Se leggete questo blog di viaggi da un po’ saprete sicuramente che l’Alto Vicentino è la mia terra, quella in cui sono nata e cresciuta. Come succede a molti, per un po’ di tempo ho fatto a pugni con le mie origini e forse è stato un bene. Dopo la morte di mia madre ho ritrovato l’amore per la terra che mi ha generato e dato forma, amore in tutte le sue parti: dal gusto, alla storia, alla bellezza della natura. La primavera è un periodo perfetto per visitare l’Alto Vicentino (a dire il vero non riesco a trovare un periodo sfavorevole, fate un po’ voi, ogni stagione ha le sue bellezze) e oggi vi voglio raccontare cosa fare durante un week-end da passare ai piedi delle Piccole Dolomiti in Veneto: tra Valdagno, Recoaro e le loro montagne.
Quell’immagine che sa di nostalgia
C’è un’immagine che mi fa commuovere sempre quando riparto da Valdagno per tornare a Carpi, magari dopo un week-end passato a casa in compagnia di amici e di luoghi che urlano “sei a casa, sei a casa” a tutta voce dentro il mio cuore. Succede sempre quando, tornando verso l’autostrada e superata la zona industriale, guardo lo specchietto retrovisore della mia auto e vi vedo riflesso il Pasubio, una montagna che per me è come un libro aperto da leggere, studiare e amare. Mi succedeva anche quando vivevo in Svizzera e tornavo verso il confine elvetico. La cornice dei monti che racchiude l’Alto Vicentino della mia vita fino a 22 anni è quello che più mi manca ora che vivo in pianura.
Cosa mangiare a Valdagno e dintorni: la maresina
La Montagna Spaccata: una visita a Gran Burrone
Di non solo mangiare si vive nell’Alto Vicentino anche se, come ho già scritto più volte, ci difendiamo davvero bene. Una delle attività che vi consiglio fortemente è una visita alla Montagna Spaccata. Questo luogo si trova a metà strada tra Valdagno e Recoaro e lo troverete facilmente seguengo la SP246 verso Recoaro e seguendo gli appositi segnali. Approderete di fronte ad un ottimo punto di ristoro (assaggiare la sopressa) dal quale si accede alla gola scavata, in chissà quanto tempo, dal torrente. Su questo luogo aleggia una leggenda molto bella, che parla di Anguane e amore. Ho già scritto qualcosa a riguardo e vi dico solo che, visitando questo luogo, vi sembrerà di essere approdati a Gran Burrone o in un regno fatato. Fidatevi!
Le mie montagne: da Recoaro Mille a Campogrosso
Proseguite verso Recoaro Mille e andate a godervi una passeggiata tranquilla a livello fisico ma molto intensa per quanto riguarda il profilo naturale. Sto parlando del Sentiero dei Grandi Alberi, un percorso che può essere completato in varie lunghezze (9km, 6km e così via) e che vi poterà a percorrere quelle che noi chiamiamo Le Montagnole Basse. Siete nel cuore delle Piccole Dolomiti Vicentine, su un sentiero che vi condurrà tra pascoli, boschi e vecchie malghe. Nel periodo estivo le malghe sono aperte perché le mucche sono in alpeggio e questo (e il formaggio) rende tutto più bello.
Io spero di sì e spero che la mia terra vi sappia conquistare con la sua bellezza, genuinità e sincerità.
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