Quando all’università ho dato l’esame di storia medievale, stavo quasi per scegliere il monografico di agiografia, ovvero sulla vita dei santi. Non di certo per questioni religiose ma più per un fatto di curiosità antropologica sulla vita di molte persone ritenute sante. Una delle figure considerate nei testi di quell’esame era San Patrizio che, come molti altri personaggi importanti capaci di segnare il cambiamento su isole celtiche come l’Irlanda o la Gran Bretagna, assomigliava più ad un druido che ad un monaco. E ciò non accadeva di certo a caso. Durante uno dei viaggi in Irlanda, ho deciso di tracciare il mio itinerario sulla storia della vita di quell’uomo. Ho scoperto luoghi meravigliosi.
L’Irlanda, San Patrizio e il Saint Patrick’s Trail
Ci siamo. Oggi è San Patrizio, una festa che – un tempo – attendevo come il giorno di Natale. Poi ho capito di più l’Irlanda e ho fatto un passo indietro, cercando di lasciare questa festa agli irlandesi e limitandomi, seppur con tanto cuore, ad alzare una pinta di buona stout augurando all’Irlanda e a suoi abitanti tanta felicità e pace. Di San Patrizio ci sono notizie certe e notizie meno certe. Una delle piccole grande certezze (che vi sorprenderà) è che quell’uomo non era irlandese: c’è chi dice fosse gallese, c’è chi sostenie che venisse dalla Cumbria e che abbia visto la luce nella città di Carlisle. Altra notizia certa è che visse nel IV Secolo d.C. e che la sua opera di evengelizzazione fu molto importante. Come direbbero durante una puntata di Voyager, alcuni ritengono che fu proprio il suo vestirsi e comportarsi come un druido ad aprire la porta del cuore delle popolazioni celtiche.
Downpatrick: da schiavo a santo
Slemish Mountain: il luogo della solitudine
Lough Derg: Patrizio e il serpente
Rock of Cashel: la rocca dei re
Interessante, ha aumentato il mio desiderio di visitare l'Irlanda
Anche il mio desiderio di tornare è cresciuto scrivendo questo post.