Ieri sera stavo pensando ad una cosa: se mai dovessi o potessi fare il giro del mondo, quale sarebbe “il tema” del mio viaggio? Cosa mi guiderebbe in lungo e in largo alla scoperta di tutta la terra possibile e immaginabile. Le tematiche per sviluppare un itinerario in giro per il mondo sono davvero innumerevoli: la prima potrebbe essere l’insieme di storia e letteratura. La seconda probabilmente tutte le specialità che si possono assaggiare in ogni regione del pianeta. C’è poi una tematica che mi sta a cuore e che rende diversa la Terra da qualsiasi altra massa nel nostro universo: l’acqua. Allora mi è tornata in mente la forma nella quale amo più osservare l’acqua: le cascate. E in giro per il mondo ce ne sono per tutti i gusti. Quali sceglierei?
Una canzone che amo molto dice “Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia cadere“.
Ho sempre apprezzato queste parole perché io ho una certa difficoltà a perdere, positivamente, il controllo di me stessa e lasciarlo andare. So sempre dove sono, come mi sento e dove vorrei essere ma vi posso dire che, con gli anni, sto migliorando. Forse per questo amo osservare l’acqua in tutte le sue forme, soprattutto in quella di fiume: esso scorre, va, procede, se viene sbarrato cambia strada e torna ad essere se stesso. E’ capace di essere impetuoso, dolce, energico o tranquillo. Tanti dei grandi fiumi del nostro pianeta generano delle cascate che sono più uniche che rare. Ecco perché, se dovessi organizzare un viaggio intorno al mondo, una delle tematiche dalle quali cercherei di farmi ispirare sarebbe proprio la ricerca dei grandi salti che l’acqua compie in tutti i continenti. Oggi ho scelto 8 cascate rappresentative per potenza, bellezza, posizione o significato. Ho già avuto la fortuna di vedere alcune di essere. Altre, nel frattempo, restano un piccolo grande sogno.
1) Le Cascate di Lillaz a Cogne
Le Cascate di Lillaz sono splendide col caldo, pazzescamente magnifiche una volta ghiacciate.
Si trovano poco distante da Cogne e si raggiungono con una tranquilla passeggiata nel bosco. Con la bella stagione diventano metà di pic-nic fuori porta e d‘inverno sono il regno degli scalatori del ghiaccio. La zona di Cogne è particolarmente conosciuta per l‘ice-climbing che, giusto per stare tranquilli, è un’attività sportiva che richiede molta preparazione. Quindi… non improvvisatevi scalatori!
2) La Cascata delle Marmore vicino Terni
La prima volta che vidi questa cascata, che si trova non distante da Terni, ero poco più che adolescente ed avevo partecipato ad una gita quasi improvvisata, un momento che mi fece sentire tanto adulta e felice. Non ero molto conscia di ciò che andavo a vedere e mi ritrovai meravigliata davanti alla cascata in piena attività. Ricordo benissimo che uno dei miei pensieri fu che mi sarebbe piaciuto fare il bagno sotto uno di quei salti così belli e impetuosi. Ovviamente è una cosa che non si fa, ma ciò non toglie nulla alla bellezza di questa cascata di circa 165m.
3) Le cascate del Reno in Svizzera
Sua maestà il Reno è probabilmente il fiume che amo di più al mondo. Non si tratta solo di un corso d’aqua ma di un qualcosa di perfettamente vivo e perfettamente europeo. Scorre dalla Svizzera all’Olanda, segnando il confine tra Germania e Francia e disegnando – a tratti – delle anse piene di storia e leggenda. All’altezza di Schaffhausen, in Svizzera, il Reno compie alcuni salti non di grande altezza ma sono sufficienti perché il fiume si esprima in tutta la sua potenza. Il periodo migliore per vedere le Cascate del Reno a Schaffhausen è la primavera, quando il fiume riceve tutta l’acqua possibile dagli affluenti. Consiglio: sappiate che le cascate si vedono benissimo dal treno, lungo la linea che da Schaffhausen va a Zurigo. Occhio a guardare bene dal finestrino se passate di lì!
4) Gullfoss in Islanda
Non è la più alta delle cascate in Islanda ma è quella che è segnata sul mio taccuino dei sogni di viaggio da un bel po’. Gullfoss si trova nel sud-ovest dell’Islanda, a circa 120 km da Reykjavik e, per la sua portata d’acqua, è chiamata la Regina delle cascate islandesi. C’è chi sostenga che la sua gola assomigli molto ad un ambiente che Dante descrisse nell’Irfeno, Non mi resta che andarci… con la Divina Commedia alla mano. Vi farò sapere.
