C’era una volta un giorno di quasi estate e c’era la Giovy in giro per l’Olanda con un biglietto speciale per utilizzare tutti i mezzi pubblici partendo da Amsterdam e raggiungendo alcune delle zone più famose dei Paesi Bassi. Io e quel ticket to ride ci siamo voluti molto bene quel giorno. Siamo partiti da Amsterdam e abbiamo raggiunto la bellissima Marken. Da lì, siamo saliti su un traghetto pronto a salpare alla volta di Volendam, giusto dall’altra parte del Gouwzee, piccolo pezzo di mare potretto da uno di quei polder, la cui esistenza credevo fosse possibile solo nella mia mente. Che si può fare in un giorno, o meno, a Volendam? Ve lo dico oggi.
Olanda: come raggiungere Volendam con i mezzi pubblici
Quel giorno in Olanda, era di domenica, mi sentivo un po’ la regina della strada. Nel senso buono. Avevo il mio biglietto per i mezzi pubblici, lo zaino, Yoda e tanta voglia di girare quella nazione dalla quale mancavo da troppo tempo. Una delle cose che amo fare quando sono in possesso di city-card o di biglietti simili a quello che avevo in mano io è lasciarmi guidare dal caso e far sì che il tragitto di bus e treni governi la mia giornata. Così è stato anche in quel giorno in giro per l’Olanda. Ho iniziato il mio viaggio intorno alle 9 del mattino dalla stazione di Amsterdam e sono finita, in primis, a Marken, luogo che mi ha conquistata con la sua bellezza e la sua pace. Da Marken partono dei piccoli traghetti che portano i viaggiatori, in circa una mezz’ora, a Volendam. Il traghetto non è compreso nel biglietto dei mezzi con i quali viaggiavo ma, se siete in possesso della Amsterdam Card, potrete avere il biglietto a prezzo scontato. Vi consiglio di non indugiare se vedete il traghetto attraccato e vuoto: si riempie spesso di gruppi organizzati e si riempie in men che non si dica.
Arrivare a Volendam via mare
Arrivare a Volendam via mare è un piccolo grande regalo che ci si dovrebbe fare prima o poi. Questo villaggio di pescatori sembra, in prima istanza, un piccolo miraggio all’orizzonte per poi farsi sempre più definito e colorato… o almeno ai miei occhi era così quel giorno. Il cielo azzurro e il bellissimo clima estivo ma fresco facevano il resto. L’unica nota stonata, almeno per me, è stato l’aumentare del frastuono man mano che il traghetto si avvicinava al molo di Volendam. Tanto era silenziosa e placida Marken, tanto era governata da voci di mille lingue e tonalità Volendam. E questa cosa mi piaceva molto poco. Crescendo (leggete= diventando vecchia) sto cominciando ad apprezzare molto di più le situazioni placide e solitarie che quelle dense di folla e frastuono.
Le cose che non ho amato di Volendam
Cominciamo col raccontare ciò che non ho amato di Volendam: il casino, i troppi turisti, gli italiani che urlano sempre manco fossero a casa loro, i cinesi che si facevano le foto vestiti da olandesina e tutti i negozi che urlavano all’affare. Ogni nazione ha i suoi luoghi “da manuale”, quelli in cui ci passi e ti devi comprare la calamita o quelli in cui, inesorabilmente, caschi nella rete del primo ristorante con menù fotografico e spiegazioni in duemila lingue. Sono convinta che Volendam sia molto di più di questo: semplicemente io ci sono capitata nel giorno peggiore per poterla conoscere (la domenica).
Cosa ho amato di Volendam
Continuo col raccontarvi cosa mi è piaciuto di Volendam: la piccola spiaggia che troverete lungo la Havendijkje, una generosa porzione di Kibbeling a 4€ gustata nel più autentico dei chioschi, proprio adiacente al porto. Ho amato i piccoli vicoli nei quali incamminarsi per sfuggire alla bolgia del lungomare. Ho amato le barche e il profumo del pesce… ed infinite quelle piccole e poche parole di olandese che si confondevano nella babele di discorsi fatti da gente che arrivava da mezzo mondo. Spero di poter tornare a Volendam (magari in un giorno feriale) per darle una piccola possibilità in più e per trovare quel momento che ci è mancato per poterci conoscere meglio, con calma, parlando la stessa lingua.
Volendam… e poi?
Da Volendam il mio viaggio è proseguito per Edam, altra splendida piccola città d’Olanda. E da lì, sempre in bus, dritti fino a Hoorn, una delle più grandi sorprese del mio viaggio in Olanda. Come succede spesso con i treni, gli autobus tra Amsterdam e Hoorn sono stati la mia ispirazione più grande per scoprire un piccolo ma significativo pezzo d’Olanda in una sola giornata. Fidatevi e provate! Per cercare gli itinerari e gli orari dei bus, provate a dare un’occhiata al sito Connexxion, con due x. Il sito è in olandese ma si capisce benissimo come cercare info e bus. Buon viaggio!
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata
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