cembra possa dirvi a riguardo di questa parte di Trentino. Ho vari luoghi – non tantissimi – dove mi rifugio con la mente quando voglio stare bene e il Lago Santo della Val di Cembra è fra essi. Io sono convinta sia capace di grandi magie. Provare per credere.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
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