5) Niagara Falls
La prima volta che feci un viaggio negli Stati Uniti andai lì con una curiosità immensa nel cuore. A casa di mia nonna c’era una cartolina della cascate del Niagara attaccata sul muro ed io volevo vedere dal vivo quell’immagine che tante volte avevo osservato in foto. Le cascate del Niagara si visitano sia dal lato americano che da quello canadese. Io sconfinai in Canada e presi uno dei battelli che portano vicino alla caduta dell’acqua. Mi lavai all’ennesima potenza ma non potevo misurare la mia felicità. Prima di andarmene da lì, tornai dal lato americano e camminai per raggiungere il punto dove l’acqua del fiume “curva” per poi cadere. Non so quanto rimasi lì ipnotizzata da quell’immagine. Quello che posso dirvi con certezza è che, se chiudo gli occhi, è quello il fotogramma che torna nella mia mente.
6) Agua Azul, in Chiapas
La cascata di Agua Azul è uno di quei posti in cui è facile avere un’impressione sbagliata: è sufficiente trovarsi lì nella stagione delle piogge ed il gioco è fatto. Così è successo a me, durante il mio viaggio in Messico. Era settembre e pioveva parecchio. Agua Azul si presentò ai miei occhi color caffelatte: alcune persone presenti sul sito quel giorno se ne andarono insoddisfatte. Io no, rimasi lì a godermi quel pezzo di foresta in tutta la sua potenza. Consiglio: arrivate nei pressi della cascata con delle buone scarpe, anche sandali da trekking. Evitate le infradito, insomma.
7) Le cascate di Iguazu, tra Argentina e Brasile
Come succede con le Niagara Falls, anche le cascate di Iguazu sono il divisorio tra Argentina e Brasile. Chi ci è stato mi dice che è meglio visitarle dal lato argentino ma aspetterò di vederle con i miei occhi per darvi il consiglio definitivo (se, nel frattempo, volete illuminarmi con le vostre esperienze, siete i benvenuti). Cosa mi ricordano le Cascate di Iguazu? Una mitica scena del film Mission. Solo nello scrivere questo nome la colonna sonora comincia a suonare dentro la mia testa e ne uscirò tra almeno tre giorni. Sono l’unica?
8) Le cascate Vittoria, Zambia
Quando sento nominare queste cascate, nella mia mente si forma la frase “Doctor Livingstone, I supposed“, ovvero le parole che Henry Morton Stanley disse nel ritrovare David Livingstone dopo averlo raggiunto proprio in prossimità di questi salti d’acqua pazzeschi. Le Cascate Vittoria furono proprio scoperte da Livingstone a metà Ottocento. Il nome, come si può desumere, è una dedica alla Regina Vittoria d’Inghilterra. Queste cascate dividono ora Zambia e Zimbabwe e sono un vero e proprio unicum di bellezza e potenza sul nostro pianeta. Piccola curiosità: si può arrivare alle Cascate Vittoria in treno, sulla linea che Cecil Rhodes (colui che scoprì la Rodesia) costruì per unire Città del Capo con il Cairo. Questo tracciato ferroviario è uno dei simboli di quello che fu l’Impero Inglese. Anche qui… se ci siete stati, raccontatemi tutto perché muoio di curiosità.
Questa era la mia personale scelta per fare il giro del mondo in 8 cascate. A dire il vero mi mancano in pieno Asia e Oceania e, per questo, si accettano i vostri grandi suggerimenti. C’è mai stata una cascata da qualche parte, anche dietro casa, che vi abbia fatto vibrare di emozione?
Photo Credit: Wikimedia Commons, Panoramio, CogneTurismo.it – riproduzione vietata
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Almeno due le ho viste di persona: Gulfoss che, se non sbaglio, è proprio la cascata con la portata d'acqua maggiore d'Europa e le Cascate del Niagara.
Coniglio anche le cascate del Nardis (Val di Genova, le cascate di Plitvice (in Croazia(7 laghi in cascata uno sull' altro) e ovviamente la bellissime cascate islandesi : Skógafoss, Hengifoss (caratterizzata da un panorama di rocce striate di rosso).
Un po' più lontane: 'Akaka Falls (Big Island – Hawaii) e ovviamente le Twin Falls Smithers – Canada – British Columbia).
Ciao!
Grande Teo!
Grazie mille per i tuoi consigli!
LE cascate di Iguazù sono la cosa più bella che io abbia mai visto!
E anche io voto per il lato argentino… ma mezza giornata merita di essere dedicata anche al brasiliano…
Totalmente d’accordo!
Bellissima idea quella di girare il mondo attraverso i salti più imponenti d’acqua. Io ne ho viste molte ma meno famose, e non per questo meno affascinanti. Sicuramente quella che vorrei vedere per prima è quella di Iguazù.
Le cascate raccontano proprio la forza e la forma dell’acqua.
Sono stata all’Iguazù e molto probabilmente è il posto più bello in cui sia mai stata, non a caso sono una delle Sette Meraviglie naturali al mondo! Entrambi i lati sono molto belli, ma quello che mi ha colpito di più è proprio quello argentino perché si ha modo di scoprirle a poco a poco…e sembrano davvero che non finiscano mai! Consiglio di iniziarle a visitare proprio da questo lato per poi passare al lato brasiliano più panoramico
Le cascate, per me, hanno una forza davvero incredibile.