Era estate quando sono andata in Northumberland. Era giugno è ho fatto le foto che vedete in questo post. Lì l’estate è diversa da come la pensiamo noi ma regala ugualmente delle temperature piacevoli, molto adatte a chi ama camminare in mezzo alla brughiera senza rischiare di prendersi un’insolazione. La stagione che più si addice ad un viaggio in Northumberland è sicuramente questa, soprattutto nei mesi di Luglio e Agosto, quando l’erica è in fiore e il colore della brughiera è un qualcosa di indescrivibile. Il 12 agosto di ogni anno, nel Regno Unito, si apre la caccia: quel giorno è detto “the wonderful twelve” e richiama in molte parti della Gran Bretagna un sacco di persone. Che amiate la caccia oppure no, poco importan. Il Northumberland è il luogo giusto per passeggiare e sentirsi addosso quella splendida situazione di wilderness.
La volete sapere una cosa curiosa? Molta di quella che dovrebbe essere Scozia in film e telefilm è, in realtà, Northumberland. Ma non chiedetemi perché: le scelte delle produzioni cinematografiche o televisive sono spesso un mistero grande quanto il mondo. Uno dei luoghi più scenografici, magici e anche misteriosi di questa regione del nord dell’Inghilterra è, senza dubbio Simoneside Hills. Siamo proprio all’ingresso della zona del parco nazionale. Pensate che il Northumberland National Park e la Riserva di Kielder costituiscono la più grande area protetta della Gran Bretanga. Qui si possono ammirare ambienti naturali completamente spariti da altre parti dell’isola, così come specie animali autoctone e bellissime. Quello che più mi è rimasto impresso di questo luogo è la presenza dell’erica e di un altro arbusto chiamato gooseberry, che altro non è che l’uva spina. I suoi fiori gialli erano un qualcosa di increbilmente bello.
Camminare su Simoneside Hills è facile: ci sono percorsi adatti a tutti e, come è possibile in tutta la Gran Bretagna, potete camminare ovunque, aprire cancelli (per poi chiuderli), scavalcarli, solcare i prati… purché non roviniate nulla. La legge britannica concede il diritto di passaggio ovunque (se non diversamente indicato), a patto che ogni cosa venga lasciata come la si trova. Io, nel risalire la collina, ho preferito, a tratti, l’erba morbida del Northumberland che le pietre con cui era stato segnato il sentiero. Arrivare sulla cima di questa collina vi darà la possibilità di ammirare il paesaggio circostante e, se siete come me, di amarlo nel giro di un minuto. Solo da questa zona del Parco Nazionale si può avere una visuale a 360° capace di raccontare tutto, ma proprio tutto, di questa regione.
Lascia una risposta