
Giorni fa parlavo di luoghi capaci di ispirare amore. Ne ho tralasciato alcuni, uno dei quali è la Val di Cembra, un posto non distante da Trento che ho conosciuto (quasi) per caso e che ho amato fin da subito. Metto la Val di Cembra dentro al cassettino immaginario dei luoghi che etichetto come “casa”, dove respiro a pieni polmoni e dove mi sento bene. La Val di Cembra è uno di quei posti dove io ricarico le pile anche solo nel passare qualche minuto ad ammirare il Lago Santo oppure i 708 kilometri (complessivi) di muretti a secco, costruiti per formare i terrazzamenti che oggi sono paesaggio integrante di questo magnifico pezzo di Trentino. Perché si parla di Val di Cembra oggi? Perché voglio raccontarvi del Sentiero dei vecchi mestieri.
Dove si trova la Val di Cembra
Come vi dicevo prima, la Val di Cembra per me e Gian è un posto speciale. E’ uno di quei luoghi così pieni di ogni cosa da non esserne mai stanchi e mai stufi. Spesso ci si avvicina a questo territorio, a poca distanza da Trento, er il vino. La Val di Cembra è territorio dei Cembrani DOC e non solo. I produttori di vino della zona sono molti e tutti meritevoli e hanno alle spalle delle gran belle storie capaci di mettere in comunione la vita dell’uomo, quella della vigna e quella della montagna. Per chi non lo sapesse, la Val di Cembra è l’ultima (partendo dalla fonte) delle Valli dell’Avisio. Le altre due sono la Val di Fassa e la Val di Fiemme, Sono tre valli sorelle, tutte diverse e in parte simili, unite dal torrente Avisio che, in Val di Cembra, scorre molto profondo e ha contribuito a scavare la valle e renderla quello che è oggi. Queste valli sono unite da una bella strada che è stata recentemente sistemata e che vale la pena di percorrere per assaporare un itinerario trentino di tutto rispetto.
Il sentiero dei Vecchi Mestieri in Val di Cembra
Tornando al Sentiero dei vecchi mestieri della Val di Cembra, esso è un percorso che attraversa, da un versante all’altro, l’Alta Val di Cembra. La lunghezza è di circa 5 km e il tempo di percorrenza totale è di 6 ore. Per percorrerlo va considerato un discreto allenamento e un po’ di fiato perché si scende la valle da un lato e la risale dall’altro. Il dislivello si fa sentire sia dal punto di vista delle gambe che del fiato. Il panorama, però, ripaga di ogni sforzo. Per percorrerlo partite attrezzati con delle buone scarpe da trekking. Non sognatevi di farlo in scarpe da ginnastica, benché ci siano dei tratti molto tranquilli e pianeggianti, una volta risalito il versante della valle. Trovete un’ottima descrizione del percorso sul sito di L’Ost, l’ostello di Grumes, uno dei comuni che formano l’Alta Valle.
Il Sentiero dei Vecchi Mestieri in Val di Cembra: la Segheria Veneziana
Noi siamo finiti sul Sentiero dei vecchi mestieri in un giorno di maggio che sembrava uno d’autunno. Anche le migliori primavere presentano, a volte, dei giorni impossibili e noi ne abbiamo vissuto uno in pieno. Abbiamo visitato la zona, attraversata dal sentiero, dove sono state recuperate alcune attività storiche che hanno portato lavoro e occupazione in valle. Parlo, in primis, della Segheria Veneziana, chiamata così non perché appartenesse ai veneziani ma per la tipologia di macchinari, se così li possiamo chiamare, con i quali veniva tagliato il legno. Era ed è ancora oggi l’acqua l’elemento primario di una segheria veneziana. Oltre a questa, è stato recuperato anche un vecchio mulino, ora perfettamente funzionante, che viene messo in azione da chi vi porterà alla scoperta di questo pezzo di Val di Cembra. Vale la pena, infatti, richiedere una visita guidata all’APT con un esperto sia dei vecchi mestieri che della zona.
Conoscere entrambi i versanti della Val di Cembra
Percorrere questo sentiero, anche in più tappe se non siete allenati, vi darà la possibilità di conoscere entrambi i versanti di questa valle così speciale. Tanto è dominata dal vino sul versante destro, tanto è fatta di porfido e bosco sul versante sinistro. Pensate che, per anni, i due versanti della valle non avevano un punto d’unione tra di loro se non a fondo valle vicino a Trento oppure all’altezza del Lago di Stramentizzo, ovvero dove inizia la Val di Fassa. Negli anni ’60 è stato costruito un ponte percorribile con le auto, detto “dell’amicizia” per unire i due versanti all’altezza di Faver da un lato e Segonzano dall’altro.
Un weekend in Val di Cembra: montagna e autenticità
Un week-end in Val di Cembra è sempre un’ottima scelta, qualsiasi sia il tempo, l’intento o la stagione. Se state cercando tanta montagna e molta autenticità, quella valle è il posto che fa per voi e percorrere il sentiero dei vecchi mestieri è un bel modo per entrare in contatto con una realtà davvero viva e orgogliosa del proprio carattere e della propria storia. Se vi scappasse di avere fame o di avere bisogno di informazioni, puntate dritti verso il Green Grill, dove troverete anche tutte (o quasi) le bontà della Val di Cembra.
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