Qualche giorno fa ho ricevuto una mail da una persona che, cercano in rete, ha trovato su questo blog un racconto di viaggio sull’isola di Iona. “Aiona”, come viene chiamata da chi parla inglese, non è solo una delle isole delle Ebridi Interne e non è solo un luogo spettacolare dove andare a cercare pace, natura e silenzio. Iona è la madre spirituale della Scozia dato che da lì è partita l’opera di evangelizzazione di San Colombano (di Iona, appunto. Da non confondere con San Colombano di Bangor, che arrivò a Bobbio) e con essa anche il lungo cammino verso un’unità nazionale di questo territorio nordico e impervio. La persona che mi ha scritto si chiama Marilisa Patini e oggi l’ho intervistata per farci raccontare come mai ha passato del tempo su quell’isola e come sia visitare e soggiornare a Iona durante un viaggio in Scozia.
G: Cosa ti aspettavi di trovare? E cosa, invece, hai trovato?
Letto tutto d'un fiato! La mia Scozia, la mia IONA!!!
Oggi inizio la giornata con il sorriso.
Sono giorni difficili per tanti motivi e, oggi più che mai, vorrei essere a IONA; vorrei sentire su di me tutta l'energia buona di quel luogo magico, tutta forza dell'universo…
Grazie Marilisa per avere condiviso questa esperienza straordinaria e grazie Giovy per avercela proposta qui!
Ogni tanto vorrei anch'io avere un po' di tempo per starmene un po' su quell'isola.
Che voglia di entrare in contatto con la spiritualità di quel luogo. La Scozia è magica.
Sicuramente Iona lo è.