Amburgo per me è una delle città più belle della Germania, una di quelle che meriterebbe una settimana solo per essere gustata nella sua superficie. Densa di storia (indipendente) e fiera nel suo animo da città-stato, Amburgo è una di quelle mete non troppo prese in considerazione dai turisti italiani, forse perché sembra davvero distante e non così comoda da raggiungere. Non è così: basta un solo cambio di treno per raggiungere Amburgo dal nord Italia (mi riferisco alla stazione di Verona) e per fare un viaggio incredibile.
Cosa fare ad Amburgo una volta arrivati in città? Ecco il mio itinerario per il primo giorno tra l’Elba, St.Pauli e la Speicherstadt.
Il viaggio che io e Gian abbiamo fatto alla scoperta della Germania dell’Est ha avuto come prima base Amburgo, città che certamente non ha fatto parte della DDR ma che, negli anni dal Secondo Dopoguerra fino alla caduta del muro di Berlino, è sempre stata, come altre zone della Germania, quasi un punto di confine, quasi un paradiso a cui guardare. Come vi dicevo prima, una delle caratteristiche di Amburgo è di essere fortemente indipendente, di avere una propria storia e dell’aver fatto della propria autonomia in ogni campo una sorta di banderia. Non a caso è la città con la società sportiva più politicizzata e socialmente radicata d’Europa (ma oserei dire anche del mondo), non a caso qui 4 ragazzi di Liverpool sono diventati prima uomini e poi The Beatles. Non a caso, il quinto Beatles si è fermato a vivere qui. Due giorni sono, per me, il minimo indispensa bile per conoscere Amburgo. Partiamo? Ecco un itinerario ideale per il primo giorno in città.
Amburgo non è di certo piccola e il primo dilemma che si pone quando si arriva in città è dove dormire. Il mio consiglio è quello di trovare qualcosa di comodo a livello di metropolitana e fuori dalla zona di St.Pauli, dove molti turisti si concentrano e i prezzi spesso non sono invitanti. Due zone interessanti si trovano proprio lungo il percorso della linea gialla della metro, la stessa linea che vi condurrà ai Landungsbrücken e alla zona di St.Pauli: si tratta di Sternschanze (dove la domenica c’è un bel mercatino delle pulci) e Schlump. Sono sufficientemente defilate per essere tranquille e non mancano della comodità della metro che, anche grazie alla Hamburg Card vi porterà un po’ ovunque. Prendiamo quindi la U-Bahn dal nostro hotel e raggingiamo proprio St.Pauli, da chi parte il nostro itinerario.
1) St.Pauli: il quartiere e lo sport
La fermata di St.Pauli è conosciuta ai più perché è il posto giusto dove fermarsi per incontrare la Reeperbahn, la via più famosa di Amburgo, di cui vi parlerò nel punto successivo. Uscite dalla U-Bahn e avviatevi a piedi verso il Millentor Stadium, ovvero la casa della FC St.Pauli, la squadra di calcio rappresentata da una bandiera pirata. Nell’avvicinarmi alle porte dello stadio (raggiungibile anche se scendete a Feldstrasse… ma così vi perdete un po’ di quartiere) la mia testa non smetteva di cantare “il suo teschio è una bandiera che vuol dire libertà“. Capitan Harlock di certo non ha nulla a che fare con il calcio e con Amburgo ma il senso di libertà rappresentato in pieno dal St.Pauli è un qualcosa che si respira fin dai primi passi nel quartiere o vicino alla stadio. St.Pauli è quello che i più definirebbero in quartiere “alternativo“: ci sono squatter, case occupate e chissà quanti alloggi comuni. C’è arte, c’è storia, c’è voglia di un mondo migliore. Per me è un gran bel posto ed è sicuramente una delle anime più forti, longeve e intense di Amburgo. Lo sport in questo quartiere ha significato moltissimo e la FC St.Pauli è molto più che una squadra. Girando attorno allo stadio, seguendo la strada principale, troverete la Detlev-Bremers-Strasse. Imboccandola finirete nel dedalo di vie che compongono St.Pauli. Camminando senza deviazioni lungo questa via approderete dritti sulla Reeperbahn.
2) La Reeperbahn di Amburgo
Un tempo era il quartiere a luci rosse più chiacchierato del mondo e confermava quella regola che ogni “fronte del porto” fosse una zona non proprio ortodossa, diciamo. La Reeperbahn è oggi una strada del divertimento o, per dirla all’inglese, dell’entertainment. Come ben disse una guida che un giorno mi portò da quelle parti, oggi la Reeperbahn è quel luogo in cui qualcuno può andare a vedere uno spettacolo a luci rosse da un lato della strada con la certezza di vedere la propria madre dall’altro lato in coda per entrare in un teatro. La Reeperbahn è cambiata, è cresciuta e forse anche maturata. Resta sicuramente il luogo giusto per chi ama la vita notturna. Di ogni genere.
3) I Landungsbrücken
Dalla Reeperbahn camminate in disceva lungo la Helgoländer Allee e arriverete ai Landungsbrücken. Se St.Paul è il ventricolo sinistro del cuore di Amburgo, i Landungsbrücken (alias banchine e magazzini portuali) sono il ventricolo destro. Con nessun riferimento politico. I Landungsbrücken sono il vero e proprio porto cittadino di Amburgo. Pensate che il porto di Amburgo è il secondo d’Europa e dita 100 (e ho detto cento) kilometri dalla foce dell’Elba. Provate solo ad immaginare la portata di questo fiume. Un giro ai Landungsbrücken ci sta sempre durante un viaggio ad Amburgo. Anche per mangiare e soprattutto per fare un giro in barca attraverso le banchine del porto. Ricordatevi che con la Hamburg Card potete usufruire dei mezzi pubblici della città. Ci sono 2 linee di traghetti pubblici che attraversano il porto. Vale la pena di salire, fidatevi.
3) Speicherstadt
Seguite il fiume (tendovi l’Elba alle spalle, andate verso la vostra destra): dopo una breve passeggiate troverete l’inizio della Speicherstadt, quella fetta di Amburgo che un tempo costituiva l’insieme dei magazzini portuali della città. Ora è patrimonio universale dell’Umanità e vengono organizzate anche parecchie visite organizzate per poter mostrare e raccontare al meglio la Speicherstadt di Amburgo. Personalmente ne sono rimasta molto affascinata: canali, vecchi edifici molto alti in mattoni rossi e ponti che sembrano volerti portare in un altro mondo. Pensate che, ancora oggi, alcuni magazzini della Speicherstadt sono utilizzati per lo stoccaggio di alcune merci. Camminare alla scoperta della Speicherstadt è sicuramente è il giusto preludio per la prossima tappa del nostro primo giorno di viaggio ad Amburgo.
4) Hafencity
Dalla storia alla modernità, senza mai tradire la vocazione marittima e portuale di Amburgo. Il naturale proseguimento della Speicherstadt è Hafencity, nuova zona del centro di Amburgo (già, ricordatelo: ad Amburgo il centro città e il porto convivono con giusto un paio di vie a dividerli) dove viene dato largo spazio al lato marittimo della storia della città. Qui potrete trovare la statua di Klaus Störtebecker, il pirata tedesco più famoso di sempre. Solcava i mari nordici alla fine del Medioevo e sulla sua figura se ne raccontano di cotte e di crude e ci sono molti documenti storici che attestano la sua esistenza e le sue scorribande. Per Amburgo resta un simbolo da ricordare e la città gli ha reso omaggio proprio nel luogo a lui più consono: la Hafencity.
5) La Chilehaus
Attraversate la Hafencity a piedi e cercate di uscire da quella zona puntando verso l’Oberbaumbrücke. Da lì camminate pochi minuti fino ad arrivare ad una strana via di nome Pumpen: lì troverete uno degli edici più iconici e particolari di Amburgo: si tratta della Chilehaus, un piccolo grande capolavoro di architettura e stranezze sorto intorno al 1922. L’idea di Fritz Höger, l’architetto espressionista che realizzò il complesso, era quella di realizzare un edificio che ricordasse una nave che entra in porto. Dalla via di nome Pumpen potrete ammirare la prua in tutta la sua bellezza. Attraversate poi il portico che vi condurrà fino alla piccola piazza che si trova sull’altro lato. Lì, nelle ore diurne, troverete un gran mercato con tanto di food truck. Mettete in agenda per il vostro pranzo o per acquistare qualcosa da mettere nello zaino fino all’ora di cena. Tornando alla Chilehaus, posso dirvi che il nome si deve al copioso commercio con il Cile da parte della famiglia proprietaria… manco a dirlo, armatrice e con le mani in pasta nelle vendite di prodotti da terre lontane.
Avete camminato abbastanza alla scoperta di Amburgo per il primo giorno di viaggio?
E’ probabile che sia così. Io vi lascio qui, vicino alla Chilehaus, dove troverete anche una fermata della U-bahn, pronta a portarvi dove volete. Io vi vengo a recuperare qui tra qualche giorno, per la seconda parte di questo itinerario alla scoperta di Amburgo in due giorni. Aufwiedersehen!
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
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Amburgo sarà una delle mie prossim mete in Germania: la sua anima portuale mi affascina molto come la sua cultura indipendente.
Amburgo è una città spettacolare!
Ci sto pensando per prossima estate….adoro la Germania e non ci vado da un pò….mi manca…solo che d’esr Fa un pò troppo caldo e la cosa mi preoccupa un pò!!
Ad Amburgo starai benissimo, fidati.