Non è una novità che Barcellona sia una città speciale, così come non è una novità il fatto che si facciano i bagagli per trasferirsi proprio lì ed iniziare così una nuova piccola grande vita professionale o di studio. Ve l’ho sempre detto che la mia famiglia ha in sè l’essenza stessa del viaggio e così oggi vi racconto la storia di Michele, mio nipote di 26 anni, che ha scoperto la passione per i cocktail e la mixologia e che, per questo motivo, ha deciso di spostarsi a Barcellona. Perché? Ve lo racconto nelle righe che seguono.
A Barcellona con Uniplaces
Nel post di oggi vi racconto del perché mio nipote avrebbe dovuto scoprire Uniplaces, un portale perfetto per chi si sposta in Europa per studio o per lavoro, come ha fatto lui.
Michele, Lele come lo chiamo io per distinguerlo da mio fratello suo ominimo, ha iniziato a lavorare in un bar per mantenersi e pagarsi gli studi all’Università di Trento. Fin qua tutto normale, se non fosse che, sera dopo sera, è nata il lui la voglia di specializzarsi nella sacra arte della preparazione dei cocktail. Per questo motivo, dopo un bel po’ di pratica dietro al bancone, ha preso su le sue cose e si è trasferito a Barcellona per seguire un corso bello tosto alla European Bartender School. A fine corso si è ritrovato con un’offerta di lavoro in uno splendido locale della Barceloneta e, così, la possibilità di passare un po’ di tempo nella capitale della Catalonia. Da lì, ovviamente, è nata l’esigenza di trovare un luogo dove vivere. La scuola che aveva frequentato il mese prima offriva anche l’alloggio. Una volta finito il corso si è ritrovato a cercare casa in una città immensa rispetto al posto dove sia io che lui siamo cresciuti.
Come funziona Uniplaces
Lele e la sua esperienza a Barcellona
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Vi presento Lele, quello con la maglia senza maniche. Dite che non mi somiglia? Nel cuore sicuramente sì! |
Ho chiesto alcune cose a Lele, proprio perché la sua esperienza di giovane “espatriato” possa essere d’aiuto a chi, come lui, è andato a Barcellona in cerca di una nuova professione o di una nuova vita.
Giovy: Come ti trovi a vivere a Barcellona?
Lele: Barcelona è magica, si vive bene, i Servizi d trasporto sono molteplici e funzionali, 24 su 24. E’ una cittá con moltissima gente, molta piú di quella che potrebbe contenere forse! Questo grazie alla sua bellezza che fa si che ci siano tanti viaggiatori e turisti in ogni periodo dell’anno.
G: E’ difficile trovare un alloggio degno di questo nome?
L: Gli alloggi son un po’ un problema perchè sono cari e molte volte vecchi, Uscendo leggermente dal centro si trovano soluzioni, non dico economiche, ma con un rapporto qualità-prezzo sicuramente più adeguato, parlado di camere. Per affittare, invece, un appartamento o un monolocale occorre avere una disponibilità di spesa più alta, soprattutto perché vengono richiesti spesso tre o quattro mesi d’affitto anticipato.
G Che consiglio daresti a chi si sta trasferendo a Barcellona per studio o per lavoro?
L:Non mi sento di dare nessun consiglio specifico a chi si trasferisce qui, tranne quello di viversela in pieno, di passeggiare d notte per assaporare la magia di questa città. Ci sono luoghi colmi di gente di giorno che di notte si trasformano. Non bisogna mai dimenticare che Barcellona è una città grande e, pur essendoci tanta polizia in giro a tutte le ore, pazzi e borseggiatori non mancano. Quindi occhi aperti sempre.
Da zia, sono proprio orgogliosa dei miei nipoti, di tutti e Lele, con la sua decisione di partire pe rinvestire nella sua professione mi ha resa ancora più fiera di quella che sono. Mi sono chiesta più volte cosa pensassero di questa zia, quando erano piccoli, mentre mi vedevano andare in giro per il mondo con lo zaino sulle spalle e chissà cosa pensano ora che continuo a farlo. Se solo ho ispirato in loro, in Lele, un po’ di sana pazzia per il vagabondaggio, posso ritenermi contenta. Mi sembra proprio che sia così.
Articolo pubblicato in collaborazione con Uniplaces.
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