
Mentre voi leggete questo post io sarò in viaggio verso l’Oregon. Il Coast Starlight mi starà portando da Sacramento a Portland e dentro di me c’è già tanta voglia di scrivere qualcosa su questo viaggio alla scoperta delle West Coast americana. La California ha occupato molti dei miei giorni a disposizione ed io ne sono molto felice: due anni fa circa facevo il mio primo viaggio da queste parti e, ripartendo, mi ero proprio ripromessa di tornare. Ed eccomi qui. La prima regola per chi ama viaggiare e quella di non smettere mai di fare progetti. Prima o poi uno diventa realtà. Quello che vi voglio raccontare oggi è una sorta di sommario delle cose da non perdere ad Oakland, una sorta di lista dei post che, sicuramente, scriverò al mio ritorno.
Cosa ho capito di Oakland
Ad Oakland ci sono ancora delle querce in giro per la città, probabilmente non sono le stesse che hanno dato il nome alla città nel 1850 o giù di lì ma sono comunque degli alberi splendidi, almeno per me. Oakland è risciuta a sorprendermi e ad entrarmi un po’ nel cuore a metà della prima giornata intera passata nella Bay Area, quando il mio contapassi segnava già un percorso arrivato al dodicesimo kilometro ed io mi sono detta che avrei fatto bene a prendere il traghetto per andare a salutare San Francisco. Guardando Oakland dalla barca mi sono detta che io e lei ci stavamo campendo proprio alla perfezione. Ecco cosa ho capito di lei.
Mai dire che Oakland è “l’altra città della baia”
Mai dimenticarsi di Chinatown
La città non finisce nel suo centro o a Midtown
Preparatevi ad un alto livello di cultura hipster
I mezzi pubblici funzionano benissimo
Il cibo
Il treno che passa in mezzo alla strada è una figata pazzesca
Per ora vi basti questo. Ad ogni fischio, fatto per segnalare il suo arrivo, la mia mente iniziava con “when I hear that whistle blowing, I hang my head and cry“, pensando a quel genio di Johnny Cash.
Lascia una risposta