La Val di Cembra torna sul blog con un’interessante intervista a Patrizia Filippi. Patrizia è Cembrana e, assieme a Luca Gottardi, ha scritto un libro che ha attirato la mia attenzione un po’ di tempo fa. Si chiama “Il Cacciatore in favola” e ha destato la mia curiosità per un paio di motivi. Il primis c’è il ribaltamento, almeno dal titolo, di uno dei ruoli solitamente considerati “oscuri” nelle favole: quello del cacciatore. In secondo luogo, il titolo del libro lascia trasparire una grande protagonista sopra tutti: la montagna. Shame on me… non l’ho ancora letto ma scopro tutto oggi assieme a voi con le parole di Patrizia.
Attualmente il libro viene distribuito all’estero attraverso il passaparola, che ha l’eco della partnership instaurata con il Working Group Artemis of the CIC International Council for Wildlife and Game Conservation per la versione inglese e la Face – Federation of Associations for Hunting and Conservation of the EU. Nel mese di novembre 2016, siamo stati a Innsbruck partecipando alla giornata sulla Caccia: Innsbruck Tag des Wildes, occasione imperdibile per consolidare nuovi rapporti e la distribuzione del libro in tedesco a partire dal Tirolo. Il riscontro della stampa è positivo: abbiamo ricevuto da poco la recensione del libro Hunter in Wonderland, pubblicata sul mensile di caccia “De Jäger” Jagersvereniging: l’editore è la Royal Dutch Hunters Association la principale organizzazione in rappresentanza degli interessi dei cacciatori dei Paesi Bassi.Personalmente (e qui torno io, Giovy, a parlare) mi sono sempre sentita distante dai temi legati al mondo della caccia e ancora oggi mi chiedo se sarebbe stato così se fossi nata in un luogo diverso o magari in un’epoca diversa. Quello che mi è piaciuto della pubblicazione del libro e dell’idea che l’ha generato è il voler raccontare la montagna anche da un altro punto di vista. Ora non mi resta che recuperare una copia de “Il cacciatore in favola” e raccontarvi poi la mia opinione.
non capisco…veramente non capisco come la sedicente autrice non si vergogni…ma la signora filippi ha una vaga idea della violenza e della sofferenza che si celano dietro quella che lei vuol far apparire una favola???occero la caccia!!!violenza verso le creature e violenza verso i civili abitanti e fruitori umani dell’ambiente, i quali, per 6 mesi l’anno diventano ostaggio di delinquenti armati e senza scrupoli! invece di pubblicare STRONZATE RIFLETTA!!!
Ciao Alessia,
Mi dispiace tu sia così amareggiata. Io ho riflettuto bene prima di pubblicare, te lo assicuro.
Hai letto il libro prima di giudicarlo?