Philadelphia è una di quelle città americane nella quale mi sono ripromessa i ritornare, con un po’ di tempo in più, in modo da visitare tutto ciò che ho lasciato appuntato nella “to do” list per un viaggio in Pennsylvania. Ci sono tante cose che, di norma, si lasciano sempre indietro durante qualsiasi viaggio, forse perché non si ha mai veramente il tempo per fare tutto oppure perché, come moderni Pollicino, lasciamo per strada le nostre briciole di pane 2.0, pronti per tornare a raccoglierle per non perdere la strada di casa. Un viaggio a Philadelphia è sicuramente di quelli densi, dove si ha l’imbarazzo della scelta su cosa fare. Cosa vedere in città se si ha voglia di un po’ di sana cultura artistica? I musei lungo la Benjamin Franklin sono quello che fa per voi.
Faccio subito una premessa: Philadelphia è una di quelle città in cui la cultura cammina al fianco di ogni viaggiatore che la visita: che siate in cerca di gusto, storia, di street-art, di dipinti francesi del XIX Secolo oppure di sculture piene di significato poco importa. Philadelphia saprà mostrarsi secondo i vostri gusti, le vostre esigenze e la vostra voglia personale di cultura. Per quel che mi riguarda, se tornassi in città mi dedicherei a fondo alla sua storia e a quella degli Stati Uniti. In secondo luogo, ma solo perché in viaggio occorre mettere in fila le cose da vedere, mi dedicherei proprio all’arte, che a Philadelphia è presente come le margherite in un prato primaverile. Quali sono i musei che andrei a vedere?
Come vi dicevo, la Benjamin Franklin è una strada da tenere d’occhio per vari motivi. Durante la mia prima mattina a Philly, per colpa del jet-lag, sono uscita di buona mattina dall’albergo dove dormivo su Logan Square. Partendo da lì e puntando alla famosa “Scalinata di Rocky” troviamo sulla nostra destra ben due musei molto importanti. Il terzo museo al quale approderemo è proprio sopra la scalinata resa famosa da Stallone. Ritornando verso Logan Square troveremo un museo divertente e interessante proprio affacciato su questa piazza a ridosso del centro. Ovviamente non è possibile vedere tutti questi musei in un giorno: scegliete, quindi, in base alla durata del vostro viaggio a Philadelphia e dei vostri interessi.
La Barnes Foundation
Si tratta di una fondazione privata nata nel 1922 dalla passione di Albert C.Barnes, uomo di famiglia piuttosto abbiente amante dell’arte francese. Questo suo interesse ha dato vita alla più grande collezione di arte francese del XIX (e momenti successivi) al di fuori della Francia. Questo museo è adatto a chiunque ami gli impressionisti, che qui potrete vedere in gran quantità. Visitando Parigi avete adorato il Musée d’Orsay? Bene, allora il vostro museo da vedere a Philadelphia è proprio la Barnes Foundation. Il biglietto d’entrata per un adulto dai 19 ai 64 anni costa 25$ e può essere prenotato anche online. Prendetevi almeno 3 ore di tempo per visitare questo museo. Se non di più.
Il Rodin Museum
A pochi passi dalla Barnes Foundation si trova il Rodin Museum, luogo dedicato all’arte dello scultore francese Auguste Rodin, celebre per il suo “Pensatore” (ma non solo). Il Rodin Museum di Philadelphia ha cercato di ricreare, in modo molto elegante e preciso, l’atmosfera francese di un palazzo che potrebbe trovarsi sugli Champs-Elysées. La visita inizia dal giardino che dà direttamente sulla Franklin. Il biglietto d’entrata al Rodin Museum di Philadelphia costa 10$. Non so voi, ma questo museo è già sulla mia lista. Un paio d’ore, direi, possono bastare.
Il Philadelphia Museum of Art
Di non solo Rocky vive il Philadelphia di Museum of Art. Anzi. Per fortuna. Questo museo è bello e conquista anche solo dalla prima vista, proprio mentre si salgono (di corsa o non) le famose scale. Questo museo potrebbe prendere tutta la giornata di un appassionato d’arte da quante sono le collezioni e da quanto alto è il livello culturale. Qui potrete trovare Rubens, Renoir, Marcel Duchamp, Edward Hopper, Matisse, Diego Rivera e molti altri. Ci sono spesso delle mostre temporanee, quindi tenete d’occhio il sito del museo. Il biglietto costa 20$ e può comprende anche l’entrata al Rodin Museum.
Il Franklin Institute

Questo museo è Philadelphia in sé. Franklin è l’uomo che racchiude tutta l’essenza culturare di questa città e di tutto ciò che rappresenta. Nei giorni in cui io ero in città, il Franklin Institute era preso in ostaggio da alcuni lavori stradali sulla strada omonima. Benjamin Franklin era un uomo di scienza (oltre che di mille altri saperi umani) e questo museo riflette questa sua passione. All’interno dell’edificio potrete trovare tantissime esperienze scientifiche da fare ed esperimenti da provare con le vostre mani. L’entrata al Franklin Museum costa 20$ e tenete conto di almeno 2 o 3 ore per poter vivere questo luogo al meglio.
L’Academy of Natural Science
Ecco un altro museo dedicato agli amanti della scienza, della biologia e della geologia. Troverete l’Academy of Natural Science a pochi passi da Logan Square. Quel mattino, mentre esploravo Philadelphia in solitudine e piena di sorrisi, sono stata colta all’improvviso dal movimento del dinosauro che vedete qui sopra che, manco a dirlo, mi ha spaventata a morte. L’Accademia scientifica di Philadelphia è stata fondata nel 1812 e ha aperto il suo primo museo al pubblico nel 1828. Questo museo è particolarmente adatto a chi viaggia negli Stati Uniti con i bambini. Molto di ciò che è esposto è dedicato alla comprensione scientifica dei più piccini. L’entrata costa poco meno di 18$ per gli adulti e 14$ per i bimbi.
Il Philadelphia Pass, ovvero la tessera turistica che vi concede l’entrata gratuita in molte delle attrazioni della città, comprende tutti e 5 i musei che vi ho indicato. Il Philadelphia Pass costa 60$ per un giorno, 89$ per due giorni. A mio avviso, se il vostro viaggio a Philadelphia prevede la visita a più di un museo o di un’attrazione, conviene e non poco. Potete acquistarla online sul sito ufficiale dove, a seconda del periodo, troverete anche delle buone offerte.
Credetemi, Philadelphia è una città capace di sorprendere per la sua personalità così sfaccettata e poliedrica. Sorprende davvero per l’alto livello di cultura con la quale si presenta a chi la visita. Come vi dico sempre, partite con il cuore curioso e gli occhi ben aperti.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori, salvo diversamente indicato – riproduzione vietata
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