
C’era una volta Mons, città del Belgio per anni fortemente legata all’estrazione del carbone. C’era una volta quel 1914 (1915 per l’Italia) che sconvolse il mondo e lo trasformò in qualcosa di diverso. Anche il Belgio cambiò, anche Mons cambiò e quando la pace tornò a regnare, nel 1918, in questa città così vicina al destino della Prima Guerra Mondiale aprì un’istituzione speciale, un luogo nato per opera della grande mente di Paul Otlet e Henry La Fontaine. Questo luogo ci chiama Mundaneum e si trova nel centro di Mons e merita una visita attenta durante i vostri viaggi in Belgio alla scoperta della Vallonia. Il Mundaneum è nato per racchiudere tutto il sapere umano in un repertorio dal valore inestimabile.
Che cos’è il Mundaneum di Mons
Non so se proprio voi che mi state leggendo siete passati, come me, attraverso quella fase scolastica in cui si andava a studiare in biblioteca e ti veniva spiegato come consultare gli archivi composti di tante schede che riportavano un piccolo estratto del libro che si voleva prendere in prestito e, ai lati, la classificazione universale adottata dalle biblioteche. Io adoravo aprire quegli schedari con tanti cassetti e adoravo sentire il profumo della carta, ormai molto vecchia. Adoravo anche estrarre le schede e osservare quelle lettere scritte a macchina che mi ricordavano il passato lontano, quello da me non vissuto, e forse per questo davo loro tanta importanza. Il Mundaneum di Mons è un mega-archivio fatto proprio come quello delle biblioteche. Ogni cassettino racchiude l’abstract di un qualcosa da consegnare alla grande categoria del sapere mondiale. Forse è per questo che ora, in tempi moderni, il Mundaneum di Mons è chiamato anche il Google di inizio ‘900. I suoi fondatori volevano, infatti, catalogare la cultura del mondo per renderla accessibile, trovabile e consultabile.
Cosa aspettarsi dalla visita al Mundaneum di Mons
Entrare al Mundaneum è stata davvero una grande sorpresa. L’archivio si trova all’interno di un’edificio a ridosso del centro di questa città della Vallonia, proprio sulla via che porta verso la Grand Place di Mons. Questa piazza mostra tutta la bellezza del passato commerciale di Mons e i palazzi che la precedono sono anch’essi racconti in pietra di tutto rispetto, il ricordo fatto edificio di un passato che ha reso grande la città. L’edificio del Mundaneum è stato ristrutturato e reso accessibile a tutti. Quando ci si trova nella grande sala appena dopo l’ingresso e, guardandosi attorno, ci si accorge della grandezza di quell’archivio si resta a dir poco a bocca aperta. Racchiudere e catalogare la gran parte del sapere umano di inizio ‘900 significava dare un punto di riferimento universale a chiunque volesse esplorare il grande mondo del sapere di quei tempi. Più cultura significa più dialogo, più dialogo significa tracciare il sentiero della pace universale.
